Le criptovalute nel mirino del presidente della Consob Savona

Christian Boscolo
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In occasione del 50 anniversario della nascita della Consob – Commissione Nazionale per le Società e la Borsa – l’autorità italiana di vigilanza dei mercati finanziari, il Presidente Paolo Savona ha tenuto un lungo discorso a palazzo Mezzanotte, la sede della borsa italiana, di fronte ai rappresentati delle istituzioni e del mondo della finanza.

Una parte rilevante del suo intervento che ha toccato diversi temi, tra cui quello del risparmio e la creazione di un nuova e unica autorità di controllo finanziario per i conti bancari, ha riguardato le criptovalute, e si è perfino parlato di tokenizzazione.

Non sono mancate nemmeno alcune colorite metafore, come quella che ha paragonato l’inflazione a un’Idra dalle tante teste, difficili da mozzare perché ricrescono.

Ma anche nuove definizioni che riguardano l’intelligenza artificiale, ridefinita come Intelligenza Umana Rafforzata. Savona auspica che in futuro l’AI possa essere utilizzata anche per prevenire le crisi finanziarie, grazie ai suoi algoritmi avanzati in grado di prevenirle sul nascere.

Criptovalute: cosa dice il discorso di Savona?


Purtroppo, ad oggi, la conoscenza del mondo crypto appare piuttosto scarsa soprattutto tra le istituzioni e, quando viene menzionata, si ha spesso l’intenzione che si leggano frasi scritte con la sola attenzione a non commettere errori.

Alcuni passaggi che collegavano la blockchain di Bitcoin alle banche sono apparsi incomprensibili, e lo stesso Savona ha dato più volte l’impressione di leggere copione scritto da altri, piuttosto che argomentare con cognizione di causa.

Rimane però la volontà di parlare di un fenomeno emergente, così come quella di utilizzare strumenti come la blockchain e i registri pubblici distribuiti in campo finanziario.

Come era facile aspettarsi, l’interesse è focalizzato in particolare sulle CBDC che permettono di avere un maggiore controllo, tradendo però in parte il paradigma della decentralizzazione che ha ispirato le blockchain.

Il discorso completo del Presidente Savona è disponibile online sul sito della Consob, ed è composto da 22 slide suddivise in due parti. In questo articolo analizzeremo solo quelle che hanno riguardato le criptovalute. Si inizia a pagina 6.

La prima sezione è un semplice richiamo alla regolamentazione delle crypto, un fenomeno emergente che va investigato con attenzione. Si parla anche di Blockchain e di DLT, ovvero di registro elettronico distribuito.

La slide successiva pone invece l’attenzione sulle CBDC, ovvero le stable coin emesse dalle banche centrali. Come accade in molti altri Paesi, Savona è favorevole al loro utilizzo, anche perché a suo dire potrebbero in qualche modo “tagliare fuori” altri criptovalute: “escludere l’uso monetario legale delle cryptocurrency.

Da qui in poi il testo si fa invece più criptico delle criptovalute stesse, e non si capisce quale sia il nesso con le banche, che reindirizzerebbero la loro operatività verso la gestione del risparmio.

La slide successiva è un capolavoro di burocratese, e sinceramente anche in questo caso risulta difficile capirne il senso. La prima parte sembra un riferimento alla digitalizzazione e all’utilizzo di CBDC che potrebbero favorire un maggiore equilibrio. La seconda parte parla invece di tokenizzazione, un argomento molto in voga nel settore delle criptovalute soprattutto per i suoi risvolti finanziari.

Ricordiamo che la tokenizzazione è il processo di frazionamento di un qualsiasi bene tramite la blockchain.

Le slide proseguono poi parlando dell’inflazione e di altri argomenti legati al mondo del risparmio e delle banche. L’ultima cartella degna di nota per quanto riguarda crypto e blockchain la troviamo nel finale e più precisamente a pagina 17.

Qui il presidente Savona torna a parlare di una moneta legale digitalizzata a registro decentrato, dell’estensione della stessa tecnica, ovvero della blockchain, agli strumenti finanziari tradizionali e all’utilizzo regolato dell’intelligenza artificiale.

Conclusioni


Se da una parte si è trattato di un discorso celebrativo, è interessante notare come le nuove tecnologie, blockchain e intelligenza artificiale abbiano avuto un ruolo rilevante e siano state menzionate più volte. Non ci sono stati approfondimenti rilevanti o spunti normativi interessanti, non era questa del resto la sede adatta, ma è emersa la volontà di utilizzare le nuove tecnologie a fronte di controlli normativi più stringenti.

Una posizione che la Consob condivide con la SEC, visto che svolgono lo stesso compito di controllo anche se in due stati diversi. Significativo anche l’utilizzo del termine tokenizzazione, che testimonia la volontà di utilizzare le nuove tecnologie anche nei mercati tradizionali.

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