Coinbase fornirà la custody per gli ETF Spot su Bitcoin negli Stati Uniti

Aniello Raul Barone
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Nonostante la SEC continui a temporeggiare, appare ormai è chiaro che l’approvazione degli ETF Bitcoin Spot negli USA è soltanto questione di tempo. In questo contesto, l’exchange Coinbase sta assumendo un ruolo di primo piano.

La “custody” (o custodia) di un ETF (Exchange-Traded Fund) spot, in particolare nel contesto delle criptovalute, si riferisce alla gestione e alla conservazione sicura degli asset sottostanti che compongono l’ETF.

Il custode deve infatti garantire che gli asset dell’ETF siano conservati in modo sicuro, spesso attraverso mezzi come i cold wallets, che sono meno esposti a rischi di hacking.

La custodia assicura anche che l’ETF sia conforme alle normative vigenti. Questo include la verifica dell’identità degli investitori (KYC) e la prevenzione del riciclaggio di denaro (AML).

Infine, la custodia comprende la gestione quotidiana degli asset, come la loro conservazione, il trasferimento e, talvolta, la generazione di interessi.

Chi custodirà gli ETF Spot su Bitcoin?


La divisione di Coinbase che si occupa della custodia delle crypto: Coinbase Custody, è elencata come depositaria primaria per una serie di ETF Bitcoin patrocinati da ARK, Bitwise, WisdomTree, Invesco, Valkyrie, Global X e Franklin Templeton, come riportato da James Seyffart, analista di ETF di Bloomberg.

Ma non finisce qui: Grayscale, titolare del più grande fondo Bitcoin del mondo, continuerà a fare affidamento su Coinbase per gestire i suoi oltre 600.000 BTC dopo la transizione prevista verso un fondo negoziato in borsa.

Anche BlackRock, dopo aver scelto Coinbase Custody per il suo servizio di trading istituzionale di BTC l’anno precedente, affiderà alla società la gestione delle monete del suo fondo. Interpellato sui depositari selezionati, Seyffart ha commentato:

“È probabile che alcuni di questi ETF possano avere più di un depositario in futuro. La competizione è aperta, con diversi operatori sul mercato, ma sembra che Coinbase sia in una posizione dominante”.

Attualmente, Coinbase è la sola piattaforma di trading di criptovalute quotata in borsa e autorizzata a operare negli USA. L’exchange gode di una posizione di fiducia grazie al fatto di essere sottoposto a revisioni contabili indipendenti e di rendere pubblici i propri rendiconti finanziari, questo lo rende un’opzione affidabile per molte aziende desiderose di salvaguardare i loro asset digitali.

Inoltre, gli exchange rivali stentano a garantire un livello di sicurezza analogo. Binance, il più grande exchange di criptovalute al mondo, ha subito un audit di Proof of Reserves per le sue partecipazioni in BTC lo scorso dicembre, ma non è stata completata perché il revisore ha rifiutato l’incarico. Senza contare le ultime vicissitudini finanziarie.

Anche Tether, l’emittente principale di stablecoin e gestore di oltre 80 miliardi di dollari in asset, non ha ottenuto una revisione contabile completa e indipendente da parte di un’agenzia delle Big Four. Il suo principale concorrente, Circle, si è associato a Coinbase per la custodia, cercando di risolvere questa criticità.

Coinbase sulla cresta dell’onda anche per la vigilanza


Oltre alla custodia, piattaforme come Cboe e Nasdaq stanno pianificando una partnership di sorveglianza con Coinbase per ottenere l’approvazione alla quotazione di ulteriori ETF sulle loro piattaforme di scambio. Tuttavia, la sorveglianza e le possibili manipolazioni di mercato restano le preoccupazioni cruciali che frenano le autorità di regolamentazione nell’approvare ETF criptovalutari.

Solo la scorsa settimana, Binance è stata multata per 4,3 miliardi di dollari dal governo statunitense, ma è stata scagionata da precedenti accuse della CFTC relative alla manipolazione del mercato e alla gestione inadeguata degli asset dei clienti.

Alcuni analisti considerano questa mossa come un possibile passo verso l’approvazione degli ETF Spot, specialmente considerando che Binance era il principale sospettato di manipolazione dei prezzi di Bitcoin.

Sull’onda del clamore sull’approvazione dell’ETF Bitcoin Spot ecco arrivare un nuovo token ad alto potenziale di guadagno


Questo nuovo progetto di criptovaluta si ispira all’imminente approvazione degli ETF Bitcoin spot e a tutte le news inerenti l’argomento. Si chiama Bitcoin ETF Token (BTCETF) e ha già attirato un gran numero di trader, che hanno investito più di 1,95 milioni di dollari nella prevendita del token BTCETF.

Al momento della stesura dell’articolo, il token BTCETF è disponibile al prezzo unitario di 0,006 dollari, però manca poco al prossimo passaggio di fase e a breve il prezzo salirà ulteriormente.

Come accennato in precedenza, il progetto è incentrato sull’approvazione dell’ETF Bitcoin spot e su tutte le notizie a esso correlate. La piattaforma Bitcoin ETF Token rilascerà a breve la DApp ETF News, che invierà agli utenti continui aggiornamenti e notizie inerenti gli ETF Bitcoin Spot.

La piattaforma ha introdotto anche lo staking per offrire una ulteriore opportunità di guadagno con il reddito passivo APY e, allo stesso tempo, incentivare la detenzione a lungo termine dei token BTCETF.

Inoltre, integra un particolare meccanismo di combustione a tempo che contribuirà a creare una struttura deflazionistica che, a lungo termine, rafforzerà il prezzo del token BTCETF rendendolo una potenziale alternativa a Bitcoin.

Il meccanismo iniziale di combustione agirà in cinque fasi, attivandosi ogni volta al raggiungimento di altrettante pietre miliari. Inizialmente il meccanismo imporrà una tassa di combustione pari al 5% sulle transazioni, ma questa sarà ridotta dell’1% ogni volta che sarà raggiunta una pietra miliare, fino alla totale estinzione della stessa.

Le pietre miliari per il meccanismo di combustione sono le seguenti:

  • Tappa 1 – Il volume di trading di BTCETF raggiunge i 100 milioni di dollari – la tassa sulle transazioni viene ridotta dal 5% al 4% e viene bruciato il 5% dell’offerta totale.
  • Tappa 2 – Il primo ETF Bitcoin viene approvato dalla SEC – la tassa sulle transazioni viene ridotta dal 4% al 3% e viene bruciato un ulteriore 5% dell’offerta totale.
  • Tappa 3 – Data di lancio del primo ETF Bitcoin – la tassa sulle transazioni viene ridotta dal 3% al 2% e viene bruciato un ulteriore 5% dell’offerta totale.
  • Tappa 4 – Il patrimonio gestito dell’ETF Bitcoin (AUM) raggiunge 1 miliardo di dollari – la tassa sulle transazioni viene ridotta dal 2% all’1% e viene bruciato un ulteriore 5% dell’offerta totale.
  • Tappa 5 – Il prezzo di Bitcoin raggiunge i 100.000 dollari – la tassa sulle transazioni viene ridotta dall’1% allo 0% e viene bruciato un ulteriore 5% dell’offerta totale.

Di conseguenza, l’offerta totale del token diminuirà gradualmente, fino a lasciare circa il 70% di BTCETF in circolazione. Cosa che sul lungo periodo contribuirà a sostenere l’aumento dei prezzi.

Non perdete quindi l’occasione di entrare in anticipo rispetto alla prossima tappa importante del rally di Bitcoin.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

 

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