TokenFi e Chainlink collaborano per la tokenizzazione: FLOKI riceverà un impulso?

Christian Boscolo
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TokenFi (TOKEN) la piattaforma all’interno dell’ecosistema Floki che consente agli utenti di “tokenizzare” beni del mondo reale e lanciare token crittografici senza la necessità di saper programmare, debutterà nel 2024.

Il lancio di TokenFi ha portato a un aumento di $100 milioni nella capitalizzazione di mercato di FLOKI in soli tre giorni Il progetto è un tentativo di accaparrarsi una fetta del crescente settore della tokenizzazione, che si prevede raggiungerà i 16.000 miliardi di dollari entro il 2030.

Un annuncio importante


Il team ha annunciato che Chainlink (LINK), insieme ad altri partner chiave, fornirà il supporto tecnico per le operazioni sulla blockchain.

TokenFi ha poi aggiunto che la piattaforma RWA (Real-World Asset, ovvero la tokenizzazione, ndr) utilizzerà i prodotti di punta di Chainlink, come il Chainlink Cross-Chain Interoperability Protocol (CCIP) e il Proof of Reserve (PoR).

La collaborazione di TokenFi con Chainlink è significativa, vista la grande esperienza di Chainlink in questo settore.

Avendo già consentito transazioni per oltre 9.000 miliardi di dollari, sempre più  prodotti di Chainlink stano alimentando la crescita delle piattaforme RWA.

La tokenizzazione è diventato uno dei trend più interessanti per le criptovalute nel mercato ribassista. La tokenizzazione consiste nel rappresentare beni del mondo reale, come immobili, materie prime e obbligazioni, in frazioni di token su una blockchain.

Al momento della stesura di questo articolo, i protocolli RWA hanno un valore totale bloccato (TVL) di 5,7 miliardi di dollari, secondo i dati di DeFiLlama.

Inoltre, TokenFi ha parlato anche dell’implementazione dello standard ERC-3643. Si tratta un nuovo tipo di token su Ethereum progettato specificamente per la tokenizzazione.

L’ERC-3643 è stato sviluppato con un occhio di riguardo alla conformità normativa, permettendo di integrare requisiti legali e regolamentari nel processo di tokenizzazione. Basato sulla blockchain di Ethereum, permette l’interoperabilità con un’ampia gamma di applicazioni decentralizzate (DApps) e altri standard di token Ethereum, come l’ERC-20 e l’ERC-721.

Offre inoltre un elevato livello di sicurezza e trasparenza, elementi cruciali per la tokenizzazione di beni reali, dato che questi beni hanno spesso un alto valore e richiedono una gestione fiduciaria.

Quali sono i vantaggi della tokenizzazione?


Questa tecnologia ha diversi vantaggi a partire dalla possibilità di frazionare le proprietà, ovvero dividere beni costosi, come immobili o opere d’arte, in frazioni più piccole e più accessibili, democratizzando l’accesso a investimenti che altrimenti sarebbero stati fuori dalla portata di molti investitori.

Inoltre la tokenizzazione aumenta la liquidità di beni tradizionalmente illiquidi, rendendoli più facilmente scambiabili e vendibili e grazie alla blockchain; la proprietà e la storia dei token sono tracciabili e trasparenti, riducendo il rischio di frodi e migliorando la fiducia nel sistema.

La tokenizzazione può infine ridurre i costi e le complessità associate alla gestione e al trasferimento di beni, eliminando intermediari e semplificando i processi.

TOKEN in movimento, FLOKI vacilla


TokenFi ha suscitato un notevole interesse nello spazio delle criptovalute sin dalla sua presentazione il mese scorso. Il cuore del progetto è l’asset nativo, TOKEN, che è stato negoziato su alcuni exchange decentralizzati e centralizzati.

Dopo una frenesia iniziale, il valore si è stabilizzato, scambiando a 0,025821 dollari, nel momento in cui scriviamo, secondo CoinMarketCap. Ciononostante, ha registrato un impressionante guadagno mensile del +68,4%.

FLOKI non ha invece avuto un successo simile negli ultimi tempi. La quarta moneta meme per capitalizzazione di mercato ha perso più del 10% del suo valore nell’ultimo mese, attestandosi a 0,00003213 dollari secondo CoinMarketCap.

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