La commissione statunitense per la supervisione e la responsabilità critica Gary Gensler per la mancanza di cooperazione

Sauro Arceri
| 2 min read

La tensione tra le autorità di supervisione e l’ente di regolamentazione statunitense delle securities, la Securities and Exchange Commission (SEC), è salita alle stelle.

La Commissione per la Supervisione e la Responsabilità degli Stati Uniti ha inviato una lettera di avvertimento a Gary Gensler, il presidente della SEC, richiedendo la sua completa collaborazione in un’indagine in corso.

Il presidente della Commissione per la Supervisione e la Responsabilità, James Comer, ha chiarito che l’assenza di cooperazione potrebbe comportare azioni disciplinari.

Il richiamo alla collaborazione


Nella lettera indirizzata a Gensler, il presidente Comer ha sottolineato l’importanza della collaborazione totale nella conduzione dell’indagine. Ha inoltre indicato che, se la SEC non dovesse cooperare, la commissione prenderà in considerazione l’uso di strumenti legali, tra cui il processo obbligatorio. Comer ha dichiarato:

“Mi aspetto niente di meno che la piena collaborazione con la nostra indagine, che inizia con la fornitura da parte della SEC di documenti effettivamente rispondenti alle nostre richieste.”

La questione dei documenti non divulgati


La lettera ha evidenziato la questione dei documenti non divulgati da parte di Gensler, in particolare riguardo al coinvolgimento della SEC in iniziative europee di ingegneria sociale. Queste iniziative sono state descritte come direttive “mascherate” elaborate dall’Unione Europea.

Comer ha accusato Gensler di non aver rispettato l’obbligo di collaborare con le commissioni del Congresso, sostenendo che la sua posizione come presidente della SEC abbia ostacolato il processo di supervisione da parte del Congresso.

I ritardi e la frustrazione


La Commissione ha aspettato per quasi quattro mesi che la SEC fornisse le informazioni richieste. Il presidente Comer ha rilevato che la SEC ha costantemente ostacolato e ritardato il processo, provocando crescente frustrazione all’interno del comitato di supervisione.

L’evoluzione di Gensler e il focus sulle criptovalute


Sin dal suo insediamento come presidente della SEC, Gary Gensler ha adottato un approccio sempre più scettico nei confronti delle criptovalute. Nel 2021, ha allertato il Congresso sui crescenti rischi sistemici legati alle stablecoin.

Tuttavia, il suo atteggiamento sembra essere cambiato dopo il crollo dell’exchange di criptovalute FTX, che è costato accuse di negligenza rivolte sia alla SEC che allo stesso Gensler. Questo episodio ha attirato critiche da parte dei legislatori, con l’onorevole Ritchie Torres che ha incolpato Gensler per la catastrofe.

Le azioni legali contro operatori del settore


In risposta al crollo di FTX, Gensler ha intrapreso una serie di azioni legali contro i più importanti operatori del settore delle criptovalute.

La SEC ha citato in giudizio sia Binance, il più grande exchange di criptovalute al mondo, sia Coinbase, il principale exchange di criptovalute negli Stati Uniti. Vale la pena notare che, nonostante l’attenzione focalizzata sulla sua regolamentazione delle criptovalute, Gensler ha anche introdotto nuove regole nel settore finanziario tradizionale, con un numero maggiore di nuove normative rispetto a qualsiasi suo predecessore dall’era post-crisi finanziaria del 2008.

Al momento, la situazione in essere tra Gensler e le autorità di supervisione è ancora in evoluzione, e il risultato è ancora incerto.

 

Leggi anche:

Segui Cryptonews Italia sui canali social