Un esperto chiarisce che non vi è alcun divieto a livello di UE su wallet e transazioni crypto anonime

Lucio Prosperi
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Patrick Hansen, esperto di criptovalute, ha “smentito” le affermazioni secondo cui l’Unione Europea avrebbe vietato wallet e transazioni crypto anonime.

Durante il week end, infatti, si sono diffuse delle notizie che sostenevano che la recente legge europea contro il riciclaggio di denaro (AML) mirasse specificamente a vietare gli account crypto anonimi.

Hansen ha voluto analizzare e confutare queste affermazioni, chiarendo che la legge non mira alle criptovalute.

“Ieri è stato un chiaro esempio di come non si debba fare affidamento su X (e spesso neanche sui media…) quando si tratta di questioni politiche legate alle criptovalute”, ha scritto l’esperto su X (l’avrà colta l’ironia della sua scelta, ovvero parlare di criptovalute sul social network dopo averlo definito poco affidabile?).

Hansen ha sottolineato che la legge “non è una regolamentazione crypto”, ma che fornisce piuttosto un quadro generale che è possibile applicare a tutte le istituzioni finanziarie. Queste includono i CASP (prestatori di servizi di attività crittografiche), così come i servizi soggetti a rischi di AML come quelli relativi al gioco d’azzardo.

L’esperto ha voluto specificare come il Regolamento AML (Anti Money Laundering Regulation) si estenderà a tutte le entità CASP (Crypto-Asset Service Providers) – come per esempio exchange e broker – che sono soggette a regolamentazione in base alla normativa MiCA (Markets in Crypto Assets).

Queste entità saranno tenute ad adottare le procedure standard di Know Your Customer (KYC) e Anti-Money Laundering (AML), come per esempio la dovuta diligenza nei confronti del cliente (CDD), come richiesto dalla legge.

Inoltre, a differenza di quanto si è vociferato riguardo a un divieto totale sui wallet crypto anonimi, l’AML prevede già disposizioni specifiche. Secondo Hansen, tale regola è già contemplata nella normativa attualmente in vigore, che stabilisce che i wallet custodiali non possano offrire servizi agli utenti anonimi.

“I CASP non potranno offrire account per criptovalute orientate alla privacy. Questo divieto rappresenta una prassi consolidata a livello globale, non limitata all’UE.” – ha affermato Hansen.

Del resto il regolamento sui mercati delle criptoattività (MiCA) già proibisce la quotazione di criptovalute con funzione di anonimizzazione integrata. “Pertanto, anche questo non è nulla di nuovo”, ha aggiunto.

La legge AML dell’UE non introduce nulla di nuovo per le criptovalute?


Hansen ha scritto che la regolamentazione conferma in gran parte le regole AML esistenti per i CASP. Ha notato che la legge ha un impatto “estremamente limitato” sul settore delle criptovalute nella regione dell’Unione Europea.

Inoltre, la legge non ha introdotto nuove restrizioni nei pagamenti con auto-custodia, sui wallet o sui trasferimenti peer-to-peer.

“Pertanto, sarà possibile utilizzare i propri wallet con auto-custodia per acquistare beni/servizi nell’UE senza alcuna restrizione.” – ha chiosato l’esperto.

Ricordiamo che il testo finale è stato concordato dal comitato ECON dell’UE a marzo e deve solo passare l’approvazione finale nel plenum del Parlamento europeo e nel Consiglio dell’UE.

La prevendita di Dogecoin20 si avvicina ai $10 milioni


In un momento in cui le criptovalute sono sulla bocca di tutti, le occasioni per trovare progetti dal potenziale molto interessante aumentano, in modo particolare analizzando il settore delle meme coin.

Qui c’è un progetto che sta generando un enorme interesse tra gli investitori. Ci riferiamo a Dogecoin20 che, ancora in fase di prevendita, ha già raccolto oltre $8,6 milioni e veleggia spedito verso quota $10 milioni.

Al momento i token $DOGE20 sono disponibili al prezzo scontato di $0.000209, tuttavia l’ICO presenta una struttura a fasi, il che significa che il valore del token aumenterà gradualmente man mano che la vendita procede.

L’ICO di Dogecoin20 è già stato un grande successo poiché il progetto sfrutta il fenomeno culturale di Dogecoin aggiungendo anche utilità nel mondo reale attraverso il suo programma di staking. Oltre 21 miliardi di $DOGE20 sono già stati bloccati dagli investitori precoci attratti dal potenziale di guadagnare APY del 132%.

Gli sviluppatori sottolineano come questi rendimenti siano un’opportunità per investire in un token “più sostenibile” rispetto ad altre meme coin a basso capitale. Questa sostenibilità è evidenziata dal whitepaper di Dogecoin20, che delinea obiettivi ambiziosi come il lancio su Uniswap e l’uso del 10% dell’offerta per la liquidità.

Con un’offerta limitata di 140 miliardi di token, Dogecoin20 evita anche i problemi di inflazione che hanno ostacolato l’apprezzamento dell’originale Dogecoin negli ultimi anni.

In definitiva, non c’è dubbio che l’immensa attenzione che il progetto ha già generato, l’ha reso uno di quelli da tenere d’occhio mentre si prepara al suo debutto sui DEX.

 

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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