Chainlink sale del 40%: i veri motivi nella rivelazione di un insider!

Christian Boscolo
| 2 min read

In una settimana convulsa ma interessante per il mercato delle criptovalute Chainlink (LINK), l’oracolo delle crypto, è emerso come uno dei protagonisti, registrando un’impennata senza precedenti di oltre il 40%.

LINK, il token nativo della piattaforma decentralizzata Chainlink, è ancora tra le altcoin migliori questa mattina, in un inizio di settimana generalmente rialzista per le criptovalute.

Il token è schizzato a 10,93 dollari all’inizio della giornata – un livello che non si vedeva dal maggio 2022 – poco prima che il crollo dell’ecosistema Terra trascinasse i mercati in un prolungato inverno delle criptovalute.

LINK è in rialzo dell’8% nelle ultime 24 ore e di quasi il 38% nell’ultima settimana, secondo i dati di CoinGecko.

Quali sono i motivi di questo successo?


L’impressionante performance di Chainlink potrebbe essere attribuita alla crescente popolarità del suo Cross-Chain Interoperability Protocol (CCIP), il recente aggiornamento volto a semplificare le transazioni cross-chain.

Introdotto nel luglio di quest’anno, con i primi utilizzatori del calibro di Avalanche, Ethereum, Optimism Polygon, nonché i protocolli di prestito DeFi Aave e Synthetix, CCIP ha creato un sistema di comunicazione standard tra blockchain diverse, spesso incompatibili.

Il mese scorso, Chainlink ha anche integrato CCIP nella rete di BASE, consentendo agli sviluppatori di creare applicazioni e servizi sicuri cross-chain.

Semplificando i trasferimenti di token tra blockchain e riducendo la complessità rispetto ai bridge di terze parti, CCIP offre agli utenti un maggiore livello di protezione, un fattore che potrebbe giocare un ruolo cruciale nell’adozione degli asset digitali, data la suscettibilità dei bridge cross-chain alle violazioni della sicurezza e alle attività malevole.

In particolare CCIP mira anche ad andare oltre il regno delle crypto, aprendo l’accesso della finanza tradizionale alle criptovalute.

A tal fine, Chainlink ha collaborato con le principali istituzioni finanziarie, tra cui Swift, BNY Mellon, Citigroup e BNP Paribas, conducendo diversi test di interoperabilità blockchain volti a consentire il trasferimento di asset tokenizzati.

Di recente, la Depository Trust & Clearing Corporation (DTCC) – l’infrastruttura di mercato post-negoziazione leader nel settore dei servizi finanziari globali – si è aggiunta all’elenco dei partner aziendali di Chainlink che integrano CCIP.

La collaborazione di DDTC con Chainlink fa parte del progetto di interoperabilità di Swift, che ha utilizzato CCIP per facilitare la messaggistica sicura cross-chain e i trasferimenti di token, mentre DTCC ha svolto il ruolo di emittente di token e di depositario centrale di titoli (CSD).

Chainlink (LINK) il prossimo grande passo è lo staking


Un altro fattore importante per la crescita di Chainlink è stato svelato da un insider noto nel mondo delle criptovalute come ChainlinkGod.

Il piatto forte è il lancio di Chainlink Staking v0.2 nel corso dell’anno, uno aggiornamento molto atteso dalla community.

Chainlink Staking v0.2 introduce diverse caratteristiche innovative, tra cui un meccanismo che consente agli staker di ritirare i propri fondi in qualsiasi momento.

L’introduzione di un’architettura modulare e delle ricompense dinamiche è un’innovazione fondamentale perché viene incontro alle esigenze degli investitori, alla ricerca di flessibilità in un mercato particolarmente volubile.

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