Previsione prezzo Bitcoin: BTC perde aderenza e va sotto 43.000$

Laura Di Maria
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La giornata di martedì 26 dicembre apre all’insegna della forte volatilità per Bitcoin che, dopo aver raggiunto i 43.795$ nelle prime ore delle trattative odierne, adesso è scambiato a appena sopra i 42.600$.

La volatilità e il tentativo, fallito, di tornare sopra i 44.000$ si deve ad alcuni fattori chiave per il re delle crypto. Dopo natale i mercati si preparano ad affrontare l’impatto della sempre più probabile approvazione degli ETF spot all’inizio di gennaio.

Si stima che il nuovo veicolo di investimento quotato sul mercato finanziario potrebbe da solo accumulare più capitali di quanti ne raccolgano adesso tutti gli altri prodotti finanziari quotati in borsa legati alle crypto.

I cosiddetti ETP, exchange traded product, cioè tutto l’agglomerato di prodotti finanziari derivati dalle crypto sarebbero quindi lasciati in ombra una volta entrati in commercio gli ETF di Bitcoin.

Altra notizia favorevole a BTC proviene dal Giappone. Il Consiglio dei Ministri ha di recente proposto una riforma rivoluzionaria che propone di eliminare l’imposta per i guadagni non realizzati in crypto per le società. Se approvata,  potrebbe influenzare in modo determinante il panorama globale delle criptovalute.

Anche negli Stati Uniti l’interesse del legislatore si concentra sulle crypto in maniera sostanziale. Lo ha evidenziato un rappresentante della Camera che ha monitorato il numero, in crescita, delle norme in materia di asset digitali. L’evoluzione non fa che dimostrare che Bitcoin e il resto delle crypto hanno acquisito importanza sul piano istituzionale.

Gli ETF spot di Bitcoin possono attirare più capitali


Il settore degli investimenti in criptovalute si prepara a subire una rivoluzione importante. Oggi sul mercato esistono 150 prodotti d’investimento quotati in borsa (ETP) collegati in vario modo al prezzo delle crypto. Attualmente il patrimonio gestito dall’aggregato degli ETP crypto ammonta a 50,3 miliardi di dollari. Per lo più si tratta di fondi collegati in vario modo a Bitcoin ed Ethereum.

Tra i candidati all’approvazione dell’ETF, per esempio, figura anche il Bitcoin Trust di Grayscale, il maggiore fondo gestito collegato a Bitcoin e oggi quotato in borsa. L’obiettivo di Grayscale è di convertire il trust in ETF, mossa che non tutti gli analisti ritengono indovinata ma che secondo il gestore è necessaria per continuare a generare entrate per gli azionisti.

Oggi gli Stati Uniti rappresentano un punto di riferimento per Bitcoin: si stima che l’approvazione degli ETF spot di BTC potrebbe attirare capitali per 50 miliardi di dollari. O, addirittura superare il valore aggregato dei 150 ETP al momento attivi.

Gli analisti si dicono ottimisti al riguardo e prevedono una traiettoria spettacolare per la crescita degli ETF nei prossimi cinque anni. Le proiezioni variano da 2,4 miliardi di dollari a ben 72 miliardi di dollari di asset in gestione, a riprova dell’ottimismo che domina il settore.

Se, come si suppone, il trend rialzista di BTC dovesse proseguire potrebbe incentivare l’accesso degli attori istituzionali, alimentando così la crescita dei prezzi in tutto il mercato delle criptovalute.

Il Giappone potrebbe abolire le imposte sui guadagni non realizzati in criptovalute


L’abolizione delle imposte sui guadagni non realizzati in crypto potrebbe rappresentare una mossa storica. È stata formulata dal Consiglio dei Ministri del Giappone, sotto la guida del Primo Ministro Fumio Kishida, che adesso è al vaglio delle camere per valutarne la fattibilità. L’obiettivo della nuova norma sarebbe promuovere la crescita del fiorente settore Web3 della nazione.

La proposta di legge ora al vaglio propone di abolire l’imposta che grava sulle società sulla differenza tra il valore di mercato e quello contabile delle criptovalute, in particolare quelle emesse da società esterne.

Il risultato sarebbe correggere la discrepanza nel trattamento fiscale degli asset emessi da terzi rispetto a quelli detenuti da privati. Attualmente, le persone fisiche non sono soggette a imposte sulla differenza dei prezzi di mercato.

Se attuata, questa riforma permetterebbe di livellare il campo di gioco e così potrebbe stimolare la crescita delle imprese Web3 in Giappone riducendo le barriere fiscali ora presenti. Una mossa capace di favorire le imprese oggi esistenti ma che avrebbe la capacità di attirare nuove imprese, anche internazionali, verso il Giappone.

L’atteggiamento proattivo del governo giapponese ne sottolinea l’impegno nel promuovere il settore crypto come elemento centrale nella strategia di trasformazione economica. Nel lungo termine, questa soluzione potrebbe influenzare in positivo i prezzi di Bitcoin dato che introdurrebbe un ambiente normativo favorevole nel contesto del mercato globale.

Il Parlamento USA nel 2023 ha legiferato spesso sul tema delle crypto


Il deputato Tom Emmer del Minnesota ha messo in evidenza lo sforzo del Parlamento nell’emanare leggi sulle crypto durante l’anno che volge al termine.

Nel corso del 2023 sono stati compiuti significativi progressi dalla Commissione per i servizi finanziari della Camera sul tema degli asset digitali. In particolare, una disposizione impedisce alla SEC di utilizzare i fondi dei contribuenti per applicare la legge sulle criptovalute fino a quando il Congresso non definirà un impianto normativo completo in materia.

Questo riflette l’attenzione della commissione nel promuovere l’innovazione nei mercati finanziari. Tra le principali tappe che il legislatore ha definito al riguardo figurano il Blockchain Regulatory Certainty Act e il Securities Clarity Act. Entrambi mirano a ridurre le barriere nel settore degli asset digitali e a chiarire la classificazione dei token.

Inoltre, il CBDC Anti-Surveillance State Act, approvato a settembre, vuole limitare la capacità del governo di sorvegliare i cittadini per mezzo delle valute digitali.

Queste novità, compreso l’emendamento agli stanziamenti di novembre che limita il raggio d’azione della SEC, sono destinati ad avere un impatto positivo sul prezzo di Bitcoin, migliorando la trasparenza e promuovendo la crescita del settore.

Previsione del prezzo di Bitcoin


Oggi 26 dicembre Bitcoin (BTC/USD) è scambiato a 42.662$, in calo dell’1,79% in 24 ore. La crypto difende il titolo di prima valuta digitale per capitalizzazione di mercato e il suo andamento continua a essere determinante per comprendere quello delle altre alcoin.

Il livello di prezzo da tenere d’occhio è a 43.501$, con una resistenza immediata a 44.393$. Ulteriori livelli di resistenza si trovano a 45.045$ e 45.975$, mentre il supporto immediato si trova a 42.772$, seguito da 41.801$ e 40.638$.

L’indice di forza relativa (RSI) si attesta a 40, suggerendo un sentimento ribassista, perché inferiore al valore di 50 e perché tende a scendere già da qualche giorno. Il MACD (Moving Average Convergence Divergence) mostra un valore di -73 con un segnale di -31, indicando una potenziale inclinazione verso il basso.

La media mobile esponenziale (EMA) a 50 giorni si attesta a 43.238$. L’attuale prezzo di Bitcoin è al di sotto della 50 EMA, altro segnale di tendenda ribassista a breve termine.

I grafici rivelano che il prezzo di BTC è sceso sotto il livello della 50 EMA a 43.238$, segnale che una tendenza ribassista potrebbe prevalere al di sotto di questa soglia.

La tendenza generale appare ribassista al di sotto di 43.238$ e le previsioni a breve termine indicano un potenziale test dei livelli di supporto inferiori nei prossimi giorni. Dall’analisi emerge la necessità di un approccio cauto per i trader, con un’attenta osservazione dei livelli chiave di resistenza e supporto.

Crypto da tenere d’occhio


Investire in un progetto crypto nelle prime fasi potrebbe essere una buona idea per differenziare il portafoglio di investimento. È una buona idea tenere d’occhio i token che si trovano in fase di prevendita.

Il team dedicato agli Approfondimenti su Cryptonews ha curato un elenco delle crypto più promettenti nel 2024, fornendo preziose informazioni su questi progetti.

L’elenco viene aggiornato ogni settimana per includere nuove altcoin e token in prevendita.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.