Kronos Research avvia le trattative con l’hacker dopo il furto da $25 milioni

Gaia Tommasi
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Kronos Research, società di trading e investimenti crypto con sede a Taipei, ha avviato le trattative con l’hacker responsabile del recente furto di 25 milioni di dollari.

La società ha scritto un messaggio pubblico rivolgendosi all’ignoto hacker e chiedendo la restituzione del 90% dei fondi e chiudere la questione senza l’intervento delle forze dell’ordine.

In precedenza Kronos Research aveva segnalato una violazione non autorizzata delle sue chiavi API che ha permesso all’hacker di accedere ai fondi dell’azienda.

Gli esperti onchain, ZachXBT e Lookonchain, hanno confermato che l’hacker si è impossessato di circa 25 milioni di dollari, principalmente in stablecoin.

L’azienda ha scritto sulla piattaforma X:

“Al momento possiamo confermare che le perdite ammontano a circa 26 milioni di dollari in crypto e, nonostante si tratti di un importo significativo, Kronos mantiene la sua situazione finanziaria sotto controllo. Tutte le perdite saranno coperte internamente e nessun partner sarà coinvolto”.

Questa non è la prima volta che si verifica una negoziazione pubblica tra hacker e le vittime, ormai è diventata una tendenza sempre più comune.

Ad esempio l’hacker coinvolto nell’exploit di KyberSwap ha persino firmato una delle transazioni utilizzate per sottrarre i fondi all’exchange decentralizzato, esprimendo chiaramente di voler iniziare le trattative.

KyberSwap ha risposto offrendo una ricompensa del 10% come incentivo per la restituzione dei fondi rubati.

In modo simile, la piattaforma Curve Finance aveva proposto un rimborso del 10% agli hacker in cambio della restituzione delle crypto sottratte. Queste delicate trattative sono state gestite attraverso le firme delle transazioni.

Secondo DeFiLlama, i protocolli di finanza decentralizzata (DeFi) hanno subito furti per oltre 1,2 miliardi di dollari solo quest’anno.

Gli hack continuano a mietere vittime


Gli attacchi hacker e le truffe stanno diventando un grosso problema per il settore crypto.

Secondo un rapporto della piattaforma di sicurezza blockchain Immunefi, nel terzo trimestre del 2023 si sono verificati ben 76 attacchi hacker a progetti e aziende di crypto e Web3. Si tratta di un aumento notevole rispetto ai 30 attacchi hacker registrati nello stesso periodo del 2022.

Il mese di settembre è stato caratterizzato da un preoccupante aumento di attacchi. In totale, sono stati persi ben 332 milioni di dollari a causa di exploit, hack e truffe.

All’inizio del mese, anche la piattaforma di DeFi Raft ha subito un hack che ha causato la perdita di circa 3,3 milioni di dollari in Ethereum.

Questo episodio si è verificato nello stesso giorno di un altro significativo exploit, con un hacker che ha sottratto circa 114 milioni di dollari in asset digitali dall’exchange centralizzato Poloniex.

Più recentemente, la società di sicurezza SlowMist ha lanciato l’allarme riguardo ad una nuova ondata di furti crypto orchestrata da persone che si spacciano per giornalisti.

Il primo caso di questo tipo di truffa è stato segnalato il 14 ottobre, quando un utente di Twitter di nome Masiwei ha avvisato la community di un attacco mirato alla piattaforma friend.tech per appropriarsi degli account.

 

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