Bitcoin “tothemoon” per davvero grazie al razzo Peregrine

Christian Boscolo
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Bitcoin arriverà presto sulla Luna o tothemoon come amano gridare gli investitori quando sperano che una criptovaluta si impenni verso l’alto, in direzione del satellite naturale terrestre.

A spingerlo non sarà l’imminente arrivo degli ETF Spot ma la forza propulsiva del razzo Peregrine, il lander privato partito per la missione Cert-1, che porterà il primo velivolo costruito da un’azienda privata sulla superfice lunare.

Peregrine è stato costruito da Astrobotic Technologic, un’azienda privata di robotica spaziale fondata nel 2007, con sede a Pittsburgh, in Pennsylvania. Il lancio è avvenuto oggi dalla piattaforma 41 della Space Force Station di Cape Canaveral, la base del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. L’allunaggio è previsto il 23 febbraio.

 

Cosa ci fa Bitcoin sulla Luna?


A bordo del razzo Peregrine ci saranno 21 carichi speciali inviati dagli stati che partecipano alla missione. Tra questi spicca la moneta dedicata alla Luna caricata con 1 Bitcoin e la copia del Genesis Block o Blocco Genesi, il primo blocco di BTC ad essere estratto.

Il “blocco genesi”, noto anche come Blocco 0, è il primo blocco di una blockchain, in altre parole, è il blocco iniziale da cui parte tutta la catena di blocchi. È importante in qualsiasi sistema di blockchain perché funge da fondamento su cui si costruiscono tutti i blocchi successivi.

Spesso contiene dati o messaggi simbolici. Ad esempio, nel blocco genesi di Bitcoin, Satoshi Nakamoto ha inserito il messaggio: “The Times 03/Jan/2009 Chancellor on brink of second bailout for banks” (“The Times 03/Gen/2009 Il cancelliere sull’orlo di un secondo salvataggio per le banche”). Questo messaggio è stato interpretato come un commento sulla fragilità del sistema bancario tradizionale e il motivo della creazione di una valuta decentralizzata come Bitcoin.

Ci sono, infine, capsule che racchiudono ceneri umane per iniziativa dell’azienda Celestis and Elysium Space. Fanno parte della missione “Enterprise” che vuole portare sulla luna le ceneri dei personaggi che hanno reso grande Star Trek, a partire dal suo creatore: Gene Roddenberry ma accanto alui ci saranno anche Nichelle Nichols, DeForest Kelley e James Doohan.

Un’iniziativa che pare non sia piaciuta agli indiani Navajio, che ritengono un sacrilegio inviare resti umani sul suolo lunare.

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