FTX deve $ 3,1 miliardi ai primi 50 creditori, i prezzi delle crypto crollano

Gary McFarlane
| 6 min read

FTX ha consegnato la lista dei primi 50 creditori presso il tribunale fallimentare. Il totale ammonterebbe a 3,1 miliardi di dollari.

FTX: la lista dei primi 50 creditori

I primi due creditori hanno un credito di 226 milioni di dollari e 203 milioni di sterline. I nomi dei creditori non sono stati inclusi nell’elenco, come richiesto da FTX per proteggere l’identità dei suoi clienti. Il 50° creditore più grande ha un credito verso la società di 21,3 milioni di dollari. Il deposito rivela inoltre i primi dettagli sulla quantità delle passività di FTX, che si ritiene ammontino a circa 10 miliardi di dollari.

Le crypto oscillano dopo le ultime notizie su FTX

Dopo quest’ultima notizia i prezzi di Bitcoin e delle altre criptovalute si sono indeboliti, con un calo dell’1,93% del market cap delle criptovalute fino a 821 miliardi di dollari.

Bitcoin è scivolato fino a toccare il livello di 16.012 dollari, mentre Ethereum è sceso fino a 1.123 dollari e Dogecoin fino 0,075 dollari.

Tuttavia la scarsa documentazione di FTX fa sì che il nuovo amministratore delegato, John Ray, non possa essere certo dell’accuratezza dell’elenco dei primi 50 creditori. Inoltre, il ritardo nella produzione dell’elenco, richiesto dalla procedura fallimentare ai sensi del Capitolo 11, è dovuto al pessimo stato dei registri contabili delle società. 

Nella nota depositata presso il tribunale si legge: “L’elenco dei primi 50 creditori si basano sulle informazioni attualmente disponibili. I Creditori stanno proseguendo le loro indagini sugli importi elencati, compresi i pagamenti che potrebbero essere stati effettuati, ma che non sono ancora riportati nei registri contabili”.

Il CEO Ray ha definito la governance di FTX un “completo fallimento dei controlli aziendali” e “la peggiore che abbia mai visto” nella sua carriera, Da notare che Ray si è occupato anche del fallimento di Enron nel 2007. 

I primi 10 creditori di FTX hanno un credito di $100 milioni a testa

L’elenco consolidato dei creditori mostra i maggiori creditori non garantiti (unsecured), anche se può includere i creditori garantiti quando la garanzia è inadeguata. Solo i primi 10 creditori hanno un debito di oltre 100 milioni di dollari ciascuno e probabilmente includono hedge fund e altre società finanziarie che hanno negoziato sull’exchange, oltre a entità crypto come i “lender”.

FTX potrebbe avere fino a un milione di creditori e le verifiche sull’anzianità del debito determineranno quali saranno pagati per primi. 

In altri fallimenti di criptovalute, come quello di Voyager Digital, si è discusso se un istituto finanziario con un conto presso un exchange crypto fosse o meno un debitore senior (da noi si direbbe privilegiato, ndr) rispetto a quello di altri creditori non garantiti, come i normali clienti .

Gli exchange crypto sono costituiti in modo nettamente diverso rispetto alla finanza tradizionale. Società come FTX sono in parte banche, in parte broker-dealer e in parte exchange. Questo significa che agiscono come depositari e detengono grandi quantità di capitale per conto dei clienti.

L’elenco dei primi 50 creditori è consultabile qui:

https://cases.ra.kroll.com/FTX/Home-DownloadPDF?id1=MjMxNDUwMA==&id2=-1

Inoltre è possibile visualizzare gli altri documenti del tribunale qui:

https://cases.ra.kroll.com/FTX/Home-DocketInfo

Ellison, Wang e Singh licenziati, il CEO prende $1.300 l’ora

In altri documenti del tribunale è emerso che Caroline Ellison, Gary Wang e Nishad Singh sono stati licenziati.

Inoltre i dipendenti di FTX, al momento della dichiarazione di fallimento, ammontavano a 330 unità con sedi in 29 Paesi, oltre ai collaboratori. Del personale assunto direttamente 140 lavorano negli Stati Uniti.

Nei documenti si legge che “i creditori stanno continuando ad esaminare le questioni relative al personale e prevedono che un gran numero di dipendenti continuerà a lavorare per loro in futuro”.

Il CEO John Ray viene pagato 1.300 dollari all’ora e ha ricevuto un anticipo di 200.000 dollari.

La prima seduta del tribunale si terrà martedì 22 novembre alle 17.00, ora italiana, con la presidenza del giudice John T Dorsey.

Vitalik Buterin: “Qualsiasi cosa centralizzata è sospetta per default”.

In altre notizie, Vitalik Buterin, cofondatore di Ethereum, ha descritto il crollo di FTX “enorme tragedia”.  Inoltre ha aggiunto: “Detto questo, molti nella community di Ethereum vedono la situazione come una convalida di ciò in cui hanno sempre creduto: qualsiasi entità centralizzata è sospetta per default.

Secondo Buterin, la vicenda conferma come sia giusto riporre la fiducia in un “codice aperto e trasparente al di sopra dei singoli esseri umani”. Inoltre ha osservato che i protocolli della DeFi hanno funzionato “in modo impeccabile”.

Inoltre Buterin ha twittato:

Secondo un trader la forza relativa di bitcoin fa ben sperare in un recupero:

Gli exchange centralizzati continuano a cercare di comunicare la propria affidabilità. A questo fine, Coinbase ha pubblicato una pubblicità sul Wall Street Journal:

Nella settimana a venire, Digital Currency Group (DCG) potrebbe trovarsi al centro dell’attenzione per la storia del contagio di FTX e in particolare per le due società che possiede, Genesis e Grayscale Investments, quest’ultima è la società che ha lanciato il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC). 

Secondo alcune fonti non confermate, una promissory note non divulgata in precedenza dimostrerebbe che DCG deve a Genesis 1,1 miliardi di dollari. La scorsa settimana Genesis ha interrotto i prelievi dal Genesis Earn.

DCG è il più grande conglomerato di criptovalute e possiede il sito di notizie Coindesk, oltre ad avere investimenti in ben 200 società. Il sito di ricerca Messari stima che gli investimenti VC di DCG siano 114. DCG è uno dei principali investitori di Messari.

Inoltre il broker Coinhouse ha rivelato di essere esposto a Genesis e di conseguenza sta bloccando i prelievi dal suo conto.

Una settimana fa abbiamo condotto un’intervista esclusiva con l’amministratore delegato Nicolas Louvet che ha sottolineato la necessità di una migliore regolamentazione del settore. Inoltre, secondo lui, se fossero stati coinvolti più professionisti di fondi di investimento, revisori indipendenti e agenzie di rating, la situazione si sarebbe sistemata.

Sembra che Coinhouse abbia fallito nella propria due diligence, anche se, a dire il vero, non poteva sapere che FTX sarebbe fallito e avrebbe fatto crollare Genesis.

L’inverno crypto sarà lungo, ma ci sono aspetti positivi

FTX ha certamente fatto crollare il mercato delle criptovalute e probabilmente prolungherà l’inverno crypto. Tuttavia, anche in questa fase ci sono opportunità di di guadagno per i trader e gli investitori.

Se state cercando di aggiungere un po’ di pepe al vostro portafoglio, un buon punto di partenza è il settore delle prevendite, e abbiamo due proposte interessanti da tenere d’occhio: Dash 2 Trade (D2T) e RobotEra (TARO).

Dash 2 Trade è l’antidoto perfetto per un mondo post-FTX: i suoi strumenti di trading intelligence, i segnali e le metriche aiuteranno i trader e gli investitori a individuare i problemi e a stare alla larga.

LBank e, più recentemente, BitMart hanno firmato accordi per listare il token al termine della prevendita, a dimostrazione della fiducia nel progetto. Attualmente è possibile acquistare D2T in prevendita a 0,0513 dollari. 

Il secondo progetto è RobotEra, che potrebbe essere il prossimo progetto di gioco del metaverso.

La piattaforma di gaming ricorda The Sandbox, ma è molto meglio: si possono costruire pianeti usando i robot. Il suo token TARO è in vendita da ieri a 0,020 dollari. A pochi giorni dalla prevendita ha già raccolto 100.000 dollari.


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Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

 

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