Il rublo digitale è realtà. Putin ha firmato la legge

Marcello Bonti
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Il Presidente russo Vladimir Putin ha ufficialmente firmato una legge che dà vita alla versione digitale della valuta nazionale, il rublo. Al riguardo è stato diramato un documento ufficiale nel quale si spiega che la legge conferisce piena autorità alla Banca di Russia di agire come operatore della piattaforma per il rublo digitale.

Secondo la legge appena firmata, la Banca centrale russa sarà responsabile della gestione dei conti in rublo digitale. Sarà inoltre l’operatore principale dell’infrastruttura del rublo digitale e avrà la responsabilità di tutti gli asset conservati.

Il rublo digitale fungerà da nuova forma di pagamento, insieme al contante. La norma prevede che i test della Banca di Russia sulla CBDC inizieranno dall’1 agosto.

Al via le sperimentazioni sulla CBDC russa


La governatrice della Banca di Russia Elvira Nabiullina ha spiegato che i cittadini non avranno l’obbligo di usare il rublo digitale, ma potranno scegliere liberamente.

La Nabiullina ha condiviso la speranza che il rublo digitale risulti più conveniente ed economico per privati e imprese, offrendo una nuova opportunità.

“Nessuno obbligherà nessuno ad adottare il rublo digitale […] ma speriamo davvero che sia più comodo ed economico sia per le persone che per le imprese, e che inizino a usarlo. È una nuova opportunità”.

Le sanzioni occidentali accelerano l’adozione russa della CBDC

L’argomento di una valuta digitale in Russia è sul tavolo da diversi anni. A dare la spinta effettiva alla realizzazione del progetto è stata l’imposizione di sanzioni da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati dopo l’avvio dell’operazione speciale in Ucraina.

Il lancio del rublo digitale è diventato quindi cruciale, e ha accelerato l’approvazione del disegno di legge da parte delle due camere del parlamento russo, la Duma di Stato e il Consiglio della Federazione.

La Banca di Russia lavora da tempo allo sviluppo del rublo digitale

Nel 2020 la banca centrale aveva pubblicato un report dettagliato sul tema, che comprendeva l’opinione delle banche russe e di altri operatori del mercato finanziario. A febbraio 2022 sono stati condotti dei test pilota in diverse banche del Paese.

Poi, lo scoppio della guerra in Ucraina ha evidenziato la necessità di adottare il rublo digitale come mezzo per mitigare l’impatto delle sanzioni occidentali.

Una tendenza diffusa in tante nazioni


Oltre alla Russia, altri 21 paesi hanno lanciato programmi pilota per la CBDC, come rilevato dal tracker CBDC del Consiglio Atlantico. Il tracker mostra che 130 Paesi, che rappresentano il 98% del PIL mondiale, stanno attualmente esplorando la possibilità di creare una CBDC, mentre 19 Paesi del G20 sono in fase avanzata di sviluppo del CBDC.

In totale, 11 Paesi hanno lanciato una CBDC, tra cui Cina, Bahamas, Nigeria, Anguilla, Giamaica e sette Paesi dei Caraibi.

Vale la pena notare che gli Stati Uniti sono tra i pochi Paesi che non hanno piani confermati per il lancio di una valuta digitale, ma ne valuta l’adozione di tipo wholesale cioè per le transazioni interbancarie.

Quest’ultimo tipo di CBDC è raddoppiato nel mondo dopo l’invasione russa in Ucraina, come conseguenza delle sanzioni del G7. Oggi esistono dodici progetti di CBDC wholesale per le transazioni transfrontaliere.

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