Picasso e Meteora insieme per portare il restaking su Solana

Laura Di Maria
| 3 min read

Solana si prepara a espandere la sua portata in ambito DeFi introducendo il restaking grazie alla collaborazione tra Picasso Network e le pool di liquidità del protocollo Meteora.

Come già testato con successo su Ethereum alla fine dello scorso anno, grazie al lavoro di EingenLayer, il restaking si prepara a portare su un altro livello di sicurezza e redditività la finanza decentralizzata su Solana.

Il restaking testato con successo su Ethereum si prepara ad approdare su Solana


La notizia della collaborazione tra i due protocolli, Picasso e Meteora, ha dato una scossa ai sostenitori di Solana.

Semplificando, il restaking ha l’obiettivo di razionalizzare il trading e aumentarne i rendimenti mentre contribuisce alla sicurezza generale del protocollo. In pratica dà l’opportunità di mettere di nuovo in staking i token liquidi, cioè i token ottenuti in cambio dello staking su un progetto originale.

Finora il restaking ha rappresentato la migliore occasione per trasformare in liquidità i 32ETH, o una parte, necessari per partecipare al processo di validazione del network al momento del passaggio alla PoS.

Da inizio d’anno, riscuote grande successo su Ethereum la possibilità di rimettere in staking, appunto restaking, i token liquidi. I principali protocolli che hanno permesso di trasformare di nuovo in liquidità i token bloccati nello staking sono Lido e Aave, tra i migliori performer nel corso del 2023. Mentre EingenLayer ha reso possibile il restaking.

Finora nessun altro progetto aveva proposto questo meccanismo su Solana ed è qui che entra in gioco il network Picasso. Per farlo ha stretto una collaborazione con il liquidity provider Meteora che fornisce i token LP da aggiungere all’interno della pool di restaking di Picasso su Solana.

Meteora è una piattaforma DeFi sviluppata dallo stesso team che ha creato l’exchange decentralizzato Jupiter, e che si sta occupando dello sviluppo di un DLMM (Dynamic Liquidity Market Maker).

Il protocollo Meteora potrebbe essere il prossimo grosso affare su Solana. Il team sta facendo in modo di collegare tra loro i diversi progetti, così che possano beneficiare l’un l’altro degli effetti degli airdrop. L’ultimo, tra i più attesi dall’inizio dell’anno, è stato quello del 31 gennaio che ha lanciato JUP a pioggia.

Picasso vuole connettere Solana ad altre blockchain layer 1


Quella del restaking non è l’unica prerogativa di Ethereum che Picasso vuole portare su Solana.

Potrebbero arrivare anche i protocolli IBC, Inter-Blockchain Communications, che consentono interoperabilità e comunicazione tra diverse chain, come già avviene su Cosmos, Ethereum o Polkadot.

In pratica, chi ha token in staking su Meteora potrà ottenere un interesse composto su Picasso grazie alla versione nativa di Solana IBC.

Picasso punta ad allargare questa possibilità anche ad altri protocolli attivi su Solana e consentire il restaking ai possessori dei token di staking liquidi, i token jSOL di Jito, e i token mSOL di Marinade.

I numeri attuali lasciano ben intendere il potenziale di questa operazione. Solana ha registrato un consistente afflusso di liquidità a partire dall’ultimo trimestre del 2023 anche grazie alle buone performance di Jito, Pyth e Jupiter. Al momento il valore totale bloccato sulla blockchain è di 1,97 miliardi di dollari distribuiti tra 166 protocolli diversi, secondo DefiLlama.

Meteora conta circa 615.000 utenti attivi e, tra le varie pool di liquidità, si scambiano in totale 2,64 miliardi di dollari, secondo le stime di Topledger.

Differenza tra staking liquido e restaking


Come accennato, lo staking liquido si è reso necessario all’indomani del passaggio di Ethereum dal meccanismo di convalida della proof-of-work alla proof-of-stake.

Bloccare in attesa di rendimento ben 32 ETH ha rappresentato un forte ostacolo, specie alla tutela della decentralizzazione del network. Per questo sono nate pool che permettevano di depositare una parte della quota necessaria per diventare validatori.

L’ingresso in scena dei token liquidi ha portato il gioco a un livello superiore. Lo staking liquido, cioè dei nuovi token generati come controparte uno a uno degli ETH in staking, ha permesso di rimettere in circolo nuova liquidità e ottenere ulteriore rendimento.

Al momento i maggiori provider di staking liquido sono Lido e RocketPool. La scorsa estate il mercato dei token liquidi ha raggiunto il valore di 20 miliardi di dollari, il solo TVL di Lido ammontava a 15 miliardi di dollari.

Quindi, ancora su Ethereum, è subentrata la possibilità del restaking ideata dal protocollo EigenLayer. In pratica, questo protocollo permette di “riassegnare” i token ETH o LSD nelle pool di staking di Ethereum.

La vera innovazione è il suo ruolo nell’incrementare il livello di sicurezza globale della rete, dato che i nuovi token possono essere impiegati per diversi scopi, in rollup, bridge e reti di disponibilità dei dati.

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