Il sistema finanziario globale potrebbe trarre beneficio dalle CBDC unificate

Sauro Arceri
| 2 min read

La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI; in inglese: Bank of International Settlements, BIS) con sede a Basilea, in Svizzera, ha recentemente pubblicato un rapporto in cui afferma che un libro mastro elettronico unificato che combina le valute digitali delle banche centrali (CBDC) e altri token digitali, ha il potenziale per migliorare il sistema finanziario globale.

L’attuale sistema finanziario si basa infatti sui sistemi di messaggistica di terzi, come SWIFT, che sono caratterizzati da frequenti ritardi e incompletezza nei dati relativi alle transazioni.

Il libro mastro unificato proposto dalla BRI, invece, eliminerebbe questi problemi fornendo una piattaforma unica in grado di facilitare l’esecuzione di un flusso di transazioni ininterrotto.

La piattaforma, infatti, sarebbe in grado di accogliere il denaro della banca centrale, la valuta commerciale e altri asset, tutti tokenizzati e interagenti tra loro grazie ai contratti intelligenti automatizzati su blockchain come quella di Ethereum.

L’idea di combinare insieme la tokenizzazione e gli smart contract, è stata spiegata nel dettaglio in un video che la BRI ha pubblicato su Twitter

La tokenizzazione semplificherebbe la regolamentazione dei titoli


In un comunicato stampa del responsabile della ricerca della BRI, Hyun Song Shin, è spiegato come il libro mastro unificato sarebbe in grado di aprire nuove possibilità, snellendo i processi di regolamentazione dei titoli e consentendo la creazione di depositi tokenizzati con controlli normativi integrati.

Queste nuove dinamiche, ha spiegato Shin, ridurrebbero i costi di finanziamento del commercio, in particolare per le aziende più piccole.

Il ricercatore capo ha elaborato lo stesso concetto in un altro video condiviso dalla BRI, affermando che:

“Attualmente, il denaro e le altre richieste risiedono in database separati che sono collegati attraverso sistemi di messaggistica di terze parti, il che significa che le transazioni devono essere riconciliate separatamente prima di essere regolate in modo definitivo. La tokenizzazione rende tutto questo un’unica operazione senza soluzione di continuità”.

Il rapporto della BRI ha inoltre evidenziato che, per portare avanti questo progetto, è di assolutamente necessaria la collaborazione tra le banche centrali e il settore privato, il quale dovrebbe gestire la maggior parte delle attività rivolte ai clienti.

L’implementazione di un libro mastro unificato per i pagamenti transfrontalieri, infatti, richiederebbe una significativa armonizzazione tra le varie giurisdizioni all’opera, sia per quanto concerne le politiche sia per i protocolli.

Per portare avanti questa iniziativa nell’ambito di un mandato di politica pubblica, la BRI si aspetta che in un prossimo futuro le banche centrali e il settore privato si uniscano per collaborare insieme. Shin, infatti, ha ribadito più volte l’importanza della collaborazione tra il settore ufficiale e quello privato e ha indicato che su questo tema sono in corso numerose discussioni.

Il rapporto sulla programmabilità della moneta


Il nuovo rapporto della BRI sui sistemi CBDC unificati arriva poco dopo che la stessa organizzazione, in collaborazione con la Banca d’Inghilterra (BoE), ha pubblicato i risultati della sperimentazione CBDC “Project Rosalind“.

La sperimentazione ha esaminato oltre 30 diversi casi d’uso che una CBDC ben progettata potrebbe avere e ha evidenziato il potenziale che le CBDC hanno per introdurre la “programmabilità” del denaro.

La responsabile del BIS Innovation Hub London Centre, Francesca Hopwood Road, a proposito della sperimentazione CBDC congiunta con la BoE ha dichiarato quanto segue:

“Riteniamo che Rosalind possa dare un contributo significativo al modo in cui le organizzazioni di tutto il mondo pensano e si impegnano nella progettazione di sistemi CBDC al dettaglio”.

 

Leggi anche:

Segui Cryptonews Italia sui canali social