Ripple minaccia di lasciare gli USA. Quali effetti sul prezzo di XRP?

Marcello Bonti
| 3 min read

Il prezzo di XRP è salito del 3,5% in 24 ore e va a 0,463353$ che significa un aumento dell’8% in sette giorni e gli indicatori continuano a mostrare che XRP è una delle migliori crypto su cui investire.

Perde su base mensile l’11% ma è ancora in crescita rispetto all’inizio dell’anno del 36%, mentre si continua ad attendere l’esito della controversia con la SEC degli Stati Uniti.

Durante un’intervista il CEO di Ripple ha lasciato intendere che la compagnia sta valutando se lasciare gli Stati Uniti spinta dalla questione legata alla controversia con la Commissione di vigilanza sui mercati americana.

È prematuro trarre la conclusione che la compagnia si aspetti un’esito sfavorevole vista la volontà manifestata. Infatti di recente ha inglobato il fornitore di servizi di custody crypto Metaco.

Previsioni sul prezzo di XRP: il CEO di Ripple insinua il dubbio che la compagnia voglia lasciare gli USA


Non c’è dubbio che XRP sia una delle criptovalute più forti sul mercato in questo momento, i suoi indicatori mostrano un notevole slancio.

Analisi tecnica XRP - Fonte TradingView

La media mobile a 30 giorni (gialla) continua a salire in modo piuttosto deciso sopra la media a 200 giorni (blu), segnalando una forte pressione di acquisto che potrebbe continuare per diversi giorni, se non settimane.

Allo stesso modo, l’indice di forza relativa (viola) si è mantenuto costantemente sopra 50 dalla metà della settimana e sta risalendo ora dopo un breve calo.

Forse il segnale più incoraggiante è che il livello di supporto di XRP (verde) si è consolidato intorno a livelli sempre più alti negli ultimi giorni, suggerendo che i guadagni dell’altcoin non saranno invertiti a breve.

La forza di XRP questa settimana è il risultato di alcuni eventi. Il primo riguarda la decisione del giudice Analisa Torres che presiede il caso, di negare la mozione della SEC di bloccare l’accesso a documenti importanti relativi alla posizione dell’allora presidente della commissione nel 2018 William Hinman secondo cui “Ethereum-is-not-a-security”.

Questo comunicato e le mail che vi sono seguite hanno grande rilevanza per il caso XRP, in quanto potrebbero descrivere come l’ente di vigilanza classificava l’altcoin all’epoca dei fatti contestati. Inoltre potrebbe rafforzare la tesi secondo cui la SEC non ha fornito a Ripple un giusto preavviso.

Ripple fa un salto in avanti con l’acquisizione di Metaco


Ecco giustificato il recente rally di XRP, ma a dimostrare la solidità della compagnia ha contribuito anche la recente acquisizione del fornitore di servizi di custodia Metaco, che ha sede in Svizzera, per 250 milioni di dollari.

L’acquisizione che dimostra la volontà di espansione nei servizi di custodia istituzionali oltre alla volontà di tornare a operare liberamente come succedeva in passato.

In altre parole, l’acquisizione è un segno che Ripple si aspetta di vincere la causa con la SEC, o almeno di ottenere una sentenza favorevole.

In caso di esito favorevole dopo la sentenza, XRP tornerebbe a salire in modo massiccio.

Dall’attuale livello di circa 0,46$, potrebbe facilmente raggiungere 1$ nei giorni o nelle settimane successive alla conclusione del caso. Col favore di un mercato rialzista, il valore potrebbe tornare al record segnato in passato di 3,40$.

Ecoterra completa un’altra fase della prevendita


La mancanza di garanzie di un buon esito per XRP o della risposta positiva da parte dei mercati porta tanti investitori alla ricerca di progetti alternativi per diversificare al meglio.

Una proposta interessante è puntare a buoni progetti in prevendita, dove il valore del token è ancora sottostimato e i potenziali guadagni potrebbero crescere in maniera consistente.

Tra questi, uno dei più interessanti a livello fondamentale è Ecoterra. Si tratta di una piattaforma per facilitare il riciclo dei materiali di scarto pronta per il lancio ma che ha raccolto finora oltre 4 milioni di dollari in prevendita.

Da poco è stata inaugurata la settima fase della prevendita che vede ECOTERRA al prezzo di 0,008500$. Il prezzo continuerà a salire a 0,009250$ dollari nell’ottava fase dell’offerta.

Ecoterra ha già superato il suo obiettivo di soft cap di 2 milioni di dollari. Ora punta a completare la raccolta fino a un massimo di 6,7 milioni di dollari. Entro il terzo trimestre di quest’anno il token sarà quotato su exchange.

Una volta lanciata, la piattaforma di Ecoterra consentirà agli utenti di riciclare vari materiali domestici presso appositi distributori automatici dove in cambio potranno ricevere ECOTERRA grazie all’app ufficiale.

Ecoterra incentiverà la partecipazioni grazie allo staking del token nativo offrendo anche una fonte di rendimento passivo.

Sarà presente un marketplace per la compravendita di crediti di carbonio in formato NFT.

Un progetto ben congeniato che permette di fare la propria parte per salvare il pianeta e guadagnare allo stesso tempo.

 

 

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