BlackRock modifica il suo ETF Spot BTC per placare i timori della SEC

Gaia Tommasi
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ETF

Martedì scorso i dirigenti di BlackRock hanno tenuto un secondo incontro con l’ente regolatore degli Stati Uniti, la Securities and Exchange Commission (SEC), per discutere sul suo ETF spot su Bitcoin (BTC). Si tratta di un ETF che replica in modo diretto e immediato (spot) il valore di BTC.

Nel primo incontro BlackRock aveva illustrato i potenziali “modelli di riscatto” per la creazione delle quote dell’ETF: “in-kind” e “in-cash”. Entrambi mirano a riallineare il valore delle azioni dell’ETF al valore sottostante di bitcoin ma con alcune differenze fondamentali.

Rimborsi “In-Kind”

Cosa Sono: Immagina di restituir le quote di un ETF e, invece di ricevere denaro, ti vengano dati vari tipi di azioni e obbligazioni che quell’ETF possiede. Questo è un rimborso “in-kind”.

Vantaggi: Questo metodo evita che l’ETF debba vendere le sue azioni per dare denaro, e questo può aiutare a ridurre le tasse per gli investitori.

Svantaggi: Può essere complicato da gestire, soprattutto se l’ETF ha molti tipi diversi di investimenti.

Rimborsi “In-Cash”

Cosa Sono: In questo caso, quando vengono restituite le quote di un ETF, ricevete denaro in cambio. L’ETF vende alcune delle sue azioni o obbligazioni per pagare.

Vantaggi: È un processo più semplice, specialmente se gli investimenti dell’ETF sono difficili da vendere direttamente.

Svantaggi: Vendere azioni per pagare può portare a tasse più alte per gli investitori nell’ETF. Inoltre, ci sono costi associati alla vendita di questi investimenti.

Il modello In-Kind di BlackRock prevedeva un processo di sei fasi, con la partecipazione di due entità distinte di market maker, in modo da regolare l’offerta di azioni unite al valore sottostante di BTC.

Come con altri operatori, tra cui Grayscale e ARK, la SEC si è mostrata in disaccordo su questo modello anche con BlackRock, visto che imponeva al broker/dealer (intermediario finanziario) registrato negli Stati Uniti di interagire direttamente con Bitcoin, aumentando i rischi di bilancio.

Per questo motivo l’ente regolatore preferirebbe il modello in-Cash. Questo modello è considerato più semplice per i broker dealer, ma avrebbe comportato una riduzione dell’efficienza del fondo, oltre che aumentare il numero di procedure per BlackRock.

Il modello rivisto di BlackRock


Il nuovo modello di BlackRock, tuttavia, mantiene i rimborsi in-kind, ma aggiunge una nuova fase di intermediazione. In questa fase l’entità offshore del market maker anticipa il pagamento in contanti del broker dealer con sede negli Stati Uniti prima che le azioni dell’ETF vengano riscattate in Bitcoin.

“In questo modo, BlackRock mantiene i diversi vantaggi offerti dal modello In-kind rispetto ad alcuni modelli in-Cash”.

Tra i vantaggi figurano costi di transazione più contenuti, maggiore resilienza contro la manipolazione di mercato e una minor esposizione ai rischi durante le procedure previste.

Inoltre, secondo BlackRock, questo modello porterebbe a una maggiore semplicità. Questo grazie alla significativa riduzione delle variazioni nei metodi di esecuzione rispetto a quelli in-Cash.

Eric Balchunas, analista di ETF presso Bloomberg, ha osservato che circa due o tre dei richiedenti di ETF Spot su Bitcoin, su una dozzina circa, sembrano conformarsi alle direttive della SEC per quanto riguarda un modello di creazione di liquidità.

Nonostante le trattative in corso, Balchunas continua a sostenere che c’è un 90% di possibilità che un ETF venga approvato entro il 10 gennaio, l’ultima data per decidere sulla richiesta di ARK.

Il nuovo progetto Bitcoin ETF Token


Nel mercato sta aumentato l’entusiasmo per la possibile approvazione dell’ETF Spot su Bitcoin, tanto da spingere la crypto di maggior valore fino a 38.000 dollari.

Sull’onda di questo entusiasmo è nato un nuovo progetto legato all’ETF Spot: Bitcoin ETF token (BTCETF).

Questo progetto sta riscontrando molto interesse per il suo meccanismo di burning legato alle notizie degli ETF Spot, che punta a creare scarsità e spingere al rialzo il suo token nativo $BTCETF.

Il processo prevede di “bruciare” fino al 25% dell’offerta totale del token nativo. Questo meccanismo verrà innescato dal primo evento, ovvero quando il volume di trading di $BTCETF raggiungerà i 100 milioni di dollari e si concluderà con l’ultimo evento, cioè quando il valore di Bitcoin toccherà i 100.000 dollari.

Riducendo la quantità di $BTCETF in circolazione, aumenterà la domanda e, di conseguenza, anche il prezzo del token.

Inoltre è possibile mettere in staking il token nativo e ottenere un rendimento percentuale annuo del 120%.

 

Il progetto si trova ancora in fase di prevendita, dove il token è venduto al prezzo di a 0,006 dollari. Per ulteriori informazioni, è disponibile la nostra guida completa su come acquistarlo.

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