Il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, vince la causa contro YouTube per i video di crypto-truffe

Lucio Prosperi
| 3 min read

Il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, ha vinto la sua causa legale contro YouTube per l’uso non autorizzato della sua immagine in video promozionali di truffe legate a Bitcoin e pubblicati sulla piattaforma nel 2020. La corte d’appello di San Josè ha annullato una precedente sentenza, che aveva assolto YouTube da ogni responsabilità.

La corte d’appello delibera contro YouTube


La corte ha stabilito che YouTube non può appellarsi a una controversa legge sulla comunicazione per proteggersi dalla responsabilità per una truffa in cui è stata utilizzata in modo non autorizzato l’immagine del co-fondatore di Apple.

Nel 2020, Wozniak aveva intentato una causa legale contro Google – proprietaria di YouTube – sostenendo che avesse favorito la diffusione di filmati di una truffa mirata agli investitori di Bitcoin.

In questi video, l’immagine di Wozniak è stata sfruttata per persuadere le persone a inviare criptovaluta a individui che, alla fine, si sono rivelati truffatori. Questi video invogliavano a prendere parte a una grande lotteria dal vivo, organizzata dallo stesso Wozniak, che prometteva di raddoppiare l’importo inviato.

La truffa è avvenuta attraverso la manipolazione e la diffusione su YouTube di filmati in cui il co-fondatore di Apple appariva come relatore in una conferenza tecnologica e prometteva Bitcoin gratuiti. Gli spettatori venivano così persuasi a inviare denaro, con la promessa di raddoppiare il loro investimento.

Una truffa che ha ingannato molti investitori. Secondo quanto emerso in sede processuale, gli utenti che sono caduti nella trappola hanno trasferito le loro criptovalute in transazioni irreversibili senza ricevere nulla in cambio.

Nel corso degli anni, diversi personaggi famosi sono stati presi di mira e utilizzati per pubblicizzare tali truffe. Sempre nel 2020, per esempio, le immagini del co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin e dei gemelli Tyler e Cameron Winklevoss, fondatori dell’exchange statunitense Gemini, sono state utilizzate per convincere le persone a investire le loro criptovalute in progetti fraudolenti.

La truffa ha anche sfruttato i nomi e le immagini di figure prominenti nel settore tecnologico come il co-fondatore di Microsoft Bill Gates e il CEO di Tesla Elon Musk, facendo affidamento sulla fiducia che infondono negli investitori.

Nel 2020, Wozniak si è unito a un gruppo di altre persone la cui immagine è stata utilizzata in modo fraudolento e non autorizzato e ha intentato causa contro YouTube e Google, accusandoli di ospitare e promuovere consapevolmente questi video truffaldini per trarne profitto.

La causa è stata un passaggio praticamente obbligato perché, nonostante gli sforzi di Wozniak per bloccare i video che facevano un utilizzo non autorizzato della sua immagine, YouTube non ha mai risposto né è intervenuta in alcun modo, causando un danno irreparabile alla reputazione del co-fondatore di Apple.

YouTube non è protetto dalla Sezione 230


Nel 2022, un giudice della Santa Clara County Superior Court aveva deciso che YouTube e Google ricadevano all’interno della Sezione 230 del Communications Decency Act (Legge sulla Decenza delle Comunicazioni), che protegge le aziende internet dalla responsabilità per i contenuti di terze parti.

Il tribunale, invece, ha notato che Google e YouTube potrebbero non essere protetti da questa legge poiché, da quanto è emerso, sembra che abbiano contribuito alla truffa fornendo distintivi di verifica – l’equivalente delle celebri “spunte blu” – per questi canali gestiti da hacker. In questo modo emerge la loro partecipazione attiva all’azione fraudolenta della quale Steve Wozniak è stato vittima.

Nonostante l’affermazione di Google che i distintivi di verifica vengono assegnati solo ai canali legittimi, il tribunale ha notato che, in alcuni casi, sono stati assegnati a canali coinvolti nella truffa e ha criticato le piattaforme per non aver rimosso tali distintivi quando i canali hanno iniziato a promuovere contenuti fraudolenti e – addirittura! – a conferirne di nuovi durante una verifica avvenuta con la truffa in pieno svolgimento.

I giudici della corte d’appello hanno evidenziato l’ampia diffusione di tali truffe e hanno indicato come canali popolari di YouTube siano stati compromessi al fine di diffondere video falsi che sostenevano che figure di spicco nel campo tecnologico avessero organizzato eventi dal vivo.

In risposta alla sentenza, l’avvocato di Wozniak, Joe Cotchett, ha sottolineato l’importanza di rendere social media come Google e YouTube responsabili delle loro azioni e di come sia inaccettabile che utilizzino la Sezione 230 come scudo per il loro comportamento.

La sentenza rimanda il caso alla Santa Clara County Superior Court, che dovrà decidere in merito alla richiesta di Wozniak e degli altri co-querelanti di un risarcimento danni (non specificato) e di un’ingiunzione a YouTube affinché avverta tempestivamente gli utenti del rischio di truffa e intervenga per eliminare quei contenuti dalla piattaforma.

Wozniak ha già espresso preoccupazione in passato per il diffondersi di comportamenti fraudolenti online, agevolati dall’intelligenza artificiale, sottolineando l’importanza di essere vigili nei confronti di individui malintenzionati che sfruttano la tecnologia per scopi truffaldini.

Leggi anche: