500 milioni di dollari di ETH prelevati dagli exchange la scorsa settimana. Che cosa significa per Ethereum?

Attualmente, Ethereum si sta scambiando a $2.290 e registra un modesto aumento di $0,17 nell’ultima settimana. Nonostante la mancanza di molta attività e il mantenimento di un valore intorno ai $2.300 per la maggior parte della settimana, i dati on-chain relativi agli outflow (ovvero ai prelievi) hanno rivelato il sentiment attuale tra gli operatori.

Secondo i dati della società di analisi on-chain IntoTheBlock, infatti, questa settimana sono stati prelevati $500 milioni di ETH dagli exchange centralizzati, portando il totale dei prelievi nell’ultimo mese a $1,2 miliardi.

Aumento degli outflow di Ethereum dagli exchange


Ethereum ha registrato una crescita del prezzo imprevista, a seguito dell’approvazione degli exchange-traded fund (ETF) spot di Bitcoin negli Stati Uniti. Di conseguenza, diversi dati on-chain hanno rivelato un forte sentimento rialzista, che poi ha avuto come conseguenza un incremento dei prelievi dagli exchange per la seconda criptovaluta più grande per capitalizzazione di mercato.

Questi outflow sono stati particolarmente accentuati la scorsa settimana, secondo IntoTheBlock, il che ha portato la quota di ETH ritirati dagli exchange nell’ultimo mese addirittura a $1,2 miliardi.

Secondo CryptoQuant, la scorsa settimana sono stati prelevati 1,622 milioni di ETH dagli exchange di criptovalute. Una metrica simile dalla piattaforma di analisi mostra che la riserva di ETH sugli exchange è in calo nell’ultimo anno.

Al 4 gennaio, le statistiche indicavano che la quantità totale di Ethereum depositata presso vari exchange di criptovalute ammontava a 14,69 milioni. Questo numero, tuttavia, è diminuito di 397.012 nell’ultimo mese, portandolo a 14,296 milioni di ETH al momento della stesura di questo articolo, il suo livello più basso di sempre.

Cosa significa questo per il prezzo di ETH?


La diminuzione delle riserve sugli exchange riduce la quantità di ETH disponibile per il trading, aumentando così la scarsità. I dati provenienti sia da CryptoQuant sia da IntoTheBlock indicano che Ethereum potrebbe essere in procinto di registrare un picco di prezzo alimentato proprio dall’aumento della scarsità.

Attualmente, Ethereum mostra un incremento del 3,21% nell’arco del mese ma è cruciale notare che la criptovaluta ha segnato un trend al ribasso dopo aver toccato, il 12 gennaio, un picco di $2.706, il più alto degli ultimi 23 mesi.

Una parte consistente di questa discesa può essere attribuita a una vendita di $1 miliardo da parte di Celsius Network, come parte dei suoi piani per ripagare i creditori. Allo stesso tempo, la criptovaluta sta affrontando una costante concorrenza da altre blockchain, con Solana che recentemente l’ha superata in termini di volume di trading giornaliero su exchange decentralizzati.

In base all’attuale azione dei prezzi, sembra che Ethereum abbia stabilito un livello di supporto leggermente superiore a $2.280 e stia ora tentando un forte aumento al di sopra di questo punto di prezzo.

Secondo diversi analisti di criptovalute, la configurazione attuale è una chiara replica di un movimento dei prezzi nel 2021 che ha portato ETH a raggiungere il suo attuale massimo storico di $4.878 nei mesi successivi.

La storia di Sponge


Considerando il momento interlocutorio di ETH, diversi analisti stanno spostando la loro attenzione su Sponge V2, versione riveduta e corretta del token che è stato lanciata nel maggio 2023 e che ha raggiunto una capitalizzazione di mercato di $100 milioni, garantendo ai detentori un ROI fino a 100x.

La rapida ascesa è stata resa possibile dalle quotazioni su oltre dieci importanti exchange e supportata da 30.000 follower sui social media e 13.000 detentori. Successivamente, Sponge ha subito una contrazione ma è esploso nuovamente dopo l’annuncio della V2.

L’introduzione della V2 ha determinato la rottura dell’intervallo di accumulo di Sponge, facendogli ritestare i livelli strutturali raggiunti durante la sua fase iniziale di crescita e a registrare un aumento superiore al 500% rispetto ai minimi toccati a novembre.

Sponge è salito del 17% la scorsa settimana, mostrando un cambio di momentum e potenzialmente presentando un solido punto di ingresso per nuovi acquirenti.

La migrazione da Sponge V1 a V2 potrebbe rappresentare un’opportunità di investimento redditizia per i trader di meme coin. Questo perché la seconda versione vanta una superiore utility del token, che si traduce in un potenziale flusso di domanda a lungo termine.

Un’altra ragione per cui Sponge V2 è potenzialmente rialzista è la sua concomitanza con l’halving di Bitcoin e l’imminente mercato rialzista delle criptovalute. Come evidenziato dall’analista Michael Wrubel, Sponge aveva registrato un aumento di 100x nei meandri di un mercato ribassista, combattendo una battaglia in salita mentre la maggior parte dei prezzi delle criptovalute crollava.

Guardando avanti, le condizioni di mercato più favorevoli potrebbero consentire a Sponge V2 di prosperare, affrontando molto meno resistenza e avversità lungo la strada.

Play-to-Earn e Tokenomics


L’utilità del token ruota anche attorno al gioco P2E Sponge Racer che sarà disponibile in una versione gratuita e una a pagamento.

Gli utenti acquisteranno crediti con $SPONGEV2 per accedere alla versione a pagamento. Ciò consentirà loro di guadagnare più ricompense in criptovaluta.

L’integrazione dell’utility del token consente al suo valore di beneficiare dell’attività della piattaforma, un vantaggio notevole rispetto alla sua versione precedente e ad altre meme coin, principalmente guidate dall’entusiasmo e dalla speculazione.

Oltre il 51% dei token di Sponge V2 è riservato per lo staking e le ricompense P2E, il che la rende una meme coin incentrata sulla community. La fornitura totale è di 150.000.000.000 $SPONGEV2.

Il team ha allocato il 26,93% dei token per collegare $SPONGE, il 43,09% per le ricompense di staking, il 10% per la liquidità CEX, il 7,5% per il marketing, l’8% per le ricompense P2E e il 4,47% per lo sviluppo del gioco.

 

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