Terraform Labs dichiara ufficialmente bancarotta nel Delaware

Gaia Tommasi
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Terraform

Terraform Labs, l’azienda di Singapore dietro TerraUSD, ha ufficialmente presentato istanza di protezione per bancarotta ai sensi del Chapter 11 negli Stati Uniti.

La richiesta di Terraform Labs è stata ufficialmente presentata il 21 gennaio 2024 al Tribunale fallimentare degli Stati Uniti per il Distretto del Delaware. Si tratta di un importante passo legale per la società nel tentativo di affrontare le ripercussioni delle sue difficoltà finanziarie e il crollo dei suoi asset crypto.

La decisione di dichiarare bancarotta è stata presa in seguito a una sentenza di un tribunale statunitense che ha stabilito che i token LUNA e MIR di Terraform Labs sono considerati delle security.

La sentenza è stata pronunciata nel dicembre 2023 da un giudice federale presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti del distretto meridionale di New York. Il giudice ha concluso che Terraform e Kwon hanno commercializzato titoli di asset crypto  a investitori che cercavano di ottenere un profitto, sostenendo che i token sarebbero aumentati di valore.

Il piano di ristrutturazione fallimentare di Terraform Labs


Terraform Labs, nota per la sua stablecoin TerraUSD e il token LUNA, che avevano vissuto una rapida crescita prima di crollare nel maggio 2022, ha dichiarato nel suo Chapter 11 di avere una serie di asset e passività valutate entrambe tra i 100 e i 500 milioni di dollari in asset.

 

BancarottaCapther 11 della procedura fallimentare di Terraform Labs

La procedura del Capther 11 consente a un’azienda di continuare le proprie attività mentre elabora un piano per ripagare i debiti. Questo tipo di bancarotta viene spesso utilizzato da un’azienda per ristrutturare il proprio debito, pur continuando la propria attività. Terraform Labs ha assicurato di mantenere gli impegni finanziari nei confronti dei suoi dipendenti e dei fornitori senza bisogno di sostegno finanziario esterno. L’azienda ha anche annunciato l’intenzione di continuare lo sviluppo della sua offerta web3, nonostante il processo di bancarotta in corso.

La società ha dichiarato in un comunicato:

“L’istanza di protezione consentirà all’azienda di portare avanti il suo piano aziendale mentre affronta i procedimenti legali, come le controversie in corso a Singapore e quelle statunitensi che coinvolgono la Securities and Exchange Commission (SEC)”.

Le difficoltà legali di Terraforn Labs e del suo cofondatore, Do Kwon, sono peggiorate a seguito del crollo delle loro principali criptovalute, TerraUSD e Luna, nel maggio 2022. TerraUSD non è riuscita a mantenere il peg al dollaro statunitense e ha portato a una significativa perdita di valore. Questa destabilizzazione ha avuto un effetto domino su Terra (LUNA), causando un significativo crollo del mercato. I valori dei due asset erano strettamente collegati, e per effettuare il minting di UST veniva effettuato il burning di LUNA e viceversa.

Inoltre la SEC ha intentato una causa civile contro Terraform Labs e Do Kwon, accusandoli di presunta frode di 40 miliardi di dollari in asset crypto. Questa battaglia legale, insieme ad altre sfide, ha spinto la società a presentare istanza di fallimento.

In precedenza, l’ente regolatore degli Stati Uniti aveva acconsentito a rinviare il processo civile contro Do Kwon e la sua ex società, fino al completamento del procedimento di estradizione in corso. La SEC ha suggerito il 15 aprile come nuova data da proporre per il processo, in modo da tenere conto di eventuali conflitti di programmazione e facilitare la partecipazione di Do Kwon al procedimento legale.

Nonostante il suo assenso alla partecipazione al processo, dato tramite i suoi legali, Do Kwon ha presentato un ricorso contro la decisione dell’Alta Corte del Montenegro di accogliere le richieste di estradizione provenienti sia dagli Stati Uniti che dalla Corea del Sud.

Do Kwon, arrestato in Montenegro lo scorso anno per possesso di documenti ufficiali falsificati, sta attualmente scontando una pena detentiva di quattro mesi nel Paese.

Dato che la decisione sull’estradizione di Do Kwon è di competenza del Montenegro, il processo legale in corso sta guadagnando una notevole attenzione a livello internazionale, a causa delle accuse penali pendenti nei confronti di Kwon sia negli Stati Uniti che in Corea del Sud.

Se Do Kwon dovesse essere giudicato colpevole, potrebbe affrontare gravi conseguenze, tra cui pesanti multe e possibili condanne detentive. Il procedimento di estradizione e il processo giudiziario in corso saranno determinanti nel definire l’esito di tali accuse e il futuro di Kwon.

L’avvocato di Kwon chiede l’estradizione in Corea del Sud


Nel frattempo l’avvocato di Do Kwon in Montenegro, Goran Rodic, ha sostenuto che Kwon dovrebbe essere estradato in Corea del Sud anziché negli Stati Uniti.

Rodic ha basato la sua argomentazione sulla Convenzione europea sull’estradizione dei criminali, sull’accordo bilaterale tra Montenegro e Stati Uniti e sulle leggi locali riguardanti la cooperazione legale internazionale. Inoltre visto che Kwon è un cittadino coreano, la sua estradizione dovrebbe avvenire verso la Corea del Sud. Rodic ha dichiarato con convinzione:

“Sono sicuro al 100% che debba essere rimpatriato”.

 

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