Sam Bankman-Fried rompe il silenzio e rilascia una controversa intervista

 

Il CEO di FTX ha rotto il silenzio degli ultimi giorni per rilasciare una controversa intervista ad Andrew Ross Sorkin, il famoso editorialista finanziario del New York Times e co-conduttore del programma Squawk Box della CNBC.

Breve biografia di SBF

Sam Bankman-Fried, noto anche con le sole iniziali SBF, è di origini ebraiche ed è nato a Stanford nel 1992; i genitori sono entrambi professori e detengono la cattedra di diritto alla Stanford Law School. A partire dal 2010 Sam frequenta il prestigioso MIT, il Massachusetts Institute of Technology, dove consegue la laurea in fisica nel 2014. Successivamente, però, abbandona l’indirizzo scientifico e inizia a lavorare nel settore del proprietary trading.

Nel 2018, approfittando della differenza esistente nel valore di scambio del Bitcoin tra Stati Uniti e Giappone, SBF si lancia nell’arbitrage trading arrivando a movimentare cifre da capogiro, fino a 25 milioni di dollari al giorno. Alla fine dello stesso anno si trasferisce a Hong Kong e tre anni dopo, nel 2021, viene inserito dalla rivista Forbes nella Under 30 Finance List, la classifica dei miliardari al di sotto dei 30 anni di età.

I particolari sulla sua vita privata non sono molti, di lui si sa soltanto che è vegano e che ama in modo particolare il videogioco League of Legends. 
 

L’ascesa e il crollo di FTX

La notorietà di Sam Bankman-Fried è legata soprattutto all’agenzia di scambio Futures Exchange, in seguito nota con l’abbreviazione FTX, fondata nel 2019 insieme a Gary Wang. La società di Bankman-Fried ebbe un ottimo inizio e perfino CZ, il co-fondatore e CEO di Binance, partecipò all’impresa acquistando una quota del 20% dopo soli sei mesi dalla sua creazione. Nel giro di soli tre anni la società aveva raggiunto oltre un milione di utenti.

Nel 2020 FTX fece la sua prima acquisizione con Blockfolio, un’app di monitoraggio del wallet delle criptovalute, pagandola 150 milioni di dollari. Le cose sembravano procedere nel migliore dei modi e nel 2021 furono raccolti $900 milioni da oltre 60 investitori, e FTX ottenne una valutazione complessiva di $18 miliardi.

Nello stesso anno però, la società concorrente Binance, che inizialmente aveva investito nell’impresa di Bankman-Fried, cedette improvvisamente la sua quota di partecipazione nella FTX e a partire da quel momento le cose cominciarono a prendere una piega diversa.

Bankman-Fried decise quindi di spostare la sede legale della FTX da Hong Kong a Nassau nelle Bahamas, sede storica della Repubblica dei Pirati creata nel XVIII secolo da due leggendarie figure della pirateria caraibica: Benjamin Hornigold e Henry Jennings. Non a caso ancora oggi la residenza dell’imprenditore si trova alle Bahamas. All’inizio del 2022 FTX annunciò la creazione di un fondo di rischio da $2 miliardi chiamato da FTX Ventures, andato offline lo scorso mese.

L’intervista di Sam Bankman-Fried e le presunte dichiarazioni auto-incriminanti

A volte le coincidenze possono apparire davvero incredibili. Agli osservatori più attenti, infatti, non sarà sfuggito il legame tra il cognome del CEO di FTX (Bankman-Fried si traduce letteralmente con le parole: Banchiere-Fritto) con gli eventi che gli sono capitati di recente. Il classico e latinissimo nomen omen, come amavano ripetere i romani, un presagio del suo destino.


I dibattiti sull’imprenditore statunitense si sono però riaccesi ieri, subito dopo la pubblicazione della video-intervista rilasciata a Sorkin. Intervista che, secondo Jeremy Hogan avvocato specializzato in criptovalute, conterrebbe diverse dichiarazioni dal valore auto-incriminante.
 

L’intervista è stata rilasciata durante il vertice annuale DealBook del New York Times e ha inizio con Andrew Ross Sorkin che legge la lettera di un investitore che ha perso $2 milioni sulla piattaforma FTX. 

Sam Bankman-Fried ha replicato subito dichiarando di essere “profondamente dispiaciuto per l’accaduto” e ha affermato che “la piattaforma statunitense di FTX è completamente solvibile e interamente finanziata” auspicando un’immediata apertura ai prelievi da parte dei creditori.


L’interrogatorio di Sorkin

La video intervista è durata più un’ora e per tutto il tempo Sorkin ha sottoposto SBF a un fuoco di fila di domande scomode, molte delle quali erano le stesse che migliaia di investitori avrebbero voluto porre personalmente all’ex CEO di FTX. Da parte sua Sam Bankman-Fried non si è sottratto all’interrogatorio, ma ha cercato di prendere le distanze dalla società Alameda Research.

SBF ha però ribadito che già in precedenza aveva dichiarato di non poter lavorare contemporaneamente come CEO di FTX e di Alameda, sottolineando anche il potenziale conflitto di interessi che si sarebbe venuto a creare se lui fosse stato coinvolto in entrambe le società.

Bankman-Fried si è assunto tutte le responsabilità del caso, ha ammesso di aver sbagliato e di aver sottovalutato i rischi connessi a FTX, passando più tempo a pensare agli aspetti positivi e trascurando l’analisi di quelli negativi. Anche quando l’ex CEO mostrava FTX nella maniera più positiva possibile, però, Sam Bankman-Fried ha dichiarato di essere sempre stato sincero con il pubblico.

L’unico punto sul quale ha declinato un coinvolgimento personale è stato proprio l’affaire Alameda.

All’origine del crollo di FTX, infatti, ci sarebbero soprattutto le diversioni di criptovaluta eseguite a favore della Alameda Research, e nonostante i dirigenti di FTX fossero pienamente consapevoli di questi movimenti di denaro e del pericolo che implicassero per l’exchange, non hanno mai dato luogo ad alcuna azione in merito né messo al corrente l’ex CEO della società.

Alla fine dell’intervista Sorkin ha chiesto a SBF cosa ne pensavano i suoi avvocati del suo intervento pubblico davanti alle telecamere del DealBook Summit, e l’ex CEO di FTX ha testualmente risposto:
 

“I miei avvocati non vogliono che io sia qui presente e continuano a consigliarmi di non dire nulla e ritirarmi in privato, ma io sono pienamente convinto dell’importanza di fare la cosa giusta. Non vedo quale utilità possa esserci nel rimanere chiuso in una stanza fingendo che il mondo esterno non esista.”

Leggi anche:

Segui Cryptonews Italia sui canali social