Ecco come Tesla potrebbe svegliare i tori addormentati di Bitcoin

Baldassare Poma
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Nelle ultime settimane il prezzo di Bitcoin è rimasto bloccato in una lotta che lo sta facendo oscillando sopra e sotto la soglia dei 26.000 dollari.

Tuttavia, un barlume di speranza è emerso quando sono state rilasciate delle indiscrezioni secondo cui BTC aveva raggiunto un traguardo significativo, che potrebbe aprire la strada alla criptovaluta per riconquistare il suo status di opzione di pagamento da Tesla, portando una nuova ondata di ottimismo alla comunità cripto.

La narrativa sull’energia usata da Bitcoin si sta ribaltando! Una nuova nota pubblicata questa mattina sul terminale Bloomberg esamina il rapido aumento delle fonti energetiche sostenibili impiegate nel mining di BTC.

La svolta decisiva?

Per prima cosa, riavvolgiamo un po’ il quadro.

Nel febbraio 2021, Tesla aveva rivelato di aver fatto un investimento di 1,5 miliardi di dollari in Bitcoin: “per diversificare ulteriormente e massimizzare i rendimenti” delle sue riserve di liquidità. Inoltre, il più grande produttore di auto elettriche al mondo ha annunciato il suo piano per iniziare ad accettare BTC come metodo di pagamento, diventando così il primo grande produttore di automobili a farlo.

Tuttavia, l’hype fu di breve durata. Solo pochi mesi dopo, la Tesla di Elon Musk ha fatto un’inversione di marcia e ha dichiarato che avrebbe sospeso gli acquisti di veicoli utilizzando BTC, citando le preoccupazioni per il crescente utilizzo di energia elettrica derivata da combustibili fossili impiegati per l’estrazione e il commercio di Bitcoin.

“Tesla ha sospeso gli acquisti di veicoli utilizzando Bitcoin. Siamo preoccupati per il rapido aumento dell’uso di combustibili fossili per l’estrazione e le transazioni di Bitcoin, in particolare il carbone, che ha le peggiori emissioni di qualsiasi altro combustibile.

In particolare, Musk aveva poi affermato che Tesla riprenderà ad accettare pagamenti in Bitcoin non appena il consumo di energia pulita da parte dei minatori di BTC supererà il 50%. Sorprendentemente, questa condizione è stata ora soddisfatta, segnando potenzialmente un momento cruciale.

L’utilizzo di energia pulita di Bitcoin è ora superiore al 50%

Giovedì 14 settembre, l’analista di Bloomberg Jamie Coutts ha rivelato in un thread X (Twitter) che la percentuale di energia di mining di Bitcoin derivante da fonti rinnovabili aveva superato il 50% a causa del “calo delle emissioni e di un hash rate in drammatico aumento”.

La mossa arriva dopo che i minatori di Bitcoin hanno iniziato a fuggire dalla Cina in seguito al divieto nazionale di mining imposto nel 2021. Inoltre, altri Paesi hanno fatto incursione nel mining di criptovalute per “monetizzare l’energia inutilizzata e in eccesso”, ha aggiunto l’analista.

Cosa significa questo per il prezzo di BTC?

Ebbene, è ancora troppo presto per trarre delle conclusioni. Tuttavia, se Elon Musk ripristinasse i pagamenti in BTC grazie al crescente utilizzo di energia pulita, ciò potrebbe comportare una nuova ondata di pressione rialzista sul principale asset crittografico, in particolare tra gli investitori istituzionali.

Ma a prescindere da Musk e Tesla, l’utilizzo di energia pulita oltre il 50% per il mining di Bitcoin rappresenta comunque una pietra miliare significativa per l’asset digitale, in quanto potrebbe attirare l’attenzione di altri investitori e aziende rispettosi dell’ambiente.