La polizia lancia l’allarme: “Gli investitori crypto sono soggetti a rapine negli appartamenti”

Sauro Arceri
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Nell’ultimo periodo, le segnalazioni di episodi di rapina “le cui vittime sono possessori di criptovalute” hanno subito un drammatico incremento.

A lanciare per prima l’allarme è stata la polizia canadese, ma il fenomeno è in piena crescita in tutto il mondo ormai; di conseguenza gli avvisi su questa tendenza di furti in stile rapina in casa, che prendono di mira gli investitori in criptovalute, stanno venendo regolarmente emessi dalle forze dell’ordine di numerosi Paesi.

La polizia Canadese è stata la prima a lanciare l’allarme


Secondo l’avviso, la Royal Canadian Mounted Police (RCMP) di Richmond e la polizia di Delta hanno risposto a diverse rapine di questo tipo che coinvolgevano “grandi quantità” di criptovalute, tuttavia gli investigatori non hanno specificato i dettagli di nessuno degli incidenti segnalati finora.

Il sergente della Major Crime Unit della RCMP di Richmond, Gene Hsieh, ha dichiarato:

“Sembra che qualcuno stia prendendo di mira queste vittime apposta per sottrargli le criptovalute, quindi riteniamo che questo avviso pubblico sia necessario nell’interesse della sicurezza”.

Il modus operandi degli aggressori


È interessante notare che le metodologie di furto non sono mai le stesse, ma tutti i furti sembrano avere un comune denominatore.

Nella maggior parte dei casi gli aggressori preferiscono adottare un approccio non violento, travestendosi da addetti alle consegne o da persone autorevoli per introdursi in casa delle vittime e rubare informazioni come le chiavi private, che danno accesso ai loro conti in criptovaluta.

Il dipartimento ha confermato che le indagini sui precedenti casi di questo tipo sono ancora in corso e devono ancora confermare se questi incidenti sono collegati attraverso un “modello operativo discernibile”:

“I sospetti sembrano sapere che le vittime sono fortemente investite in criptovalute, sanno dove vivono e le derubano nelle loro case”.

Le irruzioni nelle case degli investitori in criptovalute non sono una novità


I furti fisici con effrazione si distinguono sempre dai soliti crimini di criptovaluta. Solitamente, infatti, nella maggior parte delle truffe crypto segnalate in precedenza, gli aggressori hanno agito mediante tentativi di phishing, inviando e-mail non richieste al fine di sottrarre i dati di accesso personali, oppure attraverso attacchi ransomware, rug pulls ecc. Quindi sempre in modo anonimo e da una distanza di sicurezza.

Tuttavia, l’anno scorso Cryptonews ha riportato il caso di una coppia, in Svezia, che è stata aggredita da sconosciuti nella propria casa e costretta a consegnare criptovalute per un valore “significativo”. I ladri sarebbero entrati in casa loro mentre le vittime stavano dormendo.

In seguito all’incidente, la polizia della vicina Norvegia ha lanciato un avvertimento ai possessori di criptovalute, suggerendo loro di utilizzare misure di sicurezza come soluzioni multi-firma (multisig) e sistemi di allarme.

Questo tipo di attacco, noto negli ambienti crittografici come “attacco delle 5 chiavi”, si verifica quando qualcuno scopre che la vittima possiede molte criptovalute e attacca fisicamente, o tramite minacce, per ottenere le sue chiavi private.

La polizia avvisa i detentori di ricchezze in criptovalute di prendere provvedimenti per garantire la propria sicurezza


Tra le misure preventive consigliate ai possessori di criptovalute, la polizia suggerisce di non far entrare in casa estranei (per esempio fattorini) e di segnalare alla polizia di zona eventuali persone sospette. Inoltre, bisogna fare molta attenzione a conservare le informazioni finanziarie di valore in luoghi più sicuri e non discutere dei propri investimenti in criptovalute sui social media o in luoghi pubblici.

 

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