Il ritorno del Tamagotchi: da Punirunes alla versione crypto e blockchain

Christian Boscolo
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Basta guardare la televisione o qualche video sui social network per capire quanto gli anni ’80-90 siano tornati di moda, soprattutto in ambito pubblicitario, dove i creativi si rivolgono a chi quegli anni gli ha vissuti. Del resto parliamo dei 40-50enni di oggi, un segmento con una fascia di reddito importante e per questo ampiamente corteggiata.

La musica techno pop affolla gli spot pubblicitari delle automobili, così come abbondano le operazioni nostalgia che riguardano alcuni gadget che hanno fatto la storia di quegli anni.

Dopo il ritorno delle vecchie console in versione riveduta corretta e degli emulatori di quasi tutti gli storici coin-op, è arrivato il momento del Tamagotchi.

Che cos’è un Tamagotchi


Il Tamagotchi è stato co-inventato da Akihiro Yokoi di WiZ e Aki Maita per l’azienda giapponese Bandai. L’idea alla base del giocattolo era quella di creare un animaletto virtuale che richiedesse cure e attenzioni, come un vero animale domestico. Debuttò in Giappone nel novembre del 1996 e successivamente fu lanciato a livello internazionale nel 1997.

Dal punto di vista tecnico era un dispositivo elettronico a forma di uovo con uno schermo LCD e tre pulsanti. Il gioco iniziava con la schiusa di un uovo, da cui emergeva una creatura virtuale. L’utente doveva prendersene cura giocando con l’animale e monitorando costantemente il suo stato di salute.

Il dispositivo emetteva segnali acustici per attirare l’attenzione dell’utente quando la creatura aveva bisogno di qualcosa. Il periodo di vita di un Tamagotchi virtuale dipendeva dalle cure ricevute dall’utente. Poteva “vivere” per giorni o settimane prima di “morire” se abbandonato a se stesso.

Il primo Tamagotchi ha debuttato in Giappone nel 1996 – Fonte: Wikipedia

Dopo il grande successo negli anni ’90, Bandai ha recentemente presentato una nuova versione denominata Tamagotchi Connection, che ha debuttato sul mercato in un’edizione limitata nel tempo e nelle quantità, e ispirata alla collezione Bandai degli anni 2004.

I nuovi dispositivi possono contare su una grafica migliorata, la possibilità di collegarsi con altri Tamagotchi tramite bluetooth e nuove modalità di gioco e interazione. Il prezzo in dollari è pari a circa 27 euro con un piccolo sconto se si decide di prenderne due per giocare in coppia.

Tamagotchi Collection si ispira alla serie del 2004 e offre una versione più connessa – Fonte: Archivio

Punirunes: il Tamagotchi che si può accarezzare


A ottobre arriverà in Italia anche la versione moderna del Tamagotchi, dove potremo interagire con il pet virtuale in maniera più diretta e fisica.

Il nuovo modello, che si chiamerà Punirunes, è infatti un Tamagotchi dotato di un foro dove sarà possibile inserire un dito e utilizzarlo per interagire con l’animaletto tramite una morbida pallina. Il nome Punirunes deriva infatti dal termine giapponese puni-puni, che significa morbido.

Punirunes è la versione rinnovata che consente di interagire in maniera fisica – Fonte: Web

Un nuovo modo di interagire “analogico” e più in linea con l’epoca del debutto, che permetterà agli utenti di avere un contatto diretto con il proprio Pet.

Basterà toccare, accarezzare o picchiettare la morbida sfera, per avere diversi gradi e sfumature di interazione con l’animale virtuale. In Asia è andato molto bene, con oltre 700.000 pezzi venduti tra Giappone, Corea, Hong Kong, Macao e Taiwan.

PlayDoge: il Tamagotchi incontra la blockchain


L’ultima frontiera per il Tamagotchi, questa volta in versione totalmente digitale, è un progetto attualmente in fase di prevendita o ICO – Initial Coin Offering – che permette di giocare con un tamagotchi virtuale all’interno del mondo Blockchain.

PlayDoge, questo il nome del progetto crypto, è fondamentalmente una meme coin ma anche una criptovaluta Play-To-Earn; significa che permette di guadagnare giocando.

PlayDoge è la versione del Tamagotchi su Blockchain – Fonte: PlayDoge

Terminata la prevendita in corso, la Roadmap prevede lo sviluppo di un’applicazione mobile che permetterà di prendersi cura del proprio pet. Per interagire saranno disponibili diversi accessori che verranno pagati con il token $PLAY, la moneta virtuale utilizzabile nel gioco, ma anche come token da scambiare per ottenere in cambio soldi veri.

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