5 ragioni per cui la blockchain rivoluzionerà il modo di vedere il mondo!

Marcello Bonti
| 3 min read

Quello di rendere la tecnologia blockchain di massa è un cruccio che motiva gli sforzi di molti operatori di questo settore. Una sorte che accomuna le maggiori innovazioni tecnologiche o scientifiche è trovare forte opposizione da parte dei contemporanei.

Gli innovatori devono affrontare ostacoli, è la regola


Si tratta di un bias cognitivo frequente. Un errore di valutazione che porta a vedere nel nuovo qualcosa di cui sospettare.

Ciò che è nuovo da sempre attrae ma spaventa perché mette in discussione uno status quo, le certezze che ognuno di noi ha del mondo e del posto che vi occupa.

Il problema non riguarda solo la decentralizzazione e l’accesso alle informazioni sempre e in ogni momento. Nella storia del pensiero umano, sono tante le innovazioni e conoscenze oggi assodate che hanno dovuto superare grave ostruzionismo e critiche da parte dei contemporanei.

Qualche esempio improbabile? La microbiologia fino all’invenzione dei microscopi era ritenuta una falsità. La cosiddetta “teoria dei germi” tarderà decenni per trovare unanime consenso nella comunità scientifica prima e nel pensiero comune poi.

L’esempio più eclatante? La teoria eliocentrica ha scatenato la Santa Inquisizione e gente è finita sul rogo o l’ha scampata per un pelo. Questo per aver sostenuto che è la terra a girare intorno al sole e non viceversa. Una rivoluzione di portata epocale quella, un primo grande tassello nella mutazione della percezione che l’essere umano ha di sé rispetto al resto del cosmo, rispetto a dio.

Una trasformazione del pensiero comune


Le idee e i pensieri cambiano il corso delle nostre vite più di quanto siamo portati a credere.

Innovazioni che in un primo momento sembrano blasfeme, poche generazioni dopo permettono di evolvere migliorando le condizioni di vita, o le maniere per truffarsi a vicenda.

Questo aspetto adesso è secondario. Quel che conta è che la resistenza al cambiamento è fisiologica e funzionale allo sviluppo delle idee. Quante più persone concentrano la loro attenzione e le energie su una particolare innovazione, tanto più il seme del cambiamento attecchisce ed è destinato a crescere.

La traiettoria che sta vivendo la tecnologia blockchain somiglia a quella di altre rivoluzioni che hanno cambiato il modo di pensare e la qualità della vita nel mondo.

Non solo strumento finanziario speculativo, la forza della blockchain sta nella capacità in potenza di mutare le regole della relazione con l’altro e dell’organizzazione sociale.

La chiave del cambiamento sta tutto nella sua natura decentralizzata, trasparente e immutabile.

Ma come biasimare chi è ancora radicato nel passato e vede con sospetto l’abbandono della sicurezza dello status quo? L’abbandono delle strutture centralizzate in favore della decentralizzazione blockchain rappresenta ancora per molti un salto nel vuoto.

L’essenza dell’innovazione: la fiducia e la decentralizzazione


L’essenza del pensiero blockchain sta tutta in un nuovo paradigma fondato sulla fiducia e sull’assenza di un ente esterno che faccia da garante. La blockchain decentralizza il concetto stesso di fiducia.

Il valore della relazione tra individui ed enti legittimato dalla cooperazione anonima tra molti. Se la Rivoluzione francese è riuscita a tagliare la testa ai re, la blockchain rende superflue le organizzazioni centrali per legittimare le transazioni tra persone fisiche o giuridiche.

La blockchain crea fiducia utilizzando crittografia e algoritmi di consenso per verificare l’integrità e l’autenticità di tutti i dati archiviati nella blockchain. Tanto da rendere quasi impossibile per un singolo o un gruppo, manipolare i dati.

Non si possono negare le ambiguità di così tanta trasparenza, visto che non si può escludere possa essere usata per scopi illegali o di controllo in regimi dittatoriali.

Resta però uno strumento prezioso per la certificazione della legittimità di qualsiasi transazione. L’esempio più comune è quello in ambito notarile.

Diverse nazioni, dagli Emirati alla Svezia, hanno implementato la tecnologia blockchain per conservare sul registro distribuito gli atti pubblici, legittimare le transazioni immobiliari, le cessioni di proprietà. Hanno massimizzato la trasparenza dell’amministrazione della cosa pubblica.

La blockchain consente a tutti i partecipanti di accedere alle stesse informazioni, eliminando così tutto il rumore e l’ambiguità che altrimenti potrebbero intorbidire le acque e causare problemi.

Fare a meno di intermediari per convalidare le transazioni di qualsiasi natura, restituisce il potere nelle mani delle persone che diventano padrone del proprio destino.

Una nuova e insperata forma di collaborazione e coesione sociale declinata su scala globale.

La blockchain è più di una semplice tecnologia: è un cambio radicale del paradigma di pensiero. Può offrire una nuova chiave per leggere le interazioni tra le persone, distribuendo il potere tra tutti e non ad appannaggio di un gruppo ristretto di intermediari o rappresentanti.

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