Matt Huang: “L’IA è imperdibile, ma le criptovalute rimangono prioritarie”

Sauro Arceri
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Di recente la società Paradigm si è orientata verso una nuova direzione ampliando ulteriormente le sue strategie di investimento, passando dal focus esclusivo sulle criptovalute al più vasto campo delle “tecnologie di frontiera“, che includono anche l’intelligenza artificiale.

A dimostrazione tangibile di questa transizione verso un nuovo corso, Paradigm ha rimosso dal proprio sito web tutte le parole che si riferivano in modo esclusivo al Web3 e al settore crypto.

Il nuovo corso di Paradigm ha sollevato diverse perplessità


All’interno della comunità crypto, molti hanno interpretato la mossa di Paradigm come una dichiarazione di allontanamento dalle proprie origini come fondo di investimento esclusivamente criptovalutario.

Questo è stato evidenziato anche da Adam Cochran, un noto contributore di diversi progetti DeFi, che ha condiviso screenshot che mostrano il sito web di Paradigm prima e dopo la rimozione di tutte le menzioni alle criptovalute.

Adam Cochran ha commentato in maniera critica un tweet del cofondatore di Paradigm, Matt Huang, il quale cercava di rassicurare la comunità crypto circa le nuove strategie di investimento di Paradigm.

“[…] se si ritiene che le criptovalute siano una tecnologia definente, si penserebbe di essere a proprio agio a definirsi attraverso di essa, non solo con parole di circostanza su [crypto Twitter]”, ha scritto Cochran.

La posizione di Huang


Dal canto suo Matt Huang, che non è nuovo alla partecipazione in progetti di finanza decentralizzata (Uniswap, dYdX e Blend), è pienamente convinto del fatto che l’intelligenza artificiale sia “troppo interessante per essere ignorata”, ma afferma di essere ancora fedele alle criptovalute e che queste ultime rimangono la sua priorità.

Nel tweet pubblicato martedì 27 giugno, infatti, Huang ha dichiarato:

“Non siamo mai stati così entusiasti delle criptovalute e continuiamo a investire in tutte le fasi. Siamo anche un gruppo di appassionati curiosi e gli sviluppi nell’ambito dell’AI sono troppo interessanti da ignorare”.

Il venture capitalist sostiene che le criptovalute e l’IA, a dispetto dell’opinione di molti altri, non sono impegnate in una sorta di competizione finalizzata a stabilire chi vincerà e chi perderà. Huang ha affermato che:

“Sembra che ormai sia di moda presentare le criptovalute contro l’IA, come se si trattasse di una competizione a somma zero, ma noi non la pensiamo così. Entrambe sono interessanti e avranno molte sovrapposizioni; siamo entusiasti di continuare a esplorare”.

 

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