Craig Wright mente: non ha mai posseduto 110.000 Bitcoin!

Marcello Bonti
| 2 min read

Craig Wright, l’informatico australiano che sostiene di essere il creatore di Bitcoin con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, è al centro di una battaglia legale che potrebbe avere importanti conseguenze per il futuro delle criptovalute.

La battaglia legale di Craig Wright e i fantomatici 111.000 BTC


Soprannominato “Faketoshi“, Wright sostiene di aver perso l’accesso a 111.000 Bitcoin, per oltre 5 miliardi di dollari, a causa di un hack nel 2020.

Così ha citato in giudizio 16 sviluppatori del software Bitcoin Core, chiedendo loro di restituire i suoi bitcoin o di risarcirlo.

Tuttavia, il Bitcoin Legal Defense Fund, un’organizzazione no-profit sostenuta dal fondatore di Twitter Jack Dorsey, ha deciso di difendere gli sviluppatori e contestare le affermazioni di Wright.

Secondo la fondazione, Wright non ha mai posseduto i 111.000 bitcoin di cui rivendica il possesso. Il suo è solo un tentativo di minare la credibilità di Bitcoin in fatto di innovazione e decentralizzazione.

Il Bitcoin Legal Defense Fund è stato creato nel 2021 da Dorsey, insieme con Elizabeth Stark, CEO di Lightning Labs, e Alex Morcos, co-fondatore di Chaincode Labs. Il loro obiettivo è proteggere gli sviluppatori di Bitcoin e progetti correlati da intimidazioni sul piano legale che potrebbero ostacolarne il lavoro.

Il fondo ha un budget di 10 milioni di dollari per finanziare le spese legali degli sviluppatori presi di mira dalle accuse legali.

Bitcoin Legal Defense Fund


In una lettera aperta di gennaio 2021, gli istitutori del fondo hanno spiegato le ragioni della loro partecipazione nella causa intentata contro Wright nei confronti degli sviluppatori del Bitcoin Core.

La difesa si basa sul fatto che affermazioni false e infondate rappresentano una minaccia per il futuro di Bitcoin e del software libero. Secondo loro, Wright non è mai stato in possesso dei 111.000 Bitcoin come sostiene. Inoltre non è mai stato in grado di dimostrare di essere Satoshi Nakamoto.

Hanno ricordato che Wright è stato accusato di manomissione di prove e falsa testimonianza in altri casi giudiziari legati a Bitcoin. Hanno inoltre affermato che Wright non ha alcun diritto legale sui bitcoin che afferma di aver perso, poiché si tratta di un bene digitale che appartiene solo a chi detiene la relativa chiave privata.

Le risposte del Fondo alle accuse di Wright


Anche Bitcoin Legal Defense Fund ha denunciato l’assurdità della richiesta di Wright. In pratica, l’informatico pretende che gli sviluppatori di Bitcoin Core modifichino il codice sorgente del software per restituirgli i suoi bitcoin.

È stato quindi ribadito che gli sviluppatori non hanno alcun potere sulla rete Bitcoin, che opera su un protocollo decentralizzato e basato sul consenso.

Inoltre, gli sviluppatori non hanno alcun obbligo fiduciario nei confronti degli utenti della rete e sono responsabili solo della qualità del codice che producono.

La causa di Wright contro gli sviluppatori di Bitcoin Core è attualmente pendente presso l’Alta Corte di Londra. Il Bitcoin Legal Defense Fund ha presentato una mozione di archiviazione il 18 agosto 2021, chiedendo alla corte di respingere la denuncia di Wright come abusiva e vessatoria.

Il fondo spera quindi di porre fine a quello che vede come un attacco a Bitcoin e ai suoi fondamenti.

___

Leggi anche:

 

Segui Cryptonews Italia sui canali social