Il 50% delle aziende Fortune 100 utilizza blockchain e crypto

Christian Boscolo
| 2 min read

Il settore delle criptovalute negli Stati Uniti sembra continua a interessare le grandi aziende nonostante l’ostilità della SEC, l’ente che regola il mercato azionario americano.

Secondo un rapporto pubblicato dall’exchange Coinbase, numerose aziende di spicco stanno adottando iniziative nel campo della blockchain per rimanere competitive a livello globale.

Il rapporto, intitolato “The State of Crypto: Corporate Adoption“, rivela che il 52% delle aziende Fortune 100 – la lista pubblicata dalla rivista Fortune con le 100 maggiori imprese societarie statunitensi in base al fatturato – ha intrapreso iniziative nel settore delle crypto, della blockchain o del Web3 dall’inizio del 2020.

The State of Crypto: Corporate Adoption


Le iniziative nel campo delle criptovalute e della blockchain coinvolgono un gran numero di aziende di spicco, come indicato dall’ 83% dei dirigenti delle aziende intervistati che hanno familiarità con il settore.

Secondo il rapporto i settori tecnologico, finanziario e della vendita al dettaglio rappresentano circa il 75% delle iniziative delle aziende Fortune 100 a partire dal primo trimestre del 2020.

Inoltre, tra le dieci aziende con il maggior numero di iniziative si trovano quattro grandi aziende tecnologiche, quattro importanti istituti bancari, un colosso del settore della vendita al dettaglio e un gigante delle bevande.

Il ruolo della Blockchain


Il rapporto sottolinea come la blockchain rivesta un ruolo fondamentale nello sviluppo e nell’innovazione del mondo aziendale. Attualmente, la raccolta e la gestione dei dati rappresentano uno dei principali casi d’uso e costituiscono il fulcro della maggior parte delle iniziative.

Tuttavia, nonostante l’interesse crescente, i dirigenti delle aziende Fortune 100 sono alla ricerca di regole e normative chiare per sostenere la tecnologia.

Il 77% dei dirigenti intervistati ritiene che la blockchain possa rendere più efficiente il sistema finanziario, ma l’87% sottolinea l’importanza di avere regole e normative ben definite per garantire il successo di questa tecnologia.

La mancanza di una regolamentazione chiara rappresenta non solo una sfida per l’industria delle criptovalute, ma anche per la leadership degli Stati Uniti nel sistema finanziario globale.

Secondo il rapporto di Coinbase, se non verranno introdotte normative chiare, gli Stati Uniti potrebbero perdere un milione di posti di lavoro per sviluppatori Web3 e tre milioni di posti di lavoro non tecnici correlati entro il 2030, a favore di Paesi più favorevoli alle criptovalute.

Coinbase, che è il principale exchange di criptovalute negli Stati Uniti, ha sollevato in diverse occasioni la necessità di una regolamentazione chiara nel settore delle criptovalute nel Paese.

La Securities and Exchange Commission (SEC), l’autorità di regolamentazione finanziaria degli Stati Uniti, ha recentemente richiesto tempo per rispondere alle richieste di regolamentazione da parte di Coinbase.

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