Finalmente è arrivata la risposta della SEC a Coinbase!

Marcello Bonti
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La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha risposto formalmente alla richiesta in Corte d’Appello in merito alla controversia in corso con Coinbase.

La SEC ha inviato una lunga risposta che però rivela una continua riluttanza nell’esprimere una posizione chiara rispetto alle norme che dovrebbero regolare le crypto. Non si impegna nemmeno nel definire una tempistica definitiva per la redazione di queste norme.

Peccato però che questa sia stata una richiesta esplicita del tribunale. In particolare l’ordine è stato emesso il 6 giugno e impone alla SEC di rispondere alle richieste o di dare indicazioni rispetto ai tempi necessari per ottemperare la richiesta di Coinbase riguardo le norme sulle crypto.

La SEC respinge la richiesta di Coinbase


La SEC ha respinto la richiesta di Coinbase di un’azione immediata, definendola una “richiesta straordinaria”.

In pratica, la mole di materia da regolamentare è tale e tanta che non può essere considerata urgente, ma richiede tempi lunghi e verifiche a più livelli.

La linea difensiva della SEC insiste sul fatto che la richiesta di chiarimenti e regole è stata formulata da Coinbase solo mesi fa. Poi di recente è stata ribadita, ma non esiste ancora una linea d’azione appropriata. La SEC sostiene di trovarsi in una posizione del tutto ragionevole, considerate le circostanze. Quindi continua a prendere tempo.

In più, la Commissione non ha tenuto conto delle dichiarazioni esplicite del presidente, che si è detto non intenzionato a varare nuove leggi per il settore.

Anzi, ha sfruttato l’occasione per ribadire che questa manifestazione di “disinteresse” al momento, è la prova che in futuro il settore verrà normato.

Nella lettera che la Commissione ha presentato al tribunale si dichiara che la Commissione ritiene di poter formulare una raccomandazione in merito alla richiesta di regolamentazione di Coinbase entro i prossimi 120 giorni. Quindi la Corte potrebbe ricevere una relazione sullo stato di avanzamento entro l’11 ottobre 2023.

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