Ecco 3 motivi per cui l’ETF Spot su Bitcoin arriverà questa settimana

Christian Boscolo
| 4 min read

L’attesa per l’arrivo dell’ETF Spot su Bitcoin è tangibile, eppure ad oggi ci sono almeno due domande importanti che necessitano di una risposta.

La prima è questa: L’ETF Spot su Bitcoin arriverà sicuramente? La seconda è invece più sfiziosa. L’arrivo dell’ETF farà schizzare il prezzo di BTC oppure è meglio investire nelle altcoin che verranno spinte dal prezzo del BTC?

L’arrivo dell’ETF è certo per almeno 3 motivi


Ci sono almeno tre motivi che dimostrano che l’ETF Spot su Bitcoin arriverà molto presto. Tre indizi pesanti che, come amava ripetere una celebre scrittrice, valgono una prova! Vediamoli insieme.

1- Tutte le richieste della SEC sono state accolte dai gestori

Che l’ETF Spot su Bitcoin si farà è cosa ormai certa. La prima certezza ci arriva dai gestori che non solo hanno compilato tutti i form richiesti dalla SEC ma anche effettuato tutte le modifiche richieste, non ultima quella relativa ai modelli “cash create” e “in kind”. Nel modello “cash-create”, gli scambi avvengono in contanti, mentre nel modello “in-kind”, gli intermediari creano nuove azioni ETF usando beni reali come Bitcoin.

la SEC preferisce il modello “cash-create” per gli ETF basati su Bitcoin spot. Questo modello mira a ridurre il numero di intermediari nel processo di riscatto e offerta, rendendo il sistema più controllabile. La preoccupazione della SEC è legata  alla possibilità di riciclaggio di denaro e alla sicurezza dei processi di scambio. Molti candidati agli ETF hanno aggiornato i loro filing con il modello “cash-create”.

Per arrivare a questa soluzione ci sono voluti giorni interi di contatti e discussioni tra le SEC e i candidati, difficile che sia stato solo tempo sprecato.

2- I gestori hanno già iniziato gli spot pubblicitari

Da circa una settimana diversi gestori hanno iniziato a trasmettere i loro spot pubblicitari su BTC. L’ultimo in ordine di tempo arriva da Hashdex, mentre nei giorni scorsi Galaxy e Invesco hanno trasmesso dei video celebrativi per festeggiare il compleanno di BTC. Insomma, una copertura mediatica costosa, segno che le aziende sono ormai sicure che l’ETF Spot su Bitcoin non solo arriverà, ma lo farà molto presto.

3- La SEC raccomanda “calma” agli investitori

L’ultimo indizio riguarda un messaggio che la SEC –  la Security Exchange Commission americana – ha pubblicato un documento informativo che raccomanda agli investitori di resistere alla “FOMO” (Fear of Missing Out- Paura di essere esclusi) nelle loro scelte di investimento.

Il testo sottolinea l’importanza di diversificare, pianificare a lungo termine, ridurre l’indebitamento, sfruttare i vantaggi dell’interesse composto e aderire ai fondi pensione finanziati dal datore di lavoro.  Una vera e propria ammissione di colpevolezza da parte della SEC.

Il mercato ha già “prezzato” l’ETF?


Dando per scontato l’arrivo dell’ETF su BTC ci sono almeno altre due domande che meritano risposta. La prima è stata ampiamente dibattuta e riguarda il mercato. Il prezzo di BTC, salito da 26mila a 45mila dollari ha già prezzato l’arrivo dell’ETF?

Il famoso detto: buy the rumors and sell the news potrebbe rivelarsi ancora una volta prezioso ma ci sono indizi che portano a credere il contrario. I rumors che hanno portato alla caduta di BTC dopo il rapporto di Matrixport, ma anche le fake news circolate settimane prima, ci dicono che il prezzo di BTC è ancora saldamente legato all’arrivo dell’ETF.

Meglio BTC o altcoin?


La buttiamo lì. Ha senso pensare che il mercato crypto salirà compatto all’arrivo dell’ETF? Siamo davvero sicuri che l’approvazione farà salire il prezzo di BTC e, di conseguenza, anche quello delle altcoin?

Un’ipotesi accreditata è che a salire sarà soprattutto il prezzo di BTC, mentre le altcoin potrebbero avere un’ascesa più lenta. Ad oggi, ad esempio, mentre bitcoin staziona intorno ai 43.700-44.00 mila dollari, ovvero i suoi massimi del periodo, mentre il segmento altcoin sta avendo un serio ritracciamento con perdite nell’ordine del 10-20% nell’ultima settimana.

Una situazione inaspettata che potrebbe lasciar presagire a un cambio di rotta. Del resto è probabile che Bitcoin tracci un solco ancora più profondo nei confronti delle altcoin, una linea di demarcazione che potrebbe diventare ancora più netta.

Come abbiamo più volte sottolineato, ad oggi Bitcoin è considerato una commodities, mentre molte altcoin sono ancora considerate dalla SEC come titoli azionari. Uno status scomodo che le rende fragili e incerte, a differenza di BTC che non solo è certificato dalla SEC, ma che farà il suo ingresso sui mercati finanziari tradizionali.

E allora la ributtiamo lì. E se fosse in atto una sorta di riconversione? Ovvero le altcoin stanno ritracciando perché gli investitori spostano la loro attenzione su BTC anche nei loro wallet?

Insomma, gli scenari possibili sono tanti, ne sapremo certamente qualcosa in più tra domani e dopodomani.  Nel frattempo rimanete sintonizzati sulle nostre pagine per gli aggiornamenti di rito.

Leggi anche: