L’IBIT di BlackRock registra $73 milioni di afflussi mentre gli altri ETF restano fermi

Aniello Raul Barone
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$73 milioni per l’ETF BTC di BlackRock

Nella giornata di ieri, lunedì 15 aprile, l’ETF Bitcoin di BlackRock è stato l’unico ETF spot su Bitcoin negli Stati Uniti ad aver registrato afflussi, tutti gli altri ETF sono rimasti fermi o hanno addirittura registrato deflussi.

Secondo i dati della società di gestione degli investimenti Farside Investors, che ha sede a Londra, il 15 aprile l’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock ha registrato afflussi netti per 73,4 milioni di dollari, anche se questa cifra è diminuita rispetto ai 111,1 milioni di dollari del giorno precedente.

Al contrario, i restanti otto ETF Bitcoin spot, escludendo quello di Grayscale, non hanno registrato afflussi in questo periodo.

GBTC registra deflussi per 110 milioni di dollari


Il 15 aprile, invece, il Grayscale Bitcoin Trust (GBTC) ha registrato 110,1 milioni di dollari di deflussi, rallentando rispetto ai 166,2 milioni di dollari di deflussi registrati domenica 14 aprile.

Tra il 12 e il 15 aprile, tutti e dieci gli ETF Bitcoin spot hanno registrato collettivamente deflussi netti, pari rispettivamente a 55,1 e 36,7 milioni di dollari.

Questi recenti deflussi dagli ETF statunitensi su Bitcoin coincidono con un periodo di volatilità per la principale criptovaluta, che ha registrato un calo dell’11,6% nel corso della settimana, scambiando a circa 63.410 dollari.

Inoltre, secondo il responsabile della ricerca di CoinShares James Butterfill, nella settimana conclusasi il 12 aprile i prodotti d’investimento globali in Bitcoin hanno registrato deflussi per 110 milioni di dollari, indicando l’esitazione degli investitori.

Butterfill ha osservato che tutti i prodotti di investimento in criptovalute hanno registrato deflussi netti di 126 milioni di dollari la scorsa settimana, sebbene i volumi settimanali siano aumentati da 17 a 21 miliardi di dollari.

Il recente crollo di Bitcoin, che ha toccato il minimo di tre settimane a 61.918 dollari, può essere attribuito all’attacco di rappresaglia dell’Iran contro Israele del 13 aprile, che ha scatenato le turbolenze del mercato.

Inoltre, con l’avvicinarsi dell’evento di halving di Bitcoin, previsto per il 20 aprile, i trader stanno monitorando attentamente il suo potenziale impatto sull’andamento del prezzo di Bitcoin.

Bitcoin sale quando Hong Kong approva gli ETF Spot


Lunedì 15 aprile, dopo che diversi emittenti di Hong Kong hanno annunciato di aver ricevuto l’approvazione per gli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum, Bitcoin ha registrato un’impennata del 2,8% nell’arco di 24 ore, raggiungendo un valore di scambio superiore a 66.500 dollari.

China Asset Management, Bosera Capital e altri emittenti si sono affacciati sulla piattaforma di social media WeChat (Weixin) per condividere la notizia della loro approvazione a quotare ETF spot su Bitcoin ed Ether a Hong Kong.

La notizia è significativa in quanto gli analisti prevedono che gli investitori della Cina continentale potrebbero versare 25 miliardi di dollari in potenziali ETF spot su Bitcoin quotati a Hong Kong attraverso il programma Southbound Stock Connect.

Il Southbound Stock Connect consente agli investitori qualificati della Cina continentale di accedere alle azioni idonee quotate a Hong Kong.

Nel frattempo, nei mesi successivi all’imminente evento di halving, potrebbe profilarsi un notevole deflusso di Bitcoin dai minatori.

In una recente nota, il responsabile della ricerca di 10x Research, Markus Thielen, ha stimato che i minatori di Bitcoin hanno il potenziale per liquidare circa 5 miliardi di dollari di BTC dopo l’halving.

Thielen ha anche sottolineato che questa pressione di vendita da parte dei minatori potrebbe persistere per quattro-sei mesi portando, durante questo periodo, a un potenziale movimento laterale del prezzo di Bitcoin, in una tendenza simile a quella che è stata osservata nei precedenti cicli di halving.

99Bitcoins (99BTC): la nuova criptovaluta fatta apposta per i trader principianti


Traendo ispirazione da Bitcoin, il nuovo progetto 99Bitcoins (99BTC) propone una nuova criptovaluta basata su Ethereum che servirà come token nativo in un ecosistema Learn-to-Earn.

Infatti, la piattaforma 99Bitcoins opera già da più di un decennio offrendo risorse di apprendimento ai trader principianti e di livello intermedio, e ha già consolidato la sua affidabilità nel panorama del mercato crypto.

Adesso, il team che ha sviluppato la piattaforma si è impegnato nel progetto di creazione della propria criptovaluta, il token 99BTC, per il quale ha da poco aperto la prevendita. Quest’ultima è stata lanciata da poco più di una settimana ma ha già raccolto 387.000 dollari, una performance impressionante per un progetto così recente.

Come accennato in precedenza, questo successo è dovuto soprattutto alla fiducia riposta nella solida reputazione di 99Bitcoins. Inoltre, dato che il token 99BTC sarà utilizzato sulla piattaforma 99Bitcoins, a lungo andare dovrebbe attirare una domanda significativa.

La nuova criptovaluta 99BTC avrà un’offerta totale di 99 miliardi di token, il 15% dei quali sarà disponibile per la prevendita. Inoltre, nei mesi successivi al lancio, il token potrà essere convertito in una versione compatibile con il protocollo BRC-20, rendendolo così operabile anche sulla blockchain di Bitcoin.

Grazie alla sua solida reputazione e alle sue caratteristiche uniche, il token 99BTC dovrebbe riscuotere un notevole successo una volta lanciato e quotato sugli exchange. Gli investitori interessati possono partecipare alla prevendita sul sito web di 99Bitcoins, dove i token sono attualmente disponibili a un prezzo unitario di 0,00101 dollari.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

 

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