Gary Gensler accusato dal Congresso di essere la Tonya Harding dei regolamenti finanziari!

Christian Boscolo
| 2 min read

In un’audizione del Congresso USA tenutasi nella giornata di ieri, 27 settembre, il presidente della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, Gary Gensler, ha affrontato una raffica di domande e critiche circa la sua gestione del mercato delle criptovalute.

Le analogie colorite e i rimproveri taglienti da parte del Congresso durante l’audizione sono state tante e vale la pena ascoltarle, a patto di conoscere la lingua inglese, in questo video che vi proponiamo in versione integrale (quasi 4 ore).

La “Tonya Harding dei regolamenti”


Il politico statunitense Andy Barr è stato forse quello più divertente e creativo, anche perché ha soprannominato Gensler la Tonya Harding dei regolamenti finanziari.

Una citazione esilarante visto che paragona Gensler alla pattinatrice sul ghiaccio che aveva “eliminato” la sua rivale olimpica, peraltro anche lei americana, tramite un’aggressione da parte del suo ex marito. Se non lo avete visto c’è anche un film che racconta la vicenda: Tonya, interpretato dall’attrice Margot Robbie.

Barr ha inoltre accusato Gensler di appesantire i mercati con un’eccessiva burocrazia normativa.

Un altro membro della Camera, il deputato Warren Davidson, non ha usato mezzi termini, esprimendo la speranza che l’amministrazione Biden licenzi Gensler dalla sua posizione.

Il deputato ha accusato Gensler di promuovere un’agenda politica e sociale “da woke” e di abusare del suo ruolo di presidente della SEC.

La parola woke, utilizzata in passato per identificare chi è al fianco delle minoranze, quindi con una connotazione positiva, oggi identifica un atteggiamento di dogmatismo intollerante e censorio, applicato nei confronti delle parole e delle idee che vanno contro le  moderne sensibilità sulle questioni delle minoranze e dei diritti civili.

La situazione di Bitcoin


Durante l’audizione, Gensler è stato anche interrogato sullo status normativo di Bitcoin.

In risposta alla domanda formulata dal presidente della Commissione per i servizi finanziari della Camera degli Stati Uniti, Patrick McHenry, Gensler ha dichiarato che Bitcoin non soddisfa i criteri stabiliti dal test di Howey, e per questo motivo non è considerato un titolo azionario.

Tuttavia, quando McHenry ha suggerito che Bitcoin potrebbe essere una commodity, Gensler ha rifiutato di fornire una risposta definitiva, affermando che la determinazione della natura di una commodity non è una questione che riguarda la SEC.

Anche i Pokemon sono titoli azionari?


L’interrogatorio è proseguito con una svolta inaspettata quando il rappresentante degli Stati Uniti Ritchie Torres ha chiesto a Gensler come avrebbe classificato le carte dei Pokemon.

Torres ha cercato di capire se l’acquisto di queste carte potesse soddisfare i criteri del test di Howey, come ad esempio l’aspettativa di un profitto, e quindi costituisse una transazione di titoli azionari.

La risposta di Gensler è stata cauta, affermando che tutto dipende dal contesto. Ha però sottolineato che il nocciolo della questione del Test di Howey è se chi investe prevede profitti basati sugli sforzi di altri.

Il logo “Stand With Crypto” sullo sfondo


Durante l’udienza, gli osservatori più attenti hanno notato sullo sfondo il logo “Stand With Crypto” di Coinbase, che fa riferimento a un’iniziativa guidata dall’exchange a favore di una legislazione sulle criptovalute negli Stati Uniti. La campagna mira a promuovere l’innovazione in ambito crypto e la riforma delle politiche sulle criptovalute.

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