Il Ministro delle Finanze russo apre alla possibilità di accettare pagamenti internazionali in criptovalute

Tim Alper
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Fonte: 999xy/Adobe

Il Ministro delle Finanze Russo ha confermato che il proprio dipartimento intende dare il via all’uso delle criptovalute come mezzo per i pagamenti per il commercio internazionale. Ha specificato che i Paesi che “vogliono fare affari” con Mosca potranno pagare in criptovalute se queste risultano per loro “vantaggiose”. I commenti, riportati dalla testata locale Tass, sono quelli del ministro Anton Siluanov che ha parlato in televisione, sul canale nazionale Rossiya-24, nel discorso di fine d’anno.

Siluanov ha dichiarato che il ministero non intende “escludere la possibilità di” autorizzare “contratti in criptovalute con partner commerciali di altri Paesi”. Ma, ha spiegato, il “processo” dovrebbe “essere convieniente per tutte le parti coinvolte”.

Ha dichiarato:

“Non vogliamo fissare contratti in dollari o euro. Ma usare le crypto, almeno con quei Paesi che sono pronti ad avere relazioni commerciali con noi, come un possibile strumento contrattuale… Perché no?”

Siluanov ha poi aggiunto:

“Se useremo le criptovalute come [strumento] per i nostri pagamenti transfrontalieri, dovremo fare in modo di renderli convenienti per chi partecipa alle attività economiche con l’estero.”

La Banca Centrale Russa potrebbe rappresentare un ostacolo per i piani del Ministro delle Finanze?

La Banca Centrale, che da tempo si oppone all’uso delle crypto in Russia, sarebbe orientata verso un assoluto divieto. Pare invece che la banca non si opporrà alle imprese che vorranno effettuare i propri scambi in criptovalute. Infatti, la banca ha già annunciato di essere al lavoro per realizzare un banco di prova regolamentato per le imprese locali che vogliono vendere i propri prodotti in cambio di crypto.

La Banca potrebbe prepararsi per seguire il progetto del ministero, ma solo a condizione che le imprese convertano immediatamente tutte le criptovalute ricevute in valuta corrente. La Banca Centrale ha spesso ribadito di non volere asset crypto “all’interno dell’economia Russa”. Il parlamento ha già proposto alcune possibili soluzioni, compreso un exchange crypto statale.

Siluanov ha aggiunto che il ministero “considera necessario lo sviluppo graduale del mercato delle criptovalute in Russia fino a renderlo legale”. Ma ha aggiunto che il dipartimento “non ha ancora trovato un accordo con la Banca Centrale sulla questione”.

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