L’Atletico Madrid fa causa a WhaleFin per un contratto di sponsorizzazione da 44 milioni di dollari non pagato

Massimo De Vincenti
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L’Atletico Madrid, una delle più importanti squadre della Liga spagnola, sta facendo causa all’exchange WhaleFin (con sede a Singapore), a seguito dell’inaspettata rescissione del contratto di sponsorizzazione del valore di 44 milioni di dollari.

Il club biancorosso ha anche inoltrato una richiesta di danni di 24 milioni di dollari, per violazione del contratto da parte dell’exchange che consente di investire in criptovalute.

Del resto le ripercussioni a livello di immagine ma soprattutto di introiti è evidente. La dirigenza dell’Atletico, infatti, si attendeva ricavi consistenti dalla partnership, fondamentali per finanziare le operazioni in corso e gli investimenti futuri.

Adesso invece, con questa rescissione improvvisa, l’Atletico Madrid si trova di fronte a un quadro di incertezza finanziaria e alla necessità di trovare fonti di reddito alternative. Da questo punto di vista il recente accordo di sponsorizzazione con Riyadh Air come sponsor ufficiale delle maglie, proprio in sostituzione di WhaleFin, dovrebbe fornire sostanzioso ossigeno alle casse del club.

L’exchange con sede a Singapore deve ancora fornire una spiegazione dettagliata del perché abbia deciso di rescindere l’accordo di sponsorizzazione.

Si prevede che l’esito del caso stabilirà un precedente per futuri contratti e relazioni tra squadre di calcio e sponsor di criptovalute, plasmando la dinamica degli accordi di sponsorizzazione nel mondo dello sport.

La “sbronza da crypto” della Liga


Il caso che coinvolge l’Atletico Madrid e WhaleFin non è il primo che colpisce il calcio spagnolo, che sta vivendo un rapporto conflittuale con le realtà del mondo delle criptovalute, al punto da essere vittima di una vera e propria “sbronza da crypto”.

Sono infatti diversi i club della Liga che hanno avuto grossi problemi con le partnership con gli sponsor di criptovalute.

Nel 2021, per esempio, il Celta Vigo aveva un accordo di sponsorizzazione con l’exchange turco Bitci. Il club però ha dichiarato che l’exchange “non ha effettuato alcun pagamento da quando è stato stipulato l’accordo”.

Bitci, tra l’altro, non è nuova a problemi di questo tipo, visto che analoghe situazioni si sono verificate anche con altre squadre spagnole, come il Valencia e l’Espanyol (la seconda squadra di Barcellona), entrambe pronte a portare l’exchange turco in tribunale per mancati pagamenti.

La passione per il calcio di Bitci non si ferma alle succitate squadre perché la piattaforma crypto ha accordi di sponsorizzazione anche con il Cadice, l’Alavés e il Real Betis, nonché un accordo con la Federazione Spagnola, con il suo logo stampato sull’abbigliamento da allenamento della nazionale.

Interrogato in merito, l’exchange sostiene di avere la solvibilità per pagare le fatture ai club spagnoli ma di avere le sue mani legate dalla legislazione turca recentemente introdotta.

Ma Bitci non è l’unica a vivere una relazione complicata con le squadre della Liga. L’anno scorso, lo sponsor principale della Real Sociedad, un emittente di token per i tifosi chiamato Iqoniq, ha chiuso i battenti. Privando così la squadra di San Sebastian di introiti per 875.000 dollari.

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