Binance rimuove 5 banche russe dal suo trading peer-to-peer!

Marcello Bonti
| 2 min read

Binance ha annunciato di aver rimosso alcune banche russe sanzionate dalla propria piattaforma di trading peer-to-peer (P2P).

La mossa arriva ora che il maggiore exchange crypto al mondo è stretto dalle crescenti pressioni normative e i dubbi sulla sua conformità alle sanzioni internazionali.

La piattaforma P2P di Binance


La piattaforma peer-to-peer (P2P) di Binance si è affermata come uno dei principali riferimenti nell’ecosistema crypto, specie da quando LocalBitcoins ha chiuso all’inizio di quest’anno.

Il servizio P2P consente la compravendita crypto direttamente dagli utenti senza intermediari centralizzati, ma offre un servizio di terze parti per tutelare le transazioni.

Binance e le banche russe: una relazione controversa


Il caso è scoppiato quando alcuni giornali hanno rivelato che tra le banche che Binance ammetteva tra i metodi di pagamento sulla piattaforma P2P ci sono anche delle banche russe sanzionate.

Alcune tra queste sono Tinkoff e Rosbank, entrambe soggette a sanzioni internazionali.

Per cercare di rispondere all’indignazione e alle critiche aperte, Binance ha tentato di codificare a colori queste banche. Il “giallo” rappresentava Tinkoff e il “verde” Rosbank. Tuttavia, questa strategia si è rivelata inefficace nel dissipare le preoccupazioni normative ed etiche.

La pressione dei media e delle autorità di vigilanza è aumentata e alla fine Binance ha deciso di rimuovere queste banche dal suo elenco di metodi di pagamento.

Questa azione è stata accolta con un misto di sollievo e scetticismo, poiché solleva interrogativi sull’accuratezza con cui la piattaforma si adegua alle normative in vigore.

Implicazioni legali


Questo delle delle banche russe sanzionate è solo uno dei controversi aspetti legali con cui Binance deve avere a che fare.

Al momento l’exchange è accusato di aver facilitato transazioni mensili per un valore di circa 428 milioni di dollari che hanno coinvolto cittadini russi.

In un contesto di sanzioni internazionali sempre più severe contro la Russia, queste azioni potrebbero avere gravi conseguenze legali per Binance.

La piattaforma è già nel mirino delle autorità statunitensi, tra cui la Securities and Exchange Commission ( SEC ) e la Commodity Futures Trading Commission ( CFTC ).

Essere coinvolti in transazioni con soggetti sanzionati potrebbe peggiorare la situazione e comportare multe o addirittura azioni legali.

Quali alternative per gli utenti russi?


L’oscuramento delle banche russe sanzionate dalla piattaforma P2P di Binance non ha lasciato gli utenti russi senza opzioni.

In effetti, per questi utenti rimangono disponibili diversi altri metodi di pagamento. Banche come Raiffeisenbank e Russian Standard Bank sono ancora tra i metodi di pagamento accettati.

Inoltre, sistemi di pagamento alternativi come Payeer e Advcash offrono ulteriori possibilità per le transazioni in criptovaluta. Queste alternative, sebbene meno controverse, sottolineano la complessità del panorama finanziario russo, dove i cittadini sono alla ricerca di modi innovativi per aggirare le sanzioni e ottenere la libertà finanziaria.

L’azione di Binance per rimuovere le banche russe sanzionate dalla sua piattaforma P2P è un caso da manuale della tensione tra la libertà finanziaria offerta dalle criptovalute e la necessità di rispettare le norme in vigore.

Alla luce di quanto successo, appare sempre più importante per gli operatori del settore crypto attenersi ai requisiti normativi per evitare di esporsi a severe sanzioni.

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