Blast è uno schema ponzi? Il fondatore del nuovo layer 2 risponde alle critiche

Sauro Arceri
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Il magnate e fondatore di Blast Network, Tieshun Roquerre, che nel mondo crypto è noto come Pacman, è salito alla ribalta per affrontare le crescenti speculazioni che circondano la nuova piattaforma Ethereum Layer 2 lanciata lo scorso martedì.

Da allora, l’enorme interesse suscitato da Blast ha spinto il TVL (Total Value Locked) a raggiungere la cifra impressionante di 400 milioni di dollari in soli quattro giorni. Tuttavia, l’eccezionale rendimento proposto, definito “troppo bello per essere vero”, sta innescando dubbi e sospetti all’interno della comunità, con voci che mettono in guardia sull’eventuale natura di schema Ponzi. Roquerre cerca ora di dissipare ogni incertezza.

Riflessi del passato: il fantasma di Ponzi nello spazio crypto


Il nome di Charles Ponzi, l’immigrato italiano legato a una truffa finanziaria nella Boston degli anni ’20, è stato rimesso in circolazione, questa volta nel contesto delle criptovalute.

Ponzi, banchiere della costa orientale degli Stati Uniti, prometteva ai suoi clienti un rendimento del 50% in 90 giorni, senza effettuare alcun reale investimento, ma sostentando gli interessi dei vecchi investitori con i capitali dei nuovi. Questo schema, noto come “Ponzi“, è divenuto sinonimo di frode finanziaria, anche adottato successivamente da truffatori celebri come Bernard Madoff, e sembra ora risorgere grazie alle criptovalute.

La piattaforma di Roquerre ha debuttato il 21 novembre, in una fase iniziale accessibile solo su invito. Al momento del lancio, il team ha dichiarato che Blast promette rendimenti nativi Layer 2 oscillanti tra il 4% e il 5% per ETH e stablecoin, oltre a incentivi per gli invitati noti come “Blast Points“.

Roquerre ha ammesso che tali rendimenti potrebbero apparire “troppo allettanti per essere veri”, ma ha assicurato che sono generati da piattaforme legittime come Lido e MakerDAO.

I guadagni da Lido derivano dalle ricompense per la partecipazione a Ethereum, mentre quelli da MakerDAO provengono dai T-Bills della catena. Roquerre ha ribadito:

“Questi rendimenti non sono insostenibili, ciò che li rende incredibili è che Blast ha reso questo rendimento lo standard per tutti. Questa opportunità di alto rendimento era sempre lì, ma nessuno l’ha colta. In effetti, Blast sta solo democratizzando questo sistema”.

Roquerre affronta le polemiche


Roquerre ha risposto anche alle critiche sui premi a invito della piattaforma, respingendo l’idea che sia solo una mossa di marketing. Ha sottolineato che è una strategia per alimentare la crescita della comunità, riconoscendo il contributo degli utenti all’espansione dell’ecosistema.

Alcuni critici, però, hanno paragonato la struttura delle ricompense di Blast a uno schema Ponzi.

Inoltre, il fondatore ha smentito i suggerimenti che Paradigm possa essere la vera entità dietro il lancio del progetto. Ha precisato che la società di investimenti in criptovalute non ha influenzato la strategia di lancio di Blast, sebbene abbiano fornito alcuni suggerimenti post-lancio, attualmente in fase di valutazione da parte del team di Blast.

Con il crescente interesse e le controversie, la risposta di Roquerre non lascia spazio a interpretazioni ambigue, ma la comunità resta divisa sulla reale sostenibilità e trasparenza di Blast Network e dei suoi affascinanti rendimenti.

 

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