Apple chiude la partnership con Goldman Sachs. Il colosso hi-tech si espande nel settore dei prestiti

Aniello Raul Barone
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I vertici di Apple, il colosso del settore Hi-Tech, hanno preso la decisione di porre fine alla partnership con la multinazionale statunitense Goldman Sachs nel settore delle carte di credito. L’azienda di Cupertino, inoltre, è intenzionata a spingersi sempre di più nel settore dei prestiti ai consumatori.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Apple ha recentemente presentato a Goldman Sachs una proposta in cui si delinea l’intenzione della banca di uscire dal contratto di collaborazione entro i prossimi 12-15 mesi.

Il recesso riguarda l’intera partnership, compresa la carta di credito lanciata nel 2019 e il conto di risparmio introdotto quest’anno.

La decisione rappresenta una repentina inversione di tendenza in un programma che, poco più di un anno fa, era stato prorogato fino al 2029 e che avrebbe dovuto essere una pietra miliare dell’ingresso di Goldman Sachs nel mercato della clientela mainstream.

I problemi di Goldman Sachs


Tuttavia, verso la fine dello scorso anno, le cose si sono messe male per Goldman Sachs che, durante i suoi tentativi di creare un servizio completo di supporto e front-office per la clientela, ha subito delle significative perdite.

Nonostante sia il titolare del contratto, in questo caso Apple, a detenere il ruolo di controllo in questo tipo di collaborazioni, è stata Goldman Sachs ad aver comunicato ad Apple, all’inizio di quest’anno, la sua intenzione di recedere dalla partnership.

Goldman Sachs ha quindi avviato colloqui con American Express sulla possibilità di trasferire il programma al famoso gigante delle carte di credito.

Tuttavia, American Express ha sollevato dubbi su alcuni aspetti del programma, tra cui i tassi di perdita, e al momento non sono ancora trapelate certezze sul proseguimento dei colloqui.

Synchrony Financial mostra interesse per il programma di carte di credito di Apple


Anche Synchrony Financial, il più grande emittente di carte di credito per negozi negli Stati Uniti, ha mostrato interesse ad assumere il controllo del programma di carte di credito Apple.

È da tempo, ormai, che Synchrony cerca di posizionarsi come emittente strettamente legato alle aziende tecnologiche, vantando partnership con giganti del settore come Amazon e PayPal. Inoltre, è interessante notare che inizialmente Synchrony era in competizione proprio con Goldman Sachs.

Per Apple, questo sviluppo rappresenta una battuta d’arresto per la sua attività di servizi, che è diventata sempre più cruciale con il calo delle vendite di iPhone. Nel trimestre di settembre, Apple ha registrato un calo annuale trascurabile delle vendite complessive, mentre i ricavi dei servizi sono cresciuti di circa il 16%.

Tuttavia, vale la pena notare che la partnership con Goldman Sachs rappresenta probabilmente solo una piccola parte del flusso di entrate di Apple.

Per Goldman Sachs, la fine della partnership rappresenta un significativo passo indietro rispetto al tentativo, fallito, di diversificare la propria attività al di là dei clienti aziendali e degli ultra-ricchi. La banca si sta ora concentrando sulla sua clientela principale.

Apple e Goldman Sachs: una partnership difficile


Il rapporto tra Goldman Sachs e Apple ha dovuto affrontare sfide fin dall’inizio. Secondo quanto riferito, le pubblicità di Apple che dichiaravano che la carta non proveniva da una banca hanno irritato alcuni dirigenti di Goldman Sachs.

Inoltre, Apple ha insistito per approvare quasi tutti i richiedenti, causando alla nota banca d’investimenti un aumento delle perdite sui prestiti.

Anche l’obbligo di Apple di inviare le fatture ai titolari di carta all’inizio del mese ha causato notevoli problemi al servizio clienti di Goldman Sachs, dato che la maggior parte dei programmi di carte scagliona la distribuzione delle fatture per evitare un volume eccessivo di chiamate.

Alcuni dirigenti della banca, in privato, hanno lamentato i controlli normativi che la banca ha dovuto affrontare durante la sua associazione con Apple. L’anno scorso, Goldman Sachs ha rivelato che il Consumer Financial Protection Bureau stava indagando sulle sue pratiche di gestione dei conti delle carte di credito, comprese le risoluzioni degli errori di fatturazione e i rimborsi dei titolari di carta.

Anche la Federal Reserve sta esaminando la più ampia attività di prestito ai clienti di Goldman Sachs.

In risposta, la banca ha avviato il Project Blue, uno sforzo interno incentrato sulla risoluzione delle questioni normative, e ha riassegnato dipendenti dal settore dei prestiti a quello della clientela al fine di sostenere questo sforzo.

 

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