Attenzione al “pig butchering”! È boom di nuove truffe crypto. Di cosa si tratta?

Lucio Prosperi
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La Commissione Federale per il Commercio degli Stati Uniti (FTC) sta avvertendo i consumatori dell’aumento delle truffe chiamate “pig butchering”, che coinvolgono investimenti in criptovalute.

Il termine “pig butchering” ha avuto origine nel sud-est asiatico e si riferisce a una truffa ispirata al catfishing. Solitamente, questa frode è a lungo termine, ovvero studiata per coinvolgere lentamente le vittime. I truffatori individuano i bersagli online, utilizzando siti di incontri e social media.

Dopo aver stabilito una connessione e guadagnato la fiducia della vittima, parte il processo di “ingrasso del maiale”, a cui fa seguito “la macellazione” ovvero il furto di criptovalute o di denaro.

Nel corso degli anni, questo genere di truffe – che puntano sull’ingenuità di alcuni individui, specialmente chi è in cerca di nuove amicizie o di una relazione – hanno causato perdite finanziarie per milioni di dollari.

“I truffatori stabiliscono una connessione emotiva, in modo che le persone siano più inclini a credere di interagire con una persona reale, che è anche esperta di investimenti in criptovalute, per esempio. Ma quell’interesse è fasullo. Le persone hanno perso decine di migliaia — a volte milioni — di dollari a causa di malfattori che puntano sul desiderio di stabilire un contatto sentimentale o relazionale”, ha avvertito la FTC.

Una volta convinta la vittima, i truffatori vogliono ottenere i soldi il più rapidamente possibile. Quindi la indirizzeranno verso gift card, app di pagamento come Apple Pay, CashApp, PayPal e Satispay, società di trasferimento di denaro o criptovalute.

Le truffe in criptovalute sono più diffuse


A maggio, il Centro Canadese Anti-Frode (CAFC) ha avvertito di un aumento delle truffe in criptovalute che prendono di mira i cittadini canadesi. In particolare sono due le tipologie di frodi: il succitato “pig butchering” e le truffe di investimento.

Recentemente è balzato alle cronache il caso di Shreya Datta, una professionista del settore hi-tech di 37 anni e che vive a Philadelphia, che è stata vittima di una truffa in criptovalute che l’ha lasciata finanziariamente rovinata con perdite che sono arrivate addirittura a $450.000!

TRM Labs, una società di intelligence blockchain, ha dichiarato che il Centro per i Reclami di Crimini Internet (IC3) dell’FBI ha ricevuto oltre 4.300 reclami relativi al “pig butchering”, con perdite cumulative che superano i $400 milioni.

Tenendo conto della crescita dei casi di frodi e delle ingenti cifre coinvolte è fondamentale diffondere una crescente consapevolezza sulle truffe di “pig butchering” e, in generale, diffidare sempre da chi, agendo online, fa richieste di prestiti o somme di denaro, grandi o piccole che siano…

Una nuova meme coin cross-chain raccoglie $750.000 nella prima settimana


Base Dawgz non è certo una truffa, bensì una nuova meme coin che è appena stata lanciata e di cui gli investitori sono già entusiasti. A conferma di quanto detto ci sono le cifre, ovvero oltre $750.000 raccolti nella prima settimana di prevendita.

Il progetto è entrato di prepotenza nell’esplosivo spazio delle meme coin sulla blockchain di Base che, in questi primi mesi del 2024, hanno saputo catturare l’attenzione dei trader, rivelandosi come uno dei fenomeni dell’anno.

Costruite sulla rete ad alta velocità di Coinbase, questi token vantano basse commissioni sul gas, compatibilità con Ethereum e un mercato in crescita con una capitalizzazione di $2,6 miliardi. Ecco perché non sorprende che gli investitori stiano affluendo nell’ecosistema della Base Chain.

Ma le frecce all’arco di Base Dawgz non sono esaurite. Sebbene la catena principale di $DAWGZ sia Base, il token è progettato per operare su più reti blockchain. I detentori, dunque, possono trasferire i loro token tra Ethereum, Solana, Binance Smart Chain, Avalanche e altre.

Quindi, mentre la stragrande maggioranza delle meme coin è confinata su una sola catena, Base Dawgz si sta posizionando come un token cross-chain, con tutti i vantaggi che ne conseguono.

Febbre da prevendita di $DAWGZ


La prevendita di Base Dawgz è stata un successo immediato. In soli sette giorni, gli investitori hanno già contribuito con oltre $750.000 all’evento di crowdfunding del token.

E non è difficile capire perché.

Il team di Base Dawgz ha gamificato la prevendita utilizzando una struttura a fasi in cui il prezzo di $DAWGZ aumenta ogni pochi giorni. Al momento il prezzo è di $0,000479 ma è destinato a salire fase dopo fase.

Gli investitori possono utilizzare ETH, BNB, AVAX o SOL per la massima accessibilità. Tutto questo fa parte della visione del team di sviluppo, che ha l’obiettivo di rendere la sua meme coin il più decentralizzata (e senza confini) possibile.

Come delineato nel whitepaper di Base Dawgz, il 20% della fornitura di token è stato riservato per fornire liquidità per le quotazioni DEX, pianificate una volta terminata la prevendita. Un altro 20% sarà utilizzato per le ricompense di staking, anche se i dettagli specifici su come funzionerà questo programma di ricompense non sono ancora stati rivelati.

Il 15% della fornitura, invece, è destinato al marketing, al fine di promuovere $DAWGZ una volta che sarà sul mercato aperto. E qui emerge il meccanismo “Share-to-Earn” del progetto, che potrebbe portare a un potenziale esplosivo.

Il concetto è semplice: Base Dawgz incentiva la sua comunità a condividere e promuovere il progetto sui social media. Creando contenuti come meme o video, i membri della community possono guadagnare punti, riscattabili in DAWGZ una volta terminata la prevendita.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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