Hack da 9 milioni di dollari a danno di dYdX e YFI: ecco com’è andata

Marcello Bonti
| 4 min read

L’exchange decentralizzato dYdX ha dovuto ricorrere alle proprie riserve in garanzia per coprire perdite che ammontano a circa 9 milioni di dollari subite per colpa di un “attacco mirato” contro la piattaforma.

Lo ha comunicato sabato lo stesso team con un post su X (ex Twitter). Il team di dYdX ha spiegato che le riserve del fondo v3 sono state usate per “colmare il gap della liquidità di YFI nei processi già avviati”.

“Il fondo di garanzia v3 non si è esaurito e conta su 13,5 milioni di dollari di fondi residui. Non sono stati colpiti conti di utenti e il nostro team è al lavoro per indagare sull’accaduto”, si legge inoltre.

Anche il fondatore di dYdX Antonio Juliano ha confermato su X l’attacco subito dalla piattaforma, dove ha confermato che sia “alquanto ovvio che si tratti di un attacco mirato contro dYdX”.

Il token Yearn.Finance (YFI) ha subito un calo del 43% il 17 novembre. Nelle settimane precedenti aveva registrato una forte impennata di oltre il 170%.

Come hanno fatto gli hacker di dYdX a sferrare l’attacco?


Il presunto exploit ha preso di mira in maniera specifica le posizioni long dei token YFI sull’exchange, provocandone la liquidazione per un valore di quasi 38 milioni di dollari.

Juliano sospetta che le perdite del trading subite da dYdX, insieme al forte deprezzamento di YFI, siano il risultato di una manipolazione del mercato.

Ha inoltre annunciato quali contromisure intende prendere il DEX dopo l’attacco. In primo luogo è stata pianificata una revisione completa dei parametri di rischio. A questa, se necessario, potrebbero seguire le opportune modifiche al software v3 e quindi alla stessa blockchain di dYdX.

Per prevenire simili attacchi in futuro, dYdX ha aumentato i requisiti per il trading a margine nei mercati “meno liquidi”, tra cui EOS, RUNE, AAVE e altri.

Questo attacco è costato caro alla compagnia. Il valore della capitalizzazione del token YFI è sceso di oltre 300 milioni di dollari dopo l’attacco. Qualcuno all’interno della community ha sollevato sospetti sulla possibilità che si sia trattato del colpo di un insider di YFI.

Secondo alcuni utenti, il 50% dell’intera supply del token YFI si trova in dieci portafogli a loro volta controllati dagli stessi sviluppatori.

I dati di Etherscan non confermano la tesi e indicano che alcuni di questi wallet servono allo swap di crypto e non sono dei veri e propri indirizzi controllati dagli sviluppatori.

Crescono hack e truffe sul mercato crypto


L’hack di dYdX è l’ennesimo attacco che il mercato crypto ha subito quest’anno. Nel 2023, infatti il numero di exploit e truffe è aumentato in maniera importante.

Secondo un report della piattaforma di sicurezza su blockchain Immunefi, nel terzo trimestre del 2023 si sono verificati 76 attacchi a progetti e aziende crypto e Web3. Un aumento significativo rispetto ai 30 attacchi riportati nello stesso periodo del 2022.

In totale, circa 332 milioni di dollari sono stati persi a causa di vari exploit, hack e truffe solo nel mese di settembre che ha registrato un nuovo record nero per il settore.

All’inizio del mese, anche la piattaforma di DeFi Raft ha subito un hack che ha causato la perdita di circa 3,3 milioni di dollari in Ethereum. Nello stesso giorno un attacco ha prosciugato circa 114 milioni di dollari in asset digitali dall’exchange centralizzato Poloniex.

Si possono prevedere gli attacchi alle piattaforme crypto


Probabilmente no, non è possibile prevedere quale piattaforma potrebbe subire un attacco mirato o un exploit.

La prudenza non è mai troppa, ma è possibile usare strumenti utili per intercettare progetti che possono generare alti rendimenti, come quello in prevendita di cui parliamo adesso, yPredict.

Il mercato delle criptovalute è pieno di token, più di quanto gli investitori potrebbero analizzare per valutarne l’acquisto. Come fare per capire se il progetto è valido quando è ancora in fase di sviluppo, quindi potrebbe offrire il maggiore margine di rendimento una volta quotato?

In questo caso, l’intelligenza artificiale e gli algoritmi predittivi specifici per il Web3 di yPredict possono essere di grande aiuto.

La startup yPredict combina metodi statistici comprovati con algoritmi di apprendimento automatico all’avanguardia per sviluppare un motore di previsione dei prezzi che tiene conto di variazioni di elevata volatilità.

Lo strumento di previsione dei prezzi yPredict include varie funzionalità e strumenti aggiuntivi per i trader crypto. La piattaforma è completa e include di tutto, dagli indicatori tecnici agli strumenti per lo sviluppo di strategie di gestione del rischio.

Oltre all’analisi predittiva, la piattaforma crea un’ampia gamma di prodotti tra cui servizi di segnali di trading, risorse formative, chat room e altro ancora.

Partecipare alla prevendita ora per massimizzare i benefici


Attualmente la prevendita di YPRED si avvia alla fase conclusiva e si prepara alla successiva quotazione su exchange, quando si ritiene che il prezzo potrebbe ricevere un impulso verso l’alto consistente.

Il progetto fonde tecniche di apprendimento automatico all’avanguardia con solidi modelli statistici, per offrire un sistema di previsione accurato, reattivo e adattivo, adattato alle esigenze uniche del trading di criptovalute 24/7.

yPredict è ancora in fase di prevendita e ha già raccolto ben 4,8 milioni di dollari, mentre si sta avvicinando alla sua fase finale.

Se siete interessati ad investire nel progetto yPredict e ottenere ulteriori informazioni in merito, non esitate a visitare il sito web ufficiale, cliccando sul link sottostante, e unirvi alla community su Twitter e Telegram.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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