Previsione del prezzo di Dogecoin: DOGE crolla e rimbalza – Il sell off è finito?

Aniello Raul Barone
| 3 min read

DOGE rimbalza. È finito il sell off?

La capostipite di tutte le memecoin, DOGE, occupa oggi l’ottava posizione nella classifica globale delle criptovaluta stilata da CoinMarketCap. Attualmente è scambiata a un prezzo di 0,1713 dollari, segnando un calo di quasi il 7% nelle ultime 24 ore, ma il volume di scambi giornaliero di Dogecoin si attesta a 2,2 miliardi di dollari, testimoniando la vitalità del trading di questo token.

Il market cap di Dogecoin ha quasi raggiunto i 25 miliardi di dollari, supportato da un’offerta circolante ormai prossima ai 144 miliardi di token DOGE.

Diamo quindi un’occhiata alla previsione del prezzo di Dogecoin oggi, in mezzo alla recente volatilità del mercato delle criptovalute.

Previsione del prezzo di Dogecoin


L’analisi tecnica di Dogecoin rivela livelli di prezzo critici, con il punto cardine che si trova a 0,1884 dollari. La resistenza immediata si profila a 0,2072 dollari, seguita da barriere più alte a 0,2283 e 0,2508 dollari.

Al contrario, il supporto immediato si trova a 0,1696 dollari, seguito da soglie più basse a 0,1457 e 0,1235 dollari.

Gli indicatori tecnici, tra cui l’indice di forza relativa (RSI) a 36 e la media mobile esponenziale (EMA) a 50 giorni a 0,1882, suggeriscono uno slancio ribassista. Infatti, Dogecoin ha precedentemente violato un canale ascendente intorno al livello di 0,2070 dollari e ora il sentimento è cambiato.

La formazione di candele ribassiste, insieme a un crossover ribassista sotto l’EMA 50, rafforza ulteriormente la nozione della tendenza alla vendita.

Attualmente, il mercato è caratterizzato da un pattern double top, che mantiene una posizione ribassista sotto la soglia di 0,1884 dollari.

In conclusione, la tendenza generale di Dogecoin è considerata ribassista sotto il livello di 0,1884 dollari. Una rottura al di sopra di questa resistenza potrebbe potenzialmente iniettare un sentimento rialzista nel mercato, mentre un fallimento in tal senso potrebbe rafforzare ulteriormente la tendenza ribassista prevalente.

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