1 milione di utenti Telegram hanno creato un Wallet per NEAR in soli 10 giorni

Aniello Raul Barone
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In un arco di tempo di appena dieci giorni più di un milione di utenti Telegram hanno creato un wallet crypto utilizzando HERE, il wallet di auto-custodia progettato per il protocollo NEAR (NEAR).

Nelle prime 48 ore, gli utenti avevano già creato 300.000 wallet. A dichiararlo è stata la stessa NEAR in una recente nota condivisa con Cryptonews.com.

L’azienda ha affermato che l’impennata nell’adozione da parte degli utenti ha fatto sì che HERE diventasse l’applicazione Web3 con la maggiore crescita ad oggi.

L’applicazione HERE consente agli utenti di Telegram di creare wallet abilitati alla blockchain, in quanto sfrutta i nomi utente di Telegram come indirizzi dei wallet NEAR, eliminando le complessità tipicamente associate alla configurazione.

Le SuperApp prendono slancio


L’integrazione dei wallet di auto-custodia all’interno di piattaforme di social media ampiamente utilizzate, come appunto Telegram, arriva in un periodo in cui la tendenza all’utilizzo delle Superapp e delle Everything App sta guadagnando slancio.

È importante notare che se Telegram si posiziona come leader nel settore dei social media, è proprio perché offre alla sua vasta base di 800 milioni di utenti la perfetta integrazione dei wallet di criptovalute all’interno della sua piattaforma.

Fondendo le funzionalità delle tradizionali app di messaggistica con la tecnologia blockchain, gli utenti hanno la possibilità di impegnarsi con la finanza decentralizzata e gli asset digitali in maniera semplice e intuitiva.

Allo stesso modo, anche Elon Musk sta puntando a trasformare la sua piattaforma di social media X in una “app tuttofare”, in grado di offrire un’ampia gamma di funzionalità oltre agli  aggiornamenti dei social media.

Nell’ambito di questo piano, il miliardario “marziano” intende includere in X funzioni legate ai pagamenti, alle banche e molto altro ancora, rendendolo un hub centralizzato per interazioni e possibilità illimitate.

La strategia di Musk è alimentata dall’idea di creare un mercato universale per idee, prodotti e servizi, tutti supportati dall’intelligenza artificiale.

Mentre le Superapp e le Everything App continuano a plasmare il panorama digitale, la possibilità di gestire le criptovalute all’interno di queste piattaforme apre nuove opportunità per tutti coloro che al momento, pur essendone ancora tagliati fuori, stanno cercando di esplorare e di accedere al mondo delle criptovalute.

Kraken chiede informazioni agli utenti del Regno Unito sul wallet di auto-custodia


Di recente, l’exchange di criptovalute Kraken, citando “le normative del Regno Unito”, ha chiesto ai suoi utenti delle Isole Britanniche di verificare i loro wallet di auto-custodia, o di convalidare le loro identità di wallet. I dettagli della richiesta di Kraken sono illustrati in un’e-mail condivisa da Van Straten.

Come si può leggere nel tweet riportato di seguito, l’e-mail include la richiesta agli utenti di confermare la proprietà o il controllo dei wallet di auto-custodia utilizzati per le transazioni di criptovalute. Inoltre, agli utenti viene richiesto di fornire informazioni sui wallet di auto-custodia esterni e sull’indirizzo di residenza associato al proprietario di un wallet di criptovaluta.

Nel frattempo, gli insight di Google Trends mostrano un aumento delle ricerche di “crypto wallet” di oltre un quarto (+27%) nell’ultimo anno.

L’adozione dei wallet di criptovalute da parte del grande pubblico sta continua a crescere, e NEAR non è l’unica azienda del settore a cavalcare l’onda. Molte società, e perfino exchange di criptovalute, si stanno adoperando per lanciare nuovi wallet o per migliorare quelli esistenti, soprattutto dal punto di vista della sicurezza.

Infatti, uno dei problemi principali che hanno afflitto il settore fino a oggi, limitando l’adozione delle applicazioni di criptovaluta, è rappresentato proprio dalle false app di wallet crypto.

Di conseguenza, molte aziende stanno focalizzando i loro sforzi nel potenziare la sicurezza e, al tempo stesso, semplificare l’accesso alle applicazioni di criptovaluta.

 

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