La mining pool di Jack Dorsey boicotta gli Ordinals

Laura Di Maria
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Niente Ordinal su OCEAN, queste sono le nuove disposizioni per la nuova pool di mining di Bitcoin (BTC) supportata dall’ex CEO e fondatore di Twitter Jack Dorsey.

La decisione è stata confermata con l’ultimo aggiornamento del software che esclude le transazioni degli Ordinals di Bitcoin dai blocchi generati.

Gli Ordinal sono la novità del 2023 sulla blockchain di Bitcoin. Molti li paragonano agli NFT ma di fatto sono asset che i più ritenevano non si potessero realizzare sulla prima blockchain. Hanno conosciuto un certo successo nel corso dell’anno e diviso la community tra fazioni opposte.

Niente Ordinal su OCEAN


Nati e diffusi all’inizio di quest’anno, gli Ordinal hanno spaccato a metà la community di Bitcoin divisa tra chi vedeva nei nuovi token un vantaggio per la rete e chi invece li ritiene un grave rallentamento.

Di fatto, gli Ordinals consentono di sviluppare nuove applicazioni sul network di Bitcoin prima impossibili. D’altra parte, processare queste transazioni rappresenta un forte ostacolo perché forzano la rete a fare qualcosa per la quale non era stata concepita.

Luke Dashjr, CTO di OCEAN e sviluppatore core di Bitcoin, propende per la seconda ipotesi. Su X, ex Twitter, ha scritto martedì, dichiarando:

“Le “Inscriptions” sfruttano una vulnerabilità in #Bitcoin Core per spammare la blockchain.”

Nello stesso post, ha poi spiegato che il “bug” è stato “risolto” con l’ultimo aggiornamento di OCEAN, aggiungendo:

“Bitcoin Core resta ancora vulnerabile fino alla prossima release v26. Posso solo sperare che venga finalmente risolto prima della v27 del prossimo anno.”

A meno di un anno dal lancio, gli Ordinals hanno avuto particolare impatto sulla blockchain. Nei periodi di picco dell’attività, la mole di dati per processare le transazioni ha generato un record nel valore delle fee ma di fatto rallentando il lavoro della rete.

Lo scorso mese il tasso di attività degli Ordinals ha ripreso a salire, portando le fee per le transazione di Bitcoin a 19$ l’una. A un certo punto, i ricavi delle fee su Bitcoin sono stati persino superiori a quelli di Ethereum, che ha il primato per il numero di attività on-chain.

Cosa può fare OCEAN senza Ordinals?


Chiaramente, questo surplus di entrate ha fatto gola a tanti miner di Bitcoin che hanno potuto godere dei vantaggi delle alte commissioni. Ecco perché la posizione di OCEAN ha suscitato tanto interesse. Molti osservatori si sono chiesti se rinunciare a processare gli Ordinal possa essere sostenibile per la pool di mining. È difficile prevedere se la nuova pool sarà in grado di attirare miner ora che ha deciso di privarli delle ghiotte occasioni di guadagno rappresentate dalle commissioni extra.

Molto pessimista è stato Nic Carter, co-fondatore di CoinMetrics, che su X, ex Twitter, ha scritto:

“La pool non otterrà una quota di mercato significativa  forse sarà inferiore all’1% a lungo termine.”

OCEAN, al contrario, ritiene che la sua decisione rappresenti un’opportunità, specie per i miner “onesti” dato che la nuova policy permetterà di minare blocchi con “transazioni reali”.

Di fatto OCEAN si propone cone una pool di mining trasparente, senza autorizzazioni e senza custodia, che azzera le commissioni per contribuire alla decentralizzare del settore del mining oggi in mano a poche compagnie.

In definitiva sono solo due le pool di mining di Bitcoin, a loro volta composte da diverse compagnie di mining, che generano oltre il 50% della potenza di hash complessiva di Bitcoin.

Il token per il cloud mining di Bitcoin supera il traguardo di 4,9 milioni di dollari


L’urgenza di tutelare la decentralizzazione della rete di Bitcoin è sentita da vari operatori e membri della community. Ne è la prova il successo della prevendita del token Bitcoin Minetrix (BTCMTX), una piattaforma di cloud mining che ha raccolto 4,9 milioni di dollari durante la sua prevendita, tuttora in corso.

Il progetto è sviluppato su Ethereum e combina staking e mining in un solo progetto altamente accessibile. In pratica consentirà di minare veri Bitcoin (BTC) semplicemente mettendo in staking il suo token nativo BTCMTX.

Lo staking offre la possibilità di ottenere crediti di mining tokenizzati, che si possono poi usare per ottenere potenza di hash di Bitcoin.

A sua volta, la potenza di hash consente di guadagnare una frazione dei nuovi BTC minati. D’altra parte, lo staking genera un rendimento in nuovi token BTCMTX.

Per semplificare l’accesso a un settore complesso, il team del progetto ha annunciato che Bitcoin Minetrix conterà su una dashboard e un’interfaccia intuitive. Saranno quindi facili da usare, così da eliminare tutte le difficoltà che rendono difficile l’accesso alla pratica del mining di Bitcoin.

In questo modo si potrebbe accedere a una nuova era di democratizzazione del mining. Il crescente successo della prevendita di BTCMTX suggerisce che gli investitori ne hanno intuito il potenziale.

I nuovi acquirenti possono partecipare alla vendita visitando il sito ufficiale di Bitcoin Minetrix, dove possono comprare BTCMTX al prezzo di 0,012$ per token.

Naturalmente, questo prezzo potrebbe sembrare molto basso una volta che BTCMTX sarà quotato sulle piattaforme di trading l’anno prossimo.

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