Gli Ordinals di Bitcoin aumentano i ricavi dei miner ma l’halving può diventare un ostacolo

Gaia Rossi
| 2 min read

Bitcoin

Gli ordinals, ovvero asset digitali simili agli NFT sulla blockchain di Bitcoin, hanno avuto un grosso impatto sulle entrate dei miner grazie all’aumento delle fee di transazione.
Tuttavia, nonostante l’impennata delle fee, il reddito dei miner rimane modesto, a causa dell’hashprice e dell’imminente halving.

Infatti il prossimo evento di halving potrebbe gettare ulteriori sfide ai miner, a meno che il prezzo di Bitcoin non registri un aumento significativo del valore.

Nel report “Week On-Chain” rilasciato il 26 settembre, il fornitore di dati Glassnode ha osservato che da quando il protocollo ordinals è stato rilasciato nel febbraio 2023 le iscrizioni hanno riempito la mempool, luogo in cui vengono conservate tutte le transizioni non ancora confermate dai miner.

Inoltre la società di analisi ha osservato che queste transazioni hanno riempito lo spazio rimanente dopo i trasferimenti più elevati, aumentando il numero di transazioni in sospeso.

Glassnode

Nuove iscrizioni di Ordinal. Fonte: Glassnode

Nonostante le nuove iscrizioni abbiano contribuito ad aumentare le fee di transazione, la redditività dei miner rimane al limite.

Al momento l’hashprice dei miner, che misura il rapporto giornaliero tra il valore di BTC e l’hashrate, è fermo a minimi storici, misurato a soli 0,059 dollari per terahash al secondo al giorno.

Si tratta di un calo drastico del 50% rispetto ai picchi registrati durante l’impennata degli Ordinals di maggio e dell’85% durante il mercato rialzista.

Al momento i miner guadagnano solo 2,26 BTC per ogni Exahash attivo sulla chain.

L’having previsto per aprile o maggio dell’anno prossimo porterà a una riduzione delle ricompense dei blocchi a 3,125 BTC, mettendo ulteriormente alla prova i miner.

L’industria del mining si trova quindi di fronte a delle grosse sfide, con la necessità di un rialzo significativo dei prezzi di Bitcoin per evitare un ulteriore stress finanziario.

Glassnode ha affermato nel suo recente rapporto:

“L’infinita discesa logaritmica dell’hashprice mostra quanto sia spietata l’industria del mining”.
“Con la concorrenza tra i miner e l’evento di halving che incombe, è probabile che i miner siano sull’orlo di uno stress da reddito, con la loro redditività che sarà messa alla prova a meno che i prezzi di BTC non aumentino nel breve termine”.

Nel frattempo il valore di Bitcoin è tornato in ribasso ed è scivolato al livello di 26.220 dollari.

Un nuovo progetto cattura l’interesse degli investitori Bitcoin


Mentre i miner attendono un aumento di prezzo di Bitcoin, gli investitori stanno puntando su un nuovo progetto derivato da BTC che sta vivendo la sua fase di prevendita.

Si tratta di  Bitcoin BSC (BTCBSC) ed è una crypto basata sulla blockchain di Binance Smart Chain. La prevendita del token ha già raccolto con successo oltre 5,4 milioni di dollari in poche settimane.

La particolarità di questo progetto è che, a differenza di Bitcoin, è possibile mettere in staking il token e generare reddito passivo.

In altri aspetti, invece, richiama la filosofia della crypto di Satoshi Nakamoto, con un hard cap fissato in 21 milioni di token e una natura deflazionistica che influisce sui prezzi.

Il prezzo di vendita di Bitcoin BSC è fissato a soli 0,99 dollari, un valore che Bitcoin ha toccato per l’ultima volta nel 2011.

La prevendita mette a disposizione 6,125 milioni di BTCBSC, mentre il resto verrà mantenuto per lo staking. Questa tokenomics promette di rendere Bitcoin BSC più decentralizzato rispetto a Bitcoin e a molte altre crypto.

Per partecipare è possibile visitare il sito ufficiale di Bitcoin BSC e collegare il proprio wallet crypto. Per ulteriori informazioni è possibile consultare la nostra guida passo passo.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.