Le migliori 5 criptovalute con la più bassa inflazione

Christian Boscolo
| 8 min read

La scelta della migliore crypto su cui investire è un’operazione complessa che deve tenere conto di diversi fattori tra cui la sua supply, il suo caso d’uso e il trend del momento.

Esiste però anche un altro dato molto importante ed è quello che riguarda la sua emissione di token (giornaliera, mensile o annuale), ovvero la sua inflazione.

Questo perché la maggior parte delle criptovalute non ha una supply definita e ogni giorno vengono creati nuovi token che contribuiscono a diminuire il valore, e quindi il prezzo, di una crypto.

Ecco un esempio concreto:

Immaginate una criptovaluta di fantasia chiamata “CryptoCoin”. Quando è stata creata, il numero totale di CryptoCoin era di 1 milione. Questo numero è l’offerta totale iniziale.

Supponiamo che la rete di CryptoCoin sia programmata per creare nuove monete ogni anno come ricompensa per chi mantiene la rete (come i miner nel caso di Bitcoin). Diciamo che ogni anno, vengono creati 50.000 nuove CryptoCoin.

Quando l’offerta totale è di 1 milione, l’aggiunta di 50.000 monete rappresenta un aumento del 5% dell’offerta totale. Questo è il tasso di inflazione annuale.

Ora, cosa significa questo per il valore di CryptoCoin? Più monete ci sono in circolazione, meno rare diventano. Se la domanda per CryptoCoin rimane la stessa, ma l’offerta aumenta, il valore di ciascuna moneta potrebbe diminuire.

Se l’anno successivo l’offerta totale diventa 1.050.000 e altri 50.000 vengono creati l’anno successivo, l’offerta totale diventa 1.100.000. L’inflazione dunque continua, ma se la domanda non cresce allo stesso ritmo, il prezzo di CryptoCoin potrebbe calare. Se la domanda per CryptoCoin cresce invece più rapidamente dell’aumento dell’offerta, il prezzo può comunque aumentare. Tutto dipende dal rapporto tra domanda e offerta.

Avere un basso tasso di inflazione non garantisce che la crypto aumenterà il suo prezzo, ma di certo è una buona base di partenza, probabilmente migliore rispetto a criptovalute con alto tasso di inflazione.

Le migliori 5 crypto a bassa inflazione


Vediamo ora nel dettaglio quali sono le crypto con la più bassa inflazione e le loro caratteristiche:

1- Bitcoin(BTC)

Bitcoin è stato progettato per avere un limite massimo di 21 milioni di BTC. Questo significa che non verranno mai creati più di 21 milioni di Bitcoin. Questo limite è programmato nel codice della blockchain e contribuisce a rendere la moneta deflazionistica nel lungo periodo.

I nuovi Bitcoin vengono creati attraverso un processo chiamato “mining”. I miners utilizzano potenza computazionale per processare transazioni e proteggere la rete, e in cambio ricevono Bitcoin appena creati come ricompensa.

Inizialmente, la ricompensa per il mining di un blocco (un gruppo di transazioni) era di 50 Bitcoin. Questa ricompensa si dimezza ogni 210.000 blocchi, un evento noto come “halving” che avviene all’incirca ogni quattro anni. Dal 2009, ci sono stati diversi eventi di halving, riducendo la ricompensa da 50 Bitcoin a 25, poi a 12,5, e più recentemente a 6,25 Bitcoin per blocco.

Ogni halving riduce il tasso di nuovi Bitcoin creati, diminuendo di fatto il tasso di inflazione della moneta. Il meccanismo è simile a quello di una banca centrale che riduce la quantità di nuova moneta stampata.

2- Litecoin(LTC)

Litecoin (LTC) è stata creata come una sorta di “argento digitale” in contrapposizione all'”oro digitale” Bitcoin. La sua progettazione e il meccanismo economico sono simili a quelli di BTC ma con alcune differenze chiave.

Litecoin ha un limite massimo di offerta fissato a 84 milioni di LTC, esattamente il quadruplo di quello di Bitcoin. Questo limite è programmato nel codice di Litecoin e, una volta raggiunto, non verranno creati altri Litecoin.

In maniera simile a Bitcoin, anche Litecoin segue un meccanismo di halving, dove le ricompense per i miner che creano nuovi blocchi vengono dimezzate ogni 840.000 blocchi. Questo processo avviene circa ogni quattro anni, proprio come per Bitcoin.

I Litecoin sono creati tramite un processo di mining, simile a quello di Bitcoin. I miner utilizzano il loro hardware per processare le transazioni e mantenere la rete, ricevendo in cambio Litecoin appena creati.

Mentre Bitcoin utilizza l’algoritmo SHA-256 per il mining, Litecoin utilizza un algoritmo chiamato Scrypt. Questo è stato scelto per permettere a più utenti con hardware meno potente di partecipare al mining, sebbene la centralizzazione del mining in grandi pool sia comune anche in Litecoin.

Come per Bitcoin, l’inflazione in Litecoin è programmata, prevedibile e diminuisce nel tempo. Questo rende Litecoin attraente per coloro che cercano un’alternativa alle valute fiat, la cui offerta può essere influenzata dalle decisioni delle banche centrali.

Una delle differenze principali tra Litecoin e Bitcoin è il tempo più breve per la conferma delle transazioni, questa differenza rende Litecoin una scelta migliore per transazioni più rapide.

3-Ripple(XRP)

Ripple ha un modello economico unico nel mondo delle criptovalute, soprattutto per quanto riguarda la sua emissione e gestione.

A differenza di Bitcoin o Litecoin, dove nuove monete vengono create nel tempo attraverso il mining, l’intera fornitura di XRP è stata creata all’atto del lancio della blockchain di Ripple. In totale sono stati generati 100 miliardi di XRP e non ne verranno creati altri.

Di questi 100 miliardi, una porzione significativa è stata trattenuta da Ripple, mentre il resto è stato distribuito o venduto a investitori, partner, o utilizzato per incentivare lo sviluppo della rete.

Ripple Labs, la società dietro a Ripple, detiene una grande quantità di XRP che rilascia lentamente nel mercato. Questo controllo centralizzato è diverso dalla maggior parte delle altre criptovalute che hanno un meccanismo di emissione decentralizzato e automatico.

Per garantire che l’offerta di XRP non venga rilasciata in modo imprevedibile o eccessivo, Ripple ha bloccato una parte significativa delle sue riserve di XRP in un sistema di escrow. Ogni mese, una porzione di queste riserve viene sbloccata e può essere venduta sul mercato, ma qualsiasi XRP non venduto viene bloccato di nuovo in escrow.

A differenza dell’escrow tradizionale che richiede una terza parte fidata (come un’agenzia di escrow o una banca), l’escrow in criptovaluta può essere gestito tramite contratti intelligenti su una blockchain. Gli smart contract sono programmi che detengono e trasferiscono le criptovalute tra le parti in base a condizioni predefinite, garantendo un’operazione sicura e trasparente.

Visto che non verranno creati nuovi XRP, l’offerta totale è fissa e prevedibile, un fattore chiave nella definizione di una criptovaluta a bassa inflazione.

4-VeChain(VET)

VeChain è una piattaforma blockchain focalizzata su un utilizzo in ambito aziendale, specialmente per la gestione della supply chain e delle operazioni commerciali e utilizza due token distinti: VET e VTHO.

VET è il token principale utilizzato per il trasferimento di valore sulla rete VeChain. È anche usato per generare un altro token: VTHO.

VTHO è utilizzato per pagare le transazioni e le operazioni sulla blockchain VeChain. Viene generato tenendo VET in staking.

I possessori di VET generano automaticamente una quantità specifica di VTHO nel tempo. Questo processo è paragonabile a ricevere un interesse o un dividendo per detenere VET.

VTHO viene invece consumato (bruciato) per effettuare transazioni e operazioni sulla blockchain VeChain. Questo include il trasferimento di VET, l’esecuzione di smart contract, e altre interazioni con la blockchain.

L’offerta totale di VET è predefinita e limitata, il che significa che non vi è inflazione diretta del VET. La quantità totale è stata fissata a 86.712.634.466 VET al momento della sua creazione.

L’offerta di VTHO è invece dinamica. Si genera costantemente attraverso la detenzione di VET, creando un flusso continuo di nuovi VTHO. Questo può essere visto come una forma di inflazione, ma è importante notare che VTHO viene consumato regolarmente per le transazioni.

La fondazione VeChain può regolare la velocità di generazione di VTHO per i possessori di VET. Questo aiuta a bilanciare l’offerta e la domanda di VTHO, mantenendo basse le commissioni di transazione e assicurando la sostenibilità operativa della rete. L’obiettivo è quello di bilanciare la quantità di VTHO generato con la quantità consumata, in modo da stabilizzare il costo delle transazioni sulla rete.

La generazione e il consumo di VTHO supportano l’ecosistema VeChain finanziando lo sviluppo della rete e incentivando i partecipanti.

Poiché VeChain è orientata alle applicazioni aziendali, questo modello di inflazione e consumo di token fornisce una struttura prevedibile per le aziende che utilizzano la piattaforma.

5- Binance Coin(BNB)

La supply totale di Binance Coin (BNB) era inizialmente di 200 milioni di token al momento del suo lancio. Tuttavia, attraverso i suoi eventi periodici di “burn”, Binance ha ridotto questa cifra nel tempo. L’obiettivo di Binance è di ridurre la supply totale di BNB a 100 milioni di token.

Per controllare l’inflazione e aumentare il valore di BNB nel tempo, Binance ha implementato un meccanismo di “burn” o distruzione periodica delle monete.

Il “burn” di BNB significa che Binance rimuove periodicamente una certa quantità di BNB dalla circolazione, distruggendola (per la farlo le si invia a un wallet di cu i non si conoscono le chiavi d’accesso, ndr). Questo processo riduce il numero totale di BNB disponibili.

Il burn di BNB non è casuale ma segue un programma definito basato sui profitti della piattaforma di trading di Binance e sull’attività di trading totale.

Riducendo l’offerta di BNB, Binance mira a controllare l’inflazione. In un mercato dove l’offerta è limitata, e la domanda rimane costante o aumenta, il prezzo di ciascuna moneta può aumentare.

Il burn di BNB crea una forma di scarsità artificiale. Con meno BNB in circolazione, ciascun BNB diventa più raro, il che potrebbe aumentarne il valore.

La quantità di BNB bruciata dipende dai profitti realizzati dalla piattaforma di scambio di Binance in un determinato periodo. Binance rende pubblici i burn di BNB, permettendo agli investitori di vedere quando e quanti BNB sono stati distrutti.

Questo meccanismo è visto come una strategia a lungo termine per aumentare il valore di BNB e renderlo un asset più attraente per gli investitori. A differenza di Bitcoin o Litecoin, dove l’inflazione è controllata attraverso un limite massimo e halving, BNB utilizza il burn per regolare l’offerta.

Altre crypto a bassa inflazione: Monero

In questa speciale classifica potremmo aggiungere anche Monero che utilizza un modello di emissione decrescente, il che significa che la quantità di nuova Monero creata e rilasciata come ricompensa per il mining diminuisce nel tempo.

Questo riduce gradualmente l’offerta che arriva sul mercato aiutando a limitare l’inflazione. Monero ha anche introdotto a maggio 2022 un concetto noto come “tail emission”. Significa che, invece di avvicinarsi a zero, la ricompensa del blocco è fissata a un livello costante di 0,6 XMR per blocco.

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