Il coinvolgimento di Meta nel settore crypto è sotto la lente della politica

Gaia Tommasi
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Meta

La politica americana Maxine Waters ha espresso una serie preoccupazioni riguardo al coinvolgimento del gigante tecnologico Meta nel settore degli asset digitali.

In una lettera indirizzata al CEO di Meta, Mark Zuckerberg, e al COO, Javier Olivan, la democratica californiana, nota per essere critica riguardo alle iniziative di Meta in questo settore, in particolare per il progetto della stablecoin Libra, ha sollevato il problema del deposito da parte dell’azienda di cinque richieste di registrazione di marchi relativi agli asset digitali e alla tecnologia blockchain. Nella lettera si legge:

“Scrivo per esprimere le mie preoccupazioni riguardo allo stato di deposito di Meta Platforms, Inc. (f/k/a Facebook, Inc.) di cinque richieste di registrazione di marchio relative a vari servizi di asset digitali e alla tecnologia blockchain”.

Le richieste depositate da Meta, presso l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO), suggeriscono che l’azienda sta cercando di espandersi nel segmento degli asset digitali. Nella lettera si legge:

“Con il deposito iniziale del 18 marzo 2022, le domande presentate da Meta al 22 gennaio sembrano rappresentare la continua intenzione di espandere il coinvolgimento dell’azienda nell’ecosistema degli asset digitali”.

Le cinque domande presentate da Meta


Le richieste per i marchi comprendono diversi servizi, come il trading, i pagamenti, la verifica dei pagamenti basati su blockchain, gli exchange crypto. Questi servizi comprendono anche lo sviluppo di hardware, nonché servizi software correlati alla tecnologia blockchain e a diversi asset digitali.

Inoltre le domande riguardano anche servizi di pubblicità tramite media elettronici e virtuali, blockchain come servizio di consulenza aziendale nella tecnologia blockchain e software scaricabile per la gestione delle transazioni in valuta digitale. Waters ha scritto:

“Nonostante queste richieste di marchio, che indicano l’esistenza di prodotti e servizi specifici legati al lavoro di Meta sugli asset digitali”. “Il personale di Meta ha affermato il 12 ottobre 2023, nelle comunicazioni con il personale del Comitato democratico per i servizi finanziari (Comitato), che non c’è alcun lavoro in corso sugli asset digitali presso Meta”.

Waters chiede dettagli sulle domande di marchio


Secondo le normative dell’USPTO, ciascuna di queste richieste deve essere accompagnata da una dichiarazione d’uso o da una richiesta di estensione entro sei mesi dalla data di emissione della Notice of Allowance, come sottolineato nella lettera di Waters. La rappresentante ha richiesto dettagli sulla documentazione rilevante presentata da Meta, inclusa la descrizione di eventuali restrizioni, limitazioni o cancellazioni relative ai beni e ai servizi indicati nelle richieste.

In qualità di membro di rango della Commissione per i servizi finanziari della Camera, Waters ha esposto il punto di vista della Commissione, affermando:

“Le domande di registrazione del marchio sopra descritte sembrano indicare che Meta non ha cessato la sua attività nel settore degli asset digitali dopo la chiusura di Diem“.

Inoltre, Waters ha sollevato una serie di domande alla luce delle preoccupazioni in corso del Comitato. Innanzitutto, ha chiesto se Meta abbia l’intenzione di perseguire progetti relativi al web3, agli asset digitali o ai wallet digitali, e se intenda presentare dichiarazioni d’uso o richieste di estensione per le richieste di registrazione dei marchi.

Meta punta al metaverso e AI


Meta non è nuova nel settore degli asset digitali. Nel 2019 aveva lanciato il progetto Libra, una stablecoin “peggata” al valore del dollaro USA, per i pagamenti online e del metaverso. Fin da subito ha suscitato preoccupazioni da parte dei regolatori finanziari a livello globale, che temevano il suo utilizzo per attività illecite come il riciclaggio di denaro. Nel 2020, Meta ha rinominato il progetto in Diem e apportato delle modifiche, tra cui il passaggio da una stablecoin a riserva multivaluta a una stablecoin a riserva fiat, ma in seguito nel 2021 ha abbandonato il progetto.

L’abbandono del progetto Diem è stato una battuta d’arresto per Meta, ma l’azienda non si è arresa. Meta ha continuato a investire in nuove tecnologie, tra cui l‘intelligenza artificiale e il metaverso.

Meta sta investendo in una serie di progetti sull’intelligenza artificiale (AI), per migliorare i suoi prodotti e servizi, tra cui la pubblicità, la sicurezza e la moderazione dei contenuti, oltre che per creare un metaverso più realistico. Zuckerberg punta molto sulle nuove potenzialità del visore Quest 3, il più potente finora e con maggiore vestibilità.

Il dispositivo consente agli utenti di vedere gli oggetti dell’ambiente intorno, mentre indossano il visore.

In collaborazione con Ray-Ban, Meta ha lanciato la seconda generazione di smartglasses che integrano l’intelligenza artificiale di Meta coi quali è possibile dialogare grazie agli altoparlanti presenti ai lati della montatura. Gli occhiali consentono agli utenti di visualizzare informazioni e contenuti AR nel mondo reale. Ad esempio, gli utenti possono utilizzare gli occhiali per visualizzare indicazioni stradali, traduzioni o informazioni su prodotti e servizi. Zuckerberg ritiene che questi due prodotti abbiano il potenziale per rendere il metaverso più accessibile e coinvolgente.  accessibile.

 

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