Le 5 crypto su cui investire entro la fine del 2023 secondo Google Bard

Laura Di Maria
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L’anno volge al termine e presto sarà un proliferare di classifiche che invaderanno il web. Noi di Cryptonews ci prepariamo a celebrare la fine dell’anno chiedendo all’intelligenza artificiale una previsione sulle migliori crypto su cui investire entro la fine del 2023 per massimizzare i ricavi.

Le intelligenze artificiali hanno conosciuto un grande sviluppo quest’anno e hanno affinato la loro capacità analitica e predittiva. Per questo abbiamo interrogato Bard, l’AI di Google, per conoscere quali potrebbero essere le criptovalute con maggiori chance di crescita il prossimo anno.

Le risposte sono alquanto prevedibili, ma alcune di queste non sarebbero comparse nelle previsioni dello scorso anno. Prova del buon lavoro che hanno fatto durante quest’anno e delle prospettive di crescita che sembrano aprirsi in futuro.

I suggerimenti di Bard sulle crypto su cui vale la pena investire entro la fine dell’anno sono le immancabili Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH), compaiono anche altri grossi nomi che potrebbero riservare inaspettate sorprese: Solana (SOL), Cardano (ADA) e Polkadot (DOT).

Le 5 migliori crypto su cui investire entro il 2023 secondo l’AI di Google Bard


Bard ha tenuto conto di alcuni fattori chiave per individuare le crypto su cui investire, e cioè il progetto, il team di sviluppo, la tecnologia e la liquidità disponibile sul mercato. Ecco come descrive il chatbot ciascun punto:

  • Il progetto alla base della criptovaluta: È importante capire il progetto alla base della criptovaluta e quali sono i suoi obiettivi.
  • Il team di sviluppo: È importante che il team di sviluppo della criptovaluta sia competente e abbia una buona esperienza.
  • La tecnologia alla base della criptovaluta: È importante che la tecnologia alla base della criptovaluta sia solida e scalabile.
  • La liquidità della criptovaluta: È importante che la criptovaluta sia facilmente liquidabile, ovvero che sia possibile venderla facilmente per ottenere denaro fiat.

Tenendo conto di questi fattori ha elaborato un elenco di cinque progetti e ha giustificato le scelte. Analizziamo in dettaglio ciascun asset e il percorso che ha seguito nel corso dell’anno per stimarne l’andamento futuro.

Gli immancabili in un portafoglio ben bilanciato


Non stupisce che il primo suggerimento sia per il re delle crypto, e il secondo invece punti sulla prima altcoin per market cap. Del resto questi due progetti rappresentano i capisaldi di tutto il settore e con l’aumentare del tasso di adozione, il loro successo è una profezia che si auto-avvera.

Il re delle crypto non ha bisogno di molte presentazioni ma è bene ricordare che due sono gli eventi chiave che gli osservatori monitorano con attenzione: l’imminente halving delle ricompense, previsto per aprile 2024, l’approvazione del primo ETF spot sul mercato USA.

Così Bard spiega perché investire in Bitcoin:

  • Bitcoin (BTC): Bitcoin è la criptovaluta più grande e più liquida al mondo. Ha dimostrato una forte resilienza nel corso degli anni e ha il potenziale per continuare a crescere nel futuro.

Per quanto riguarda invece la prima altcoin per capitalizzazione di mercato è bene considerarne i progressi su una prospettiva estesa. Dal suo lancio è diventata un punto di riferimento per molti operatori istituzionali. Il passaggio alla proof of stake ha destabilizzato in un primo tempo il suo status quo, ma presto è diventato un punto di riferimento per l’evoluzione ecosostenibile del settore. La sua parabola nel corso dell’anno è stata notevole, seppure meno entusiasmante rispetto a quella di Bitcoin.

Ecco come Bard giustifica la seconda scelta:

  • Ethereum (ETH): Ethereum è la seconda criptovaluta più grande al mondo. È una piattaforma decentralizzata per l’esecuzione di contratti intelligenti, che ha il potenziale per rivoluzionare una serie di settori.

Spazio per le Ethereum Killer


Solana, Cardano e Polkadot hanno fama di essere i possibili eredi di Ethereum ormai da parecchi anni. Seppure non siano riuscite nell’intento rappresentano una soluzione interessante per risolvere diverse questioni che la prima altcoin ancora non ha sciolto.

Un anno fa molti davano per spacciata la blockchain di Solana, legata fin troppo all’exchange fallito FTX. Eppure, malgrado tanto pessimismo, il progetto ha dato prova di grande resilienza ed è riuscito a recuperare le perdite e generare guadagni sostanziali a 12 mesi dal crac di Sam Bankman-Fried.

  • Solana (SOL): Solana è una piattaforma blockchain scalabile e veloce che ha registrato una crescita significativa nel corso del 2023. È una buona scelta per gli investitori che cercano una criptovaluta con un potenziale di crescita a lungo termine.

Cardano è nata da una costola di Ethereum, il suo fondatore Charles Hoskinson è un fuoriuscito del progetto originario, per molto tempo ha creato alte aspettative senza di fatto soddisfarle. Adesso l’ecosistema sembra pronto per decollare, cresce il valore totale bloccato sulla piattaforma e il numero di applicazioni disponibili.

  • Cardano (ADA): Cardano è una piattaforma blockchain che si basa sulla ricerca scientifica. È una buona scelta per gli investitori che cercano una criptovaluta con un approccio sostenibile e a lungo termine.

Polkadot insieme alla sua rete canary Kusama sono un punto di riferimento per gli sviluppatori. Nell’ultimo mese si è aggiudicata il primato di maggior numero di commit su GitHub, la piattaforma in cloud indispensabile per i programmatori. Questo segnale indica la forte attività di sviluppo della blockchain, ed è sempre un segnale positivo in termini di performance e tasso di adozione della blockchain.

  • Polkadot (DOT): Polkadot è una piattaforma blockchain che collega diverse blockchain tra loro. È una buona scelta per gli investitori che cercano una criptovaluta che possa rivoluzionare l’interoperabilità tra le blockchain.

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