Secondo gli analisti crypto il calo del mercato indica una riduzione della leva finanziaria

Aniello Raul Barone
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Non è stata una “news” a innescare la breve ma brusca caduta di Bitcoin verso i 40.000 dollari, accompagnata da un più ampio sell-off nel mercato delle criptovalute, ma di un potenziale fenomeno di riduzione della leva finanziaria.

Il co-fondatore di Digital Asset Capital Management a Sydney, Richard Galvin, ha sottolineato il recente leveraging, cioè il sostanziale aumento della leva finanziaria del mercato, ma ha attribuito il recente calo a un deleveraging, ovvero a una riduzione della leva finanziaria, invece che a una news di fondamentale importanza.

“L’attuale calo non è stato catalizzato da una news , piuttosto sembra essere dovuto a una riduzione della leva finanziaria”.

Nella giornata odierna, lunedì 11 dicembre, la principale criptovaluta è crollata del 7,5% a 40.521 dollari. Al momento della stesura dell’articolo, però, ha recuperato le perdite ed è risalita a 42.036 dollari, riducendo il calo dal 7,5% al 4% circa.

La tendenza al ribasso si è estesa anche ad altri token, come Ethereum (ETH), XRP (XRP), Polkadot (DOT) e Cardano (ADA), tutti in calo. I primi 100 asset digitali, misurati da un indice, sono scesi di circa il 4%, segnando il calo più significativo dal 22 novembre.

Quest’anno Bitcoin (BTC) ha registrato un notevole rally, spinto dalle aspettative di approvazione regolamentare per i primi fondi ETF spot statunitensi che investono direttamente nella principale criptovaluta. Questa attesa ha ampliato la base di investitori potenziali per le criptovalute.

Inoltre, le scommesse sul taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve nel 2024 hanno ulteriormente alimentato il rally di Bitcoin e del mercato delle valute digitali nel suo complesso.

Liquidazione di circa 300 milioni di dollari di posizioni


I dati di Coinglass mostrano che l’11 dicembre sono state liquidate posizioni di trading in criptovalute per un valore di circa 299 milioni di dollari, che scommettevano su prezzi più alti, segnando il più alto conteggio da metà settembre.

Mentre gli investitori si preparano alla pubblicazione dei dati sull’inflazione degli Stati Uniti e all’ultima riunione politica della Federal Reserve del 2023, c’è un senso di cautela riguardo le scommesse aggressive sui tagli dei tassi.

Le azioni globali e i futures azionari statunitensi hanno mostrato un andamento incerto, mentre l’indicatore del dollaro è salito, riflettendo un sentimento di prudenza tra gli investitori.

L’analista di mercato Tony Sycamore, di IG Australia Pty, ha osservato che i trader di solito prendono profitti in questo periodo e si aspetta che il calo dei prezzi verso la fascia di 37.500-40.000 dollari sia ben sostenuto dagli acquirenti.

Sebbene Bitcoin abbia registrato un’impennata di oltre il 150% da un anno all’altro, contribuendo alla più ampia ripresa dei prezzi degli asset digitali dopo una significativa flessione nel 2022, il token rimane ben al di sotto del suo record dell’era pandemica di quasi 69.000 dollari, stabilito poco più di due anni fa.

Il rally di Bitcoin mostra una bassa correlazione con gli asset tradizionali


La principale criptovaluta ha dato prova di resilienza salendo ai massimi di oltre 19 mesi, anche se i mercati globali hanno subito una flessione. Bitcoin ha guadagnato oltre il 14% nell’ultimo mese. Al contrario, le azioni e le obbligazioni globali hanno subito perdite dall’inizio della settimana.

Il responsabile della strategia degli asset digitali presso Fundstrat Global Advisors LLC, Sean Farrell, ha dichiarato che questa divergenza evidenzia l’attuale bassa correlazione tra le criptovalute e gli altri asset macro tradizionali.

Nel corso del 2023, le correlazioni di Bitcoin con le azioni e l’oro sono diminuite grazie a fattori specifici del mercato delle criptovalute che hanno spinto il più grande asset digitale verso la notevole impennata del 152% del valore.

Uno dei fattori chiave alla base dei recenti guadagni di BTC, è l’aspettativa che gli Stati Uniti approvino i primi fondi negoziati in borsa (ETF) basati su Bitcoin, i quali saranno potenzialmente in grado di espandere la domanda del token.

Un nuovo progetto ispirato agli ETF Bitcoin spot


La spasmodica attesa per l’approvazione di un ETF Bitcoin spot negli Stati Uniti ha generato anche un altro fenomeno, la comparsa di nuovi token in prevendita ispirati a questa tematica.

Il progetto Bitcoin ETF Token (BTCETF) ne è l’esempio lampante. La prevendita di questa nuova criptovaluta ha già raccolto più di 3,5 milioni di dollari, sottolineando l’estremo interesse che ha suscitato negli investitori.

Il fulcro della piattaforma di Bitcoin ETF Token è l’app ETF News, che sarà rilasciata a breve e fornirà continui aggiornamenti a tutti i partecipanti alla prevendita.

L’importanza dell’app è dovuta alla tokenomics deflazionistica del progetto, che è destinata a bruciare il 25% dell’offerta massima totale nel corso del tempo, man mano che vengono raggiunte le pietre miliari nell’approvazione dell’ETF Bitcoin spot.

La moneta brucerà lotti del 5% ogni volta che gli ETF Bitcoin spot o il Bitcoin stesso raggiungeranno determinati obiettivi. Il primo lotto di monete verrà bruciato quando il volume totale di trading del token BTCETF raggiungerà i 100 milioni di dollari, mentre un altro 5% sarà bruciato quando la SEC approverà il primo ETF Bitcoin spot negli Stati Uniti.

La riduzione dell’offerta farà aumentare il prezzo del token BTCETF nel tempo. Inoltre, i possessori dei token potranno anche metterli in staking per ottenere un reddito passivo.

I nuovi acquirenti possono partecipare alla vendita visitando il sito ufficiale di Bitcoin ETF Token. Nella fase attuale, i token BTCETF sono disponibili al prezzo unitario di 0,0066 dollari; ma al prossimo passaggio di fase il prezzo salirà ancora.

Un ulteriore e sostanziale rialzo di prezzo, avverrà quasi sicuramente quando il token sarà quotato sugli exchange.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

 

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