Come sta andando il listing di AltLayer (ALT) su Binance?

Christian Boscolo
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Come avevamo scritto qualche giorno fa, il 19 gennaio è iniziato il Launchpool su Binance del token AltLayer (ALT), un progetto focalizzato nello sviluppo di rollup nativi che vengono creati all’interno della blockchain principale, invece di essere sviluppati come strati aggiuntivi separati.

Dopo i sei giorni dedicati al farming, dove gli utenti di Binance potevano aggiudicarsi il 5% dell’offerta totale, pari a 500 milioni di ALT, bloccando nel pool dedicato FUSD o BNB, oggi è il giorno della quotazione ufficiale (listing) del token.

Il listing è avvenuto questa mattina alle 11.00 ora italiana, vediamo come è andato.

Altlayer cresce di due zeri


Rispetto alla quotazione iniziale, che su Binance era di 0,006 dollari, il token come da copione è schizzato fino a 0,32 dollari, anche se adesso sta ritracciando leggermente. Un risultato ampiamente previsto e comune ai token che vanno in listing dopo il lancio.

Nel momento in cui scriviamo il token ALT segna su Binance un guadagno del 4.900%. Lo trovate anche su CoinMarketCap ma qui il token parte da una quotazione più modesta, pari a o,29 dollari, e registra quindi guadagni più contenuti.

Al momento il movimento di ALT rimane imprevedibili anche se ormai da diverse ore il prezzo staziona attorno ai 0,29-032 dollari, stabilendo di fatto una bella resistenza.

Che cos’è AltLayer e come funziona?


AltLayer si concentra sulla scalabilità per Web3, come avviene con i cosiddetti layer2, delle vere e proprie blockchain che si sovrappongono a quelle principali (i Layer1 come ad esempio Ethereum, ndr) e le “aiutano” nel processo di calcolo.

I Layer2 effettuano così una parte dei calcoli che provengono dagli smart contract, ma il sistema che poi gli approva è sempre quello del Layer1 con i suoi validatori e i suoi nodi. In questo modo la sicurezza è garantita dal Layer1 principale.

Immaginate, ad esempio la società X che delega in outsourcing ad altre aziende Y alcuni lavori perché non riesce a gestirli, ma per evitare che vengano fatti male si occupa poi di controllare tramite dei suoi emissari che tutto sia a posto.

AltLayer funzionerà sia con le blockchain EVM compaitibili sia con quelle che non lo sono come ad esempio Polkadot. Ma la vera novità è che questo avverrà “su richiesta” ovvero solo quando i picchi di richiesta sul Layer 1 sono alti. Questo diminuisce di molto i costi di gestione.

Per ulteriori informazioni sul AltLayer vi rimandiamo al suo sito web ufficiale.

Qui invece trovate il whitepaper del progetto.

 

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