Cosmos contro Polkadot: qual è la migliore blockchain?

Christian Boscolo
| 5 min read

Cosmos Hub (ATOM) e Polkadot (DOT) sono due protocolli di blockchain con visioni e capitali di mercato diversi ma simili negli obiettivi e nelle attività di sviluppo.

Entrambi i protocolli si concentrano sull’interoperabilità tra le chain, anche se con modalità e strutture diverse.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito alla crescita di entrambi ed è difficile stabilire quale dei due emergerà come forza dominante nel mondo crypto per diventare una delle prossime criptovalute che esploderanno.

Che cos’è e come funziona Cosmos?


Cosmos non è solo una blockchain ma un network composto da diverse chain che operano in modo sinergico, garantendo sicurezza, velocità, scalabilità ed economicità per ogni transazione.

Questo permette alle applicazioni di avere la propria blockchain dedicata che comunica con l’intero network Cosmos.

Cosmos è un “Internet delle blockchain“: una rete di chain che ospita una vasta gamma di progetti e piattaforme senza limiti di scalabilità. Ogni applicazione può creare un ambiente su misura, adattato alle proprie esigenze.

La visione di Cosmos si estende oltre l’orizzonte delle blockchain attuali. Il network offre un’infrastruttura solida per l’innovazione, consentendo la creazione di nuovi progetti e la collaborazione tra diverse piattaforme blockchain.

Che cos’è e come funziona Polkadot?


Polkadot (DOT) è una blockchain che riunisce più blockchain in una singola chain. Tutto questo è reso possibile grazie all’utilizzo delle Parachain, che sono il cuore della sua struttura.

La blockchain di Polkadot consente lo sviluppo di diverse blockchain interconnesse all’interno di una rete unificata, basata su una blockchain centrale chiamata “Relay Chain”.

Quest’ultima è responsabile della sicurezza, del consenso e dell’interoperabilità dell’intera rete. In altre parole, la Relay Chain permette il funzionamento simultaneo di numerose sotto-reti chiamate parachain.

Le blockchain presenti nella rete di Polkadot consentono il trasferimento di token e di diversi tipi di dati.

Il confronto in pillole: le principali differenze


Cosmos offre una soluzione completamente gratuita o free to build, mentre Polkadot obbliga ad acquistare le parachain attraverso le aste (auction).

Polkadot è dunque più costoso (i costi variano da 200 a 700 milioni di dollari) ma in cambio mette a disposizione i validatori, che non sono invece compresi nei progetti di Cosmos.

Per questo Polkadot ha creato anche le Parathread, che sono inizialmente gratuite ma gli utilizzatori pagheranno nel tempo una commissione a Polkadot per ogni transazione. Una sorta di pay-to-use, ovvero si paga per quanto la si utilizza.

Polkadot ha però anche previsto delle chain layer 1 con validatori indipendenti proprio come accade su Cosmos.

Per capire meglio, Polkadot e Cosmos offrono il passaggio (o il trasferimento di messaggi, come si dice in gergo) tra le chain in maniera nativa e non solo tramite bridge (ponte) come fanno ad esempio altri protocolli.

In questo modo è possibile trasferire non solo token ma anche avere, ad esempio, degli smart contract che comunicano da una chain all’altra. Il tutto attraverso un protocollo nativo e che quindi può contare sulla sicurezza e sui validatori di entrambe le chain coinvolte.

Polkadot contro Cosmos (pro e contro)


Alla luce di quanto abbiamo appena detto, è facile capire quali siano i vantaggi e i punti di forza di una chain rispetto a un’altra.

Cosmos offre una soluzione gratuita e quindi facilmente accessibile a tutti, di contro questa “apertura” porta ad ospitare anche progetti poco strutturati. Inoltre offre meno casi d’uso per il token nativo ATOM.

Polkadot è meno accessibile perché più costosa ma offre ottimi casi d’uso per DOT attraverso il costo delle Parachain che obbligano a tenere in staking il token. I progetti sono inoltre sempre solidi per poter far fronte ai costi.

Cosmos è più semplice da utilizzare (anche a livello di wallet nativo: Keplr) e può contare su una vasta community che lo supporta. Polkadot è un po’ meno user friendly (Polkadot.js in pratica non lo conosce nessuno) e la community più tiepida.

Anche per questo Polkadot è al momento meno utilizzata di Cosmos ma con lo sviluppo delle Parachain (che è appena iniziato) ha ottimi margini di crescita.

La parola ai dati: Cosmos VS Polkadot


Secondo i dati di Token Terminal pubblicati dal portale Ambcrypto, il numero di sviluppatori attivi sia su Cosmos sia su Polkadot è aumentato costantemente nell’ultimo mese. Questo aumento dell’attività di sviluppo ha implicazioni significative per il futuro dei protocolli.

Mentre l’attività di sviluppo è aumentata, sia Cosmos sia Polkadot hanno faticato a lasciare un segno sul fronte dei social network. I dati di Lunar Crush rivelano un calo del 43% e del 39% rispettivamente negli impegni e nelle menzioni sui social per Polkadot, nell’ultima settimana.

Allo stesso modo, CosmosHub ha registrato un calo del 36% e del 47% negli impegni e nelle menzioni sui social network.

Inoltre, entrambi i protocolli hanno registrato un calo del sentiment nell’ultimo mese. I dati di Santiment indicano un calo significativo, con i commenti negativi che superano quelli positivi sia per Cosmos sia per Polkadot.

La posta in gioco è alta


Nonostante il sentiment negativo, gli staker di entrambi i protocolli sono rimasti ottimisti. I dati di Staking Rewards mostrano una notevole crescita del 65,17% nel numero di staker per CosmosHub nell’ultimo mese.

Anche Polkadot ha registrato una crescita del 4,69% degli staker nello stesso periodo. In termini di stakers, CosmosHub ha superato Polkadot in modo significativo, con 903.465 stakers sulla sua rete rispetto ai 34.501 di Polkadot.

Per quanto riguarda la salute del protocollo, Polkadot ha registrato una crescita sostanziale dell’attività e delle entrate, con un aumento del 36% degli utenti attivi giornalieri. Questa tendenza positiva ha avuto un impatto favorevole sulle entrate generate dalla rete Polkadot.

Allo stesso modo, l’attività sulla rete Cosmos Hub ha registrato una crescita, anche se non si è tradotta in un aumento delle entrate, che sono diminuite del 12,3% nell’ultimo mese.

Al momento in cui scriviamo, DOT viene scambiato a 5,14 dollari, mentre ATOM a 9,28 dollari. Entrambi i token hanno registrato aumenti di prezzo nelle ultime settimane.

Qual è dunque la migliore?


Se avete letto con attenzione avrete capito che entrambe hanno punti di forza e debolezza. Cosmos è per certi versi più avanti come utilizzo ma Polkadot è un progetto solido che acquisirà valore nel tempo.

A noi piacciono entrambe, e si tratta di progetti dedicati all’interoperabilità tra le chain, un argomento ancora poco esplorato ma di sicuro interesse per gli anni a venire.

Come sempre questi non sono consigli di investimento. Ragionate sempre e approfondite i progetti prima di prendere decisioni.

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