I prossimi bersagli della SEC sono le Stablecoin e la DeFi

Sauro Arceri
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L’ente regolatore statunitense Securities and Exchange Commission (SEC), potrebbe presto mettere nel mirino le stablecoin e la finanza decentralizzata (DeFi); questo è quanto emerge da una ricerca condotta da Berenberg, pubblicata martedì.

La nota banca d’investimento statunitense sostiene infatti che la SEC potrebbe concentrarsi sulla regolamentazione delle stablecoin, comprese le due più grandi per capitalizzazione di mercato: Tether (USDT) e USD Coin (USDC), così come sui protocolli della DeFi.

All’inizio del mese, la SEC ha citato in giudizio la piattaforma di scambio di criptovalute Binance, il suo fondatore Changpeng “CZ” Zhao e la controllata statunitense Binance.US, accusandoli di violazione delle leggi federali sui titoli. Il giorno successivo ha intentato una causa simile contro l’exchange concorrente Coinbase (COIN).

Il giro di vite della SEC continuerà ancora?


Secondo gli analisti guidati da Mark Palmer, se la SEC intende limitare il potenziale dei protocolli DeFi non regolamentati come alternative valide per prestiti e scambi regolamentati, potrebbe puntare alle stablecoin, che costituiscono la linfa vitale della finanza decentralizzata.

Infatti, nel rapporto si afferma che prendere di mira le monete stabili potrebbe indebolire l’intero ecosistema della DeFi.

Berenberg sottolinea che se le autorità di regolamentazione statunitensi prendessero di mira USDC, ciò potrebbe avere un impatto significativo sulle entrate di Coinbase. Nel primo trimestre del 2023, la piattaforma di scambio ha generato 199 milioni di dollari di entrate nette, pari al 27% del totale, grazie agli interessi attivi derivanti dalle riserve di USDC.

Bitcoin sarà il principale beneficiario


Secondo il rapporto, il principale beneficiario di queste restrizioni regolamentari, con tutta probabilità, sarà Bitcoin (BTC); la principale criptovaluta, infatti, è stata l’unica che la SEC ha classificato come una merce anziché titolo non registrato.

Berenberg aggiunge che le azioni di MicroStrategy (MSTR) sono ben posizionate per sovraperformare, poiché la società si concentra sull’acquisizione e la detenzione di Bitcoin. Il giro di vite normativo, infatti, potrebbe cambiare drasticamente il panorama dell’industria crittografica statunitense, rendendolo maggiormente incentrato su Bitcoin rispetto agli anni passati.

 

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