La SEC usa il pugno duro con Binance e sferra un nuovo attacco

Marcello Bonti
| 2 min read

Il futuro di Binance negli Stati Uniti è a rischio, lunedì la Securities and Exchange Commission (SEC) ha presentato una mozione segretata.

Coincidenza o meno, l’iniziativa contro l’exchange crypto è avvenuta lo stesso giorno in cui la commissione è stata formalmente accusata di non aver fornito prove sufficienti per negare la richiesta di Grayscale Investments di convertire il suo GBTC in un ETF di Bitcoin spot.

Di fatto la Securities and Exchange Commission ha presentato 37 documenti di supporto, tra cui diversi dossier, una proposta di ordinanza e una dichiarazione del legale della SEC Jennifer Farer.

L’ex capo dell’ufficio della SEC per l’Internet enforcement, John Reed Stark, ritiene che l’iniziativa della Commissione nei confronti di Binance potrebbe comportare un’indagine penale per la compagnia e le persone coinvolte.

Quest’ulteriore accusa nei confronti dell’exchange si somma ad altre cause pendenti intentate dalla stessa SEC e dalla controparte per la supervisione delle commodities, la CFTC. Tra i capi d’accusa mossi contro Binance pesano quelli di presunta violazione delle norme sul riciclaggio di denaro e delle normative in vigore per la gestione di un exchange.

L’opinione degli esperti legali sulla mozione secretata della SEC contro Binance


Interessante l’opinione di John Reed Stark, ex capo della SEC per l’Internet enforcement con una cattedra presso la Duke University School of Law. Il professore avverte che la mossa della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti merita la dovuta attenzione. È raro che la Commissione decida di presentare un’accusa secretata per inoltrare un avviso per le possibili violazioni cui potrebbe incorrere una compagnia.

Di conseguenza, Stark ritiene che Binance potrebbe dover affrontare un’indagine o un’azione penale condotta dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti (DoJ).

Altro aspetto che Stark ha sottolineato è l’eventualità che il DoJ potrebbe aver lavorato con informatori o potrebbe condurre un’operazione sotto copertura contro l’exchange, da qui la necessità di mantenere le informazioni sotto segreto istruttori. Altrimenti la mossa della SEC potrebbe avere l’intento di proteggere un testimone o un’azienda.

“A mio parere, e questa è solo un’ipotesi, il deposito giudiziario segreto e straordinario della SEC statunitense, che sembra essere molto completo, probabilmente riguarda accuse non pubbliche di riciclaggio di denaro legate a Binance o altre potenziali condotte criminali. In altre parole, ritengo che il deposito segreto della SEC statunitense sia probabilmente legato a un’indagine del DOJ statunitense già in corso su Binance.”

A questo proposito, Stark ha aggiunto che è improbabile che Binance si opponga alla mozione segretata della SEC statunitense per evitare di compromettere delle prove. Tuttavia, Binance potrebbe scegliere di opporsi alla mozione nel tentativo di garantire la trasparenza nei confronti dei propri investitori e utenti.

“Se Binance si oppone alla richiesta di segretazione della US SEC, è probabile che la mozione della US SEC si riferisca al proprio intento di mantenere segreta l’identità di un testimone, mentre Binance preferirebbe che il mondo conoscesse i nomi dei propri accusatori.”

Come potrebbe reagire il mercato


La token nativo di Binance, BNB, non sembra aver subito colpi dopo la notizia delle accuse segretate. Nelle 24 ore guadagna il 3,41% ed è scambiato intorno a 224$. Cresce anche il volume del trading in maniera importante, oltre il 117% e mantiene il quarto posto per capitalizzazione di mercato.

La SEC degli Stati Uniti ha già segnalato che BNB è pari a un titolo azionario per via dell’elevata centralizzazione di Binance.

___

Leggi anche:

 

Segui Cryptonews Italia sui canali social