Il commento del CEO di Coinbase sul caso Binance e del DOJ

Marcello Bonti
| 3 min read

Per Brian Armstrong, CEO di Coinbase, l’accordo che Binance ha fatto con il Dipartimento di Giustizia (DOJ) degli Stati Uniti rappresenta un’opportunità per tutto il settore.

Si tratta della strada necessaria per normalizzare il settore, trovare un percorso di conformità con regole chiare che consentano di evitare multe enormi inflitte dalle autorità di vigilanza alle società crypto.

Armstrong ha espresso la propria opinione su X (Twitter) poco dopo l’annuncio dell’accordo di Binance con il DOJ. Ha ribadito che sin dalla fondazione di Coinbase nel 2012, l’obiettivo della compagnia è dare priorità alla conformità legale.

Per diventare un’azienda in grado di durare per generazioni è necessario fare affidamento sulla trasparenza e l’aderenza al quadro normativo. Lo dimostra anche il fatto che l’exchange ha un forte team legale per garantire una stretta aderenza alle norme.

“… (Abbiamo) chiarito che il nostro brand si basa sulla fiducia dei clienti e sul rispetto delle regole. Volevamo aumentare la trasparenza e alzare l’asticella dell’affidabilità, quindi siamo diventati una società quotata nel 2021”.

Normativa, un elemento decisivo per lo sviluppo delle crypto


In una recente intervista a Bloomberg, il CEO ha dichiarato che Coinbase non ha potuto muoversi con la stessa rapidità di altri in termini di espansione e lancio di nuovi prodotti sui mercati a causa dell’approccio cauto e aderente alla legge. Ha ribadito come questa strategia si sia rivelata la decisione giusta.

Armstrong ha anche invitato le autorità competenti a definire regole adeguate per permettere una crescita congrua del settore crypto negli Stati Uniti. Suggerisce di abbandonare il freno fatto di cause legali e forti sanzioni che limitano l’espansione di parecchi progetti.

Ha spiegato che gli americani non dovrebbero cercare altrove per ottenere benefici dalle criptovalute servendosi di exchange non regolamentati.

“Ora abbiamo l’opportunità di dare inizio a un nuovo capitolo per questo settore. Abbiamo preso duri colpi operando qui negli Stati Uniti a causa della mancanza di chiarezza normativa. Io spero che la notizia di oggi serva a mettere in moto il meccanismo che permetta di raggiungere finalmente questo obiettivo.”

Negli ultimi mesi, Coinbase si è battuto per una maggiore chiarezza sul piano normativo, intervenendo nei tribunali che vedono coinvolta la compagnia in varie cause. Ma è intervenuto anche di fronte al Congresso per far presente che l’approccio repressivo adottato nei confronti del settore crypto è pregiudiziale per il suo sviluppo.

La Securities and Exchange Commission (SEC) ha accusato la società per aver operato come broker di titoli senza licenza, accusa che la società ha respinto promettendo di difendersi con forza.

Armstrong punta molto sulla crescita del settore


Armstrong si è detto ottimista in fin dei conti. Il caso sollevato permetterà di fare chiarezza sulle norme e ha invitato gli altri attori del comparto crypto a lottare per ottenere regole chiare e necessarie per il settore. Un nuovo report di CoinGecko evidenzia anche lo sforzo di lobbying di Coinbase a Washington, che lo porta a essere il maggior referente al momento.

Bisogna tenere a mente che l’exchange punta a crescere su scala globale. Di recente ha scelto l’Irlanda come hub in Europa e non ha fatto mistero dell’intenzione di orientarsi verso i nuovi mercati che godono di una normativa più chiara.

Per il momento Armstrong non sembra interessato a valutare l’acquisizione delle attività di Binance dal momento che Coinbase possiede la tecnologia necessaria per procedere con la sua espansione. Ancora il CEO ha ricordato che non è appropriato definire le crypto come un veicolo per attività illecite. Per dare una misura di quanto sostiene ha dichiarato che se è vero che l’1% delle criptovalute viene utilizzato per le frodi, lo stesso avviene per il 4% dei dollari USA.

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